Una conquista del gruppo Giardinieri Lapam
Con la Legge 28 luglio 2016, n. 154 (disposizioni di semplificazione, razionalizzazione e competitività per i settori agricoli e agroalimentari), sono state recepite alcune importanti misure per il settore fortemente volute dal Gruppo Giardinieri di Lapam Confartigianato.
Da inizio 2015, con il presidente di categoria Christian Mattioli, abbiamo partecipato a diversi incontri a livello nazionale, ultimo in ordine di tempo quello del 21 luglio a Bologna con diverse associazioni di Confartigianato territoriali presenti (scaricabile a fondo pagina), con l'obiettivo di ottenere sistemi di riconoscimento ed incentivazione delle attività connesse alla filiera del verde.
Competenze certificate contro l'abusivismo
La legge 154/2016 introduce importanti novità per le imprese che operano nel settore della realizzazione e manutenzione del verde urbano:
l'art. 12 stabilisce infatti che possono esercitare tale attività (costruzione, sistemazione e manutenzione del verde, pubblico o privato, affidate a terzi) le "imprese agricole, artigiane, industriali, o in forma cooperativa, iscritte al registro delle imprese, che abbiano conseguito un attestato di idoneità che accerti il possesso di adeguate competenze".
Spetta ora alle Regioni disciplinare i corsi di formazione per il rilascio dell'attestato; contenuti, tempi e modalità di svolgimento del percorso formativo dovranno contribuire ad un reale miglioramento del livello professionale.
definitiva occorre che il nuovo requisito non si trasformi in un ulteriore adempimento a carico dell'impresa, ma contribuisca a regolamentare intelligentemente un settore particolarmente interessato dalla proliferazione di nuove imprese e da soggetti che esercitano abusivamente l'attività.
In entrambi i casi ci si trova, troppo spesso, di fronte ad operatori privi di adeguate competenze, con effetti negativi per il comparto, sia in termini economici che professionali.
Lapam Confartigianato intende predisporre un protocollo per la formazione da consegnare alle singole Regioni auspicando un'uniformità che garantisca la libera concorrenza sul mercato.