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Incentivi concreti per chi fa economia circolare. Non possiamo più aspettare

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26 Settembre 2018 Stampa

I numeri sul riscaldamento globale spaventano

Il tema dei rifiuti e del loro smaltimento è, giustamente, molto sentito dai cittadini e sta molto a cuore anche alle imprese che lavorano sul nostro territorio. La chiusura delle discariche è sicuramente doveroso e importante, così come un utilizzo equilibrato e il meno impattante possibile dei termovalorizzatori (a nostro avviso, ad esempio, quello di Modena dovrebbe bruciare solo i rifiuti prodotti in loco). I numeri sul riscaldamento globale, e soprattutto quelli sul nostro territorio (dal 2000 a Modena la temperatura media è salita di 1,2 gradi, un dato molto preoccupante) dicono che non si può più aspettare, a maggior ragione, appunto, in un territorio inquinato come quello della Pianura Padana. Una risposta può e deve venire da un impulso forte, anche attraverso incentivi economici e defiscalizzazione, all’economia circolare che permette il riutilizzo e la rigenerazione di parte dei rifiuti anche industriali e che è già una caratteristica, potremmo dire innata, delle piccole e medie imprese”. Siamo intervenuti, in modo propositivo e deciso, sul tema dello smaltimento dei rifiuti e dell’economia circolare:

“Tante volte diciamo che l’Europa è matrigna, in questo caso le nuove norme emanate da Bruxelles vanno nella direzione giusta, ma non basta. La priorità dovrà essere prevenire la creazione dei rifiuti, in secondo luogo privilegiarne riparazione e riciclo (e, dunque, valorizzare e incentivare l’economia circolare), segue il recupero energetico attraverso i termovalorizzatori che devono però ‘bruciare’ una percentuale sempre più bassa di rifiuti. All’ultimo posto, come extrema ratio, la discarica. Ci pare questo un approccio giusto al tema, ma appunto l’economia circolare va promossa e incentivata in modo molto più concreto. Le pmi hanno come struttura un’attenzione particolare a questa forma di riciclo e di riuso e possono fare molto da questo punto di vista, ma al tempo stesso devono godere di incentivi reali per questo scopo”.

“Nessuna proposta irrealizzabile, come il ‘rifiuti zero’ di cui a volte si parla, ma un modo nuovo di riciclare e riutilizzare rifiuti. Recuperando le materie prime dai rifiuti le aziende inquineranno meno e taglieranno i costi nel processo produttivo, con vantaggi concreti per tutti. Per questo, appunto, è necessario liberare risorse per chi si impegna in questo senso, a scapito di quanto si spende per termovalorizzatori e discariche”

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