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Appalti pubblici: le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2019 per le piccole imprese

3 minuti di lettura
13 Marzo 2019 Stampa

L’ultima Legge di Bilancio è intervenuta anche sul fronte degli appalti pubblici e, seppur con misure temporanee, ha tentato di semplificare l'affidamento dei lavori, così detti sotto soglia.
state previste deroghe all'Art. 36 comma 2 – Contratti sotto soglia – del Codice (D.Lgs. 50/2016), che si riferiscono all'affidamento degli appalti di lavori (non anche servizi e forniture), fino al 31/12/2019.

Ricordiamo che alcune delle novità presentate in questo articolo verranno affrontate dai nostri esperti il prossimo 28 marzo in occasione di un evento dedicato alla sicurezza in cantiere (scopri di più, clicca qui)

In particolare, le stazioni appaltanti potranno:

– procedere tramite “affidamento diretto”, previa acquisizione di tre preventivi, fino all’importo di 150.000 € (in luogo dei 40.000 € normalmente previsti)

– procedere all’affidamento tramite “procedura negoziata” per appalti di importo fino a 350.000 €, consultando 10 operatori economici (in luogo dei 15 normalmente previsti).

Tali previsioni, specificamene introdotte per dare slancio ai piccoli investimenti con il coinvolgimento delle MPMI, si coordinano con un’altra misura prevista dalla stessa L. 145/2018, ovvero l’assegnazione ai piccoli comuni, aventi popolazione fino a 20.000 abitanti, di fondi per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale.

Misura a cui il 14 gennaio ha fatto seguito la pubblicazione di un decreto del Ministero dell’Interno con l’individuazione dell’effettivo stanziamento assegnato sulla base della popolazione ad ogni singolo comune (dai 40.000 ai 100.000 €).
tratta di interventi che dovranno avere inizio entro il 15 maggio 2019, pena la revoca del finanziamento.

Su queste misure e in particolare sull'innalzamento della soglia per l'affidamento diretto dei lavori, Lapam Confartigianato ha promosso una capillare campagna di sensibilizzazione verso gli Enti locali del territorio, invitando i Sindaci dei comuni interessati delle province di Modena e Reggio Emilia a sfruttare le deroghe introdotte, sia per l’affidamento di lavori che valorizzino i contributi assegnati a gennaio, sia per una gestione più snella dell’affidamento delle piccole opere più in generale.

Un utilizzo adeguato di questo strumento, che contempli parallelamente sia la consultazione informale degli operatori, per l’acquisizione dei tre preventivi previsti, che il rispetto del principio di rotazione degli affidamenti, potrebbe avere un impatto positivo sulla partecipazione delle micro e piccole imprese della filiera delle costruzioni, anche in un’ottica di stabilizzazione della misura.

Anche per questo Confartigianato ha partecipato alla messa in consultazione delle “Linee guida n.4” dell’ANAC, conclusasi il 21 febbraio, ribadendo l’importanza di poter selezionare gli operatori da consultare, almeno per affidamenti di importo ridotto, sulla base della dimensione aziendale e della territorialità.

Per maggiori informazioni
Budri
sportello Appalti pubblici
[email protected]
893111
 

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