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Decreto Internazionalizzazione in Gazzetta Ufficiale

3 minuti di lettura
5 Ottobre 2015 Stampa

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 22 settembre 2015, n. 220 il internazionalizzazi D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 147, recante misure per la crescita e one in Gazzetta l'internazionalizzazione delle imprese.

In particolare, il citato Decreto contiene disposizioni in materia di:

– accordi preventivi per le imprese con attività internazionale;
– dividendi provenienti da soggetti residenti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato;
– interessi passivi;
– disposizioni in materia di costi black list;
– consolidato nazionale;
– stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti;
– disciplina delle controllate e delle collegate estere;
– spese di rappresentanza;
– perdite su crediti;
– esenzione degli utili e delle perdite delle stabili organizzazioni di imprese residenti;
– credito d'imposta per i redditi prodotti all'estero;
– regime speciale per lavoratori rimpatriati.

Il decreto legislativo n. 147/2015 realizza una revisione della disciplina impositiva delle operazioni transfrontaliere per rendere l’Italia maggiormente attrattiva e competitiva per le imprese, italiane e straniere, che intendono operare in Italia. Ha altresì l’obiettivo di creare un quadro normativo certo e trasparente per gli investitori, di introdurre alcune semplificazioni ed eliminare distorsioni.


Notiziario Fiscale

a cura dell'ufficio di Lapam Confartigianato Imprese – Modena, Reggio Emilia 

Sembra che nel versante della riforma fiscale qualcosa si muova. Il governo nel mese di settembre ha approvato definitivamente alcune disposizioni che potrebbero portare qualche sollievo alle piccole imprese ancora attanagliate dalla crisi. In particolare, sono stati varati provvedimenti volti ad attenuare il sistema sanzionatorio tributario, eliminando alcuni eccessi presenti nel sistema previgente, ad aiutare le imprese in difficoltà finanziaria ad ottenere ulteriori dilazioni e rateazioni dei debiti tributari pregressi. Inoltre, sul versante degli adempimenti, sono state introdotte misure opzionali, che consentono alle imprese che lo desiderano di inviare telematicamente all'Agenzia delle entrate i dati delle fatture e dei corrispettivi, ottenendo in cambio un alleggerimento importante degli adempimenti. Tuttavia, in questo ambito, molto resta ancora da fare. Mancano ancora all'appello misure di riduzione della pressione fiscale che come noto, assume in Italia livelli da record.

Anche in questo versante il Governo si è impegnato ad intervenire già dal 2016 con l'eliminazione della TASI sull'abitazione principale, rinviando al 2017 interventi in riduzione di IRES e IRAP (per l'IRPEF si dovrà attendere il 2018).
auspicabile che il percorso fosse rovesciato, ossia partire dalla riduzione della tassazione alle imprese e ai lavoratori e poi ridurre la tassazione sulle abitazione. per saperne di più

 

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