L’appuntamento per i “ritardari delle dichiarazioni” resta fermo al 29 dicembre, giorno in cui tradizionalmente scadono i 90 giorni per fruire della sanzione declassata e oltre la quale la dichiarazione si considera irrimediabilmente omessa. Quest’anno, però, sulla gestione delle “tardive” impattano almeno tre fattori da non trascurare:
– l’effetto connesso alla regolarizzazione del quadro RW del 2014 di chi, fruendo del prolungamento dei termini per l’emersione, si è avvalso delle disposizioni in tema di voluntary disclosure;
– le nuove regole che dal 2015 governano il ravvedimento operoso;
– l’impatto della riforma del sistema sanzionatorio amministrativo varato con il Dlgs 158/2015 che, in base all’attuale contenuto del Ddl di Stabilità 2016, entrerà in vigore il 1° gennaio prossimo.
Notiziario Numero #17 – a cura dell'ufficio Fiscale di Lapam Confartigianatio Imprese
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