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Torna la “Settimana della Bioarchitettura e Sostenibilità”

6 minuti di lettura
18 Novembre 2019 Stampa

Cinque comuni coinvolti, seminari, eventi, workshop e ospiti di primo piano.
18 novembre prende via la sedicesima edizione della “Settimana della bioarchitettura e sostenibilità” (in allegato il programma dell'iniziativa), la kermesse organizzata e promossa da Aess (Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile), dedicata alla rigenerazione urbana, al recupero e alla riqualificazione energetico-ambientale del patrimonio edile, alle nuove tecnologie costruttive e agli approfondimenti di settore.

La kermesse dedicata da oramai sedici anni alle tematiche green si svolgerà prevalentemente alla Casa Ecologica in via Enrico Caruso 3 a Modena, sede di AESS, struttura all’avanguardia dal punto di vista dell’efficienza e del risparmio energetico, e sarà anche itinerante tra Modena, Carpi, Vignola e Mirandola.

Evento di punta del territorio per quanto riguarda le anteprime sul progettare, costruire e vivere sostenibile, vede tecnici ed esperti del settore confrontarsi. È un appuntamento unico a livello nazionale nel suo format e atteso da tutti i soggetti interessati un susseguirsi per una settimana di CONVEGNI, WORKSHOP, SEMINARI TECNICI, TAVOLE ROTONDE, LEZIONI MAGISTRALI. Tematiche affrontate: Rigenerazione, Recupero, Riqualificazione Energetico-Ambientale dell’edilizia esistente e vincolata, tecnologie costruttive innovative per la riqualificazione del patrimonio esistente e la sua trasformazione con rinnovate performance energetiche e ambientali, edilizia off-site- e città del futuro, sisma bonus ed Eco bonus, qualità ed innovazione, mobilità sostenibile. Un comitato tecnico coordinato da AESS si è riunito periodicamente per assicurare un programma dall’alto contenuto tecnico. L’evento è a ingresso libero e gratuito è obbligatoria l’iscrizione alle varie sessioni. Le sessioni sono soggette all’attribuzione di crediti formativi professionali da parte di Ordini e Collegi.

programma e iscrizioni

In vista della sua inaugurazione abbiamo raggiunto il direttore di Aess, Pier Gabriele Andreoli, per avere qualche anticipazione. 

Direttore Andreoli, dal 18 al 22 novembre si terrà a Modena, Mirandola, Carpi, Vignola e Bologna la Settimana della bioarchitettura e sostenibilità. Quale sarà il leitmotiv di questa edizione?
«Sempre di più i temi della sostenibilità sono ricorrenti. Lo sentiamo dai media tutti i giorni e noi – che già da molti anni ci occupiamo di questi argomenti – continuiamo a lavorare e proporre sul territorio soluzioni utili per migliorare la mobilità sostenibile, la riqualificazione degli edifici, i modelli che rendono possibili finanziamenti e investimenti sui patrimoni immobiliari pubblici e privati».

Durante la “Settimana” saranno previsti interventi che coinvolgono direttamente le imprese?
«Assolutamente sì. Abbiamo in programma iniziative dedicate alle detrazioni fiscali e alla nuova cessione del credito; quindi a norme che coinvolgono direttamente piccole e medie imprese. Su quest’ultima novità (la cessione del credito ndr.) dedicheremo poi un ampio approfondimento. Ricordo che i temi e le sessioni della “Settimana" sono costruiti in un tavolo attorno al quale si siedono per un anno intero tutte le associazioni di categoria. Quindi la stessa “Settimana” nasce dalle esigenze espresse dal mercato e dalle imprese del territorio».

Durante la manifestazione promossa da AESS che, è bene ricordarlo, vedrà il sostegno delle principali Fondazioni locali, della Camera di Commercio di Modena e di diversi enti tra cui la nostra associazione, si parlerà anche di riqualificazione energetica degli edifici. A che punto siamo nelle nostre due province?
«Devo dire che anche grazie alla ventennale presenza dell’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile, un nome attuale oggi molto meno 20 anni fa, il nostro territorio ha sempre espresso sensibilità particolare. Abbiamo potuto fare cose che ora escono, per così dire, dalla nostra “palestra” provinciale o regionale. Mi sento quindi di dire che siamo un passettino avanti, anche grazie a questo evento, dal resto d’Italia. I modelli che mettiamo in campo di riqualificazione, di investimento, di finanziamento europeo, ci collocano un gradino avanti al resto del Paese».

L’anno passato è stato presentato “Nucleo” (ne avevamo parlato qui) il progetto dell’ingegner Franco Guagliumi, presidente Lapam della zona di Medolla e membro del consiglio direttivo edilizia. Non crede sia più utile mostrare progetti come questo, a misura di cittadino, che grandi grattacieli “ecofriendly”?
«Con i premi che vengono ripetuti anche quest’anno, quello dedicato alla mobilità e all’edilizia sostenibile, vogliamo presentare tutte il panorama di idee possibile. Lo sforzo è quello di trovare applicazioni a misura di imprese e cittadini. Poi esistono progetti grandi che servono a far vedere le possibili applicazioni su larga scala, ed esistono applicazioni a scala ridotta che dimostrano come la rivoluzione, in termini di sostenibilità, si compie casa per casa».

Inevitabilmente si parlerà anche di cambiamento climatico. Quali strade dovrebbe percorre la politica per conciliare sviluppo e sostenibilità ambientale?
«Sì, tra l’altro a Mirandola terremo una sessione dedicata proprio alle scuole e dove sarà presente il climatologo Luca Lombroso. È importante dire che il cambiamento climatico non è un problema che si risolve solo su un piano globale, ma in realtà si affronta grazie al contributo di ciascuno. Quindi è davvero necessario credere che lo sforzo dei singoli nelle azioni quotidiane può comporre la soluzione a un problema più grande. Tra l’altro noi stiamo affrontando la questione anche sulle aree industriali locali, dove suggeriamo agli enti preposti una soluzione semplice ma utile, la piantumazione di alberi. La chiave di volta è quindi quella di operare nel piccolo per mitigare gli effetti del problema».

A proposito di provvedimenti a misura d’uomo. Non ritiene sia giunto il momento di integrare nei programmi scolastici corsi sui temi della sostenibilità ambientale?
«Varrebbe la pena investirci tanto. Investire risorse nella scuola è la soluzione più efficace per risolvere o prevenire molti problemi. Ma serve comunque un educazione di base, senza si fa molta fatica. Devo dire che dal mio punto di vista i giovani stanno dimostrando una sensibilità più spiccata rispetto agli adulti. Questo anche grazie a ciò che si fa nelle scuole. I nostri figli, i miei figli, mi richiamano sempre all’attenzione sulla differenziata. Sono più bravi di noi e questa è già una luce in fondo al tunnel».

Allegati

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