Le comunità energetiche rinnovabili (CER), l’insieme cioè di utenti che, tramite la volontaria adesione ad un contratto, collaborano con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti locali, rappresentano un’innovazione che costringe a ripensare il modello complessivo su cui abbiamo basato sin qui la produzione, la distribuzione e l’approvvigionamento dell’energia.
Una soluzione ottimale che trasforma i cittadini da semplici consumatori in produttori, o meglio in “prosumer” (produttori/consumatori) e che garantisce un vantaggio per tutti grazie alla riduzione della dipendenza energetica dall’estero e all’impatto positivo su occupazione e ambiente.
Ma a che punto siamo in Italia e nella nostra regione con le comunità energetiche? A quali esempi possiamo rifarci? E soprattutto, sono una valida alternativa a disposizione delle imprese per calmierare i prezzi dell’energia?
L’evento
A queste ed altre domande proviamo a rispondere in un evento pubblico per capire il quadro normativo e fare alcuni esempi concreti di comunità energetiche. Appuntamento mercoledì 29 giugno alle ore 20:30, presso l’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia di Palazzo Dossetti, in viale Allegri 9 a Reggio Emilia.
Per prenotare il proprio posto in Aula Magna è sufficiente compilare il modulo d’iscrizione in fondo all’articolo. Trattandosi di un evento al chiuso è richiesto l’uso della mascherina.
Relatori
- Alex Pratissoli, vicesindaco e Assessore a Rigenerazione urbana e infrastrutture del Comune di Reggio Emilia;
- Lorenzo Sessa, direttore prodotti innovativi IREN;
- Giacomo Loscalzo, AESS Agenzia per lo Sviluppo sostenibile.
Modera: Livio Lazzari, giornalista e referente Ufficio Comunicazione Lapam.