L'adeguamento sismico obbligatorio dei capannoni nella zona industriale di Carpi è un problema che si porta dietro due rischi: «Da una parte la perdita di valore sui capannoni non a norma». Dall’altra, «il rischio di una migrazione delle imprese verso aree non interessate dal provvedimento». Lapam lancia l’allarme sul problema sollevato ieri sulle pagine del Carlino e su cui l’associazione ha più volte sollecitato il vice sindaco Simone Morelli. La peculiarità di Carpi è che le zone industriali (ad eccezione dell’area nord) sono fuori dalle mappe di scuotimento: qui il sisma non è stato abbastanza forte da mettere alla prova i capannoni che quindi hanno l’obbligo di adeguarsi alle più recenti norme antisismiche. Interventi che possono costare anche più di 100 mila euro. Lapam chiede al Comune di intervenire con un censimento degli immobili coinvolti dal provvedimento e di «farsi carico di un tavolo di coordinamento tra i comuni per affrontare la problematica».
il Resto del Carlino MODENA gio, 9 ottobre 2014