La Gestione del Valore edizione 2017
Modena e Reggio Emilia, provincie adiacenti nel cuore dell’Emilia Romagna sono sempre state ricche di storia umana, fatta da Artigiani che sin dal medioevo hanno saputo impreziosire un territorio già di per sé unico e ricco di opportunità.
Finalità e struttura
del Bilancio del Capitale Intellettuale
Il Bilancio del Capitale Intellettuale costituisce un valido strumento di gestione e rappresenta un efficace mezzo di comunicazione verso le persone che lavorano nell’organizzazione e verso tutti i portatori di interesse a favore dei quali Lapam genera valore. In qualità di strumento contabile del patrimonio intellettuale monitora le iniziative e i relativi risultati che evidenziano l’efficacia dei processi organizzativi che creano valore.
Introduzione del Presidente Gilberto Luppi
È un piacere ed un onore introdurre i contenuti di questo bilancio del capitale intellettuale, dopo aver assunto, nel novembre scorso, la carica di Presidente generale Lapam Confartigianato Imprese Modena – Reggio Emilia.
L’anno 2017 è stato molto intenso ed ha segnato una tappa importante nel cammino di rinnovamento della nostra associazione. La celebrazione del XX° Congresso generale, iniziata ad aprile con i congressi di categoria e proseguita con l’elezione dei nuovi organi dirigenti tra ottobre e novembre, ha caratterizzato buona parte delle iniziative realizzate nel corso dell’anno.
Ancora una volta abbiamo dato dimostrazione di essere un’associazione viva, fondata sul coinvolgimento di imprenditrici e imprenditori, attraverso riunioni capillari sul territorio, incontri di categoria, eventi pubblici e una capacità di relazione esterna costante e riconosciuta. I titoli e i numeri che il bilancio ci presenta, sono indicativi di una quantità e qualità delle persone e dei contenuti che nell’arco dell’anno abbiamo prodotto.
Il denominatore comune dei numeri di bilancio è stato la “partecipazione attiva” di migliaia di persone, distribuite tra eventi di categoria, seminari e corsi di formazione, incontri con la scuola, oltre alle iniziative più propriamente congressuali. Settantaquattro iniziative per 2.133 imprese presenti, di cui il 30% non associate; oltre 200 corsi per 1840 partecipanti; 24 istituti scolastici coinvolti per 3.572, tra studenti e docenti. Oltre a 18 eventi di rappresentanza comprensivi delle assemblee congressuali. Per partecipazione attiva intendo una presenza di imprenditori non istituzionale, non dettata da obblighi statutari, ma fondata sull’interesse reale circa le proposte dell’associazione, frutto di un confronto costante con la propria base associativa.
Qual è il motore che genera tutto questo movimento? Credo che sia il legame, o meglio il collegamento funzionale, tra gli imprenditori dirigenti, eletti negli organi associativi di Lapam, e la struttura operativa. Fattori decisivi per un’associazione che pretenda di interpretare i bisogni delle imprese e rappresentarne gli interessi. Due facce della stessa medaglia, accomunate dal senso di appartenenza. Se una delle due funzioni viene a mancare il motore perde potenza, perde giri e prima o poi si fermerà.
Facciamo tesoro allora di questa nostra esperienza per generare ogni volta un nuovo valore aggiunto da offrire alle migliaia di micro, piccole e medie imprese associate e al tessuto economico del territorio.
Introduzione del Segretario generale Carlo Alberto Rossi
L’anno 2017 è stato caratterizzato dal principale evento della vita associativa, costituito dal XX° Congresso generale di Lapam Confartigianato Imprese Modena e Reggio Emilia. Nella stesura del Bilancio del capitale intellettuale, si trova traccia consistente di questo lavoro e dei risultati da esso prodotti. Il Congresso è stato celebrato all’insegna della partecipazione dal basso, attraverso le decine di assemblee sul territorio e presso la Sede centrale, con la partecipazione diretta di centinaia di imprenditori associati. Un confronto che ha prodotto idee e suggerimenti utili ad orientare l’attività dell’associazione. Uno degli esiti collaterali agli eventi congressuali, è stato quello di aver coinvolto, oltre alla base associativa, anche imprenditori e stakeholder esterni, alimentando quelle relazioni che servono a consolidare il ruolo dell’associazione.
Tra i risultati più significativi del congresso vi è, inoltre, il periodico rinnovamento degli organi dirigenti, con un ricambio generazionale pari ad un terzo dei rappresentanti eletti a tutti i livelli. Anche questo è un segnale di vitalità che non si riscontra facilmente in organizzazioni di rappresentanza come la nostra.
Credo che, se la politica avesse mantenuto negli anni lo schema adottato da Lapam nel proprio congresso, probabilmente oggi non vivremmo la crisi di rappresentanza e di credibilità di cui soffre il sistema politico italiano. Lo sforzo organizzativo profuso dalla struttura nel corso del 2017, concentrato sui due filoni della formazione e dell’innovazione indicati dal bilancio precedente, ha generato alcuni risultati concreti, che stanno cambiando il nostro modo di lavorare, aggiornando e rendendo più efficaci le risposte alle imprese. Sul piano formativo, si è avviato un vero e proprio processo di reskilling, ovvero di riqualificazione, rivolto a tutti i 630 dipendenti oggi in forza a Lapam, che sta creando i presupposti di riposizionamento nella consulenza e nell’erogazione dei servizi. L’obiettivo in corso di realizzazione è la valorizzazione delle risorse esistenti ed un percorso di inserimento di giovani leve. Nuove professionalità e nuove conoscenze che incontrano il patrimonio di competenza e di esperienza presente nell’organizzazione a tutti i livelli. Un mix vincente che consente all’associazione di potenziare e diversificare il pacchetto di proposte agli associati.
L’anno appena trascorso ha visto un grande processo di digitalizzazione delle procedure. Stiamo compiendo un salto in avanti nel miglioramento della qualità nell’offerta dei servizi. Ormai tutta la documentazione tradizionalmente prodotta dalle aziende in forma cartacea, a partire dal primo gennaio 2018, viene sistematicamente dematerializzata. Oltre ai vantaggi di conservazione dei dati e alla riduzione degli archivi materiali, si aprono nuove possibilità di consulenza più efficace e puntuale, senza dimenticare i conseguenti benefici di sostenibilità ambientale. Tutto questo per dire che, quanto evidenziato oggi nel Bilancio del capitale intellettuale 2017, testimonia lo sforzo di Lapam nel voler giocare un ruolo da protagonista nella vita economica delle nostre imprese e del territorio.
La Gestione del Valore
Bilancio del Capitale Intellettuale 2017
Precedenti edizioni
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