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Un incontro a Pievepelago per rilanciare l’economia montana

11 Febbraio 2019 Stampa

Un incontro partecipato (circa 200 persone) e dibattuto. L’appuntamento svoltosi a Pievepelago, con il presidente della Regione Stefano Bonaccini e con l’assessore al Turismo, Corsini, ha visto una presenza molto significativa della nostra associazione.
presidente in carica di Rete Imprese Italia, infatti, hanno parlato sia il segretario della sede, Moreno Migliori, che il presidente Generale, Gilberto Luppi. Migliori ha presentato alcuni numeri significativi della zona:

"L'Unione dei Comuni del Frignano conta poco più di 40mila abitanti, un dato tutto sommato stabile negli ultimi 10 anni. Il dato non è però omogeneo per comune: la popolazione aumenta nei comuni più popolosi (+3,3% a Pavullo e +3% a Serramazzoni), ma cala anche bruscamente in altre realtà (-8,7% a Polinago, -8,4% a Lama Mocogno, -7,9% a Riolunato, -5,9% a Sestola e -4,8% a Fanano). Sul territorio si contano 4.937 imprese registrate (il dato è aggiornato al primo trimestre 2018), il numero è in calo di quasi 500 unità rispetto a dieci anni fa. Poco meno del 10% sono imprese manifatturiere, il 18,5% sono imprese delle costruzioni e quasi la metà, il 47,8% dei servizi a persone o alle imprese. Gli occupati nelle imprese sono quasi 10mila, suddivisi praticamente a metà tra autonomi e dipendenti. La quasi totalità delle imprese, inoltre, sono di piccole dimensioni: il 99,5% sono al di sotto dei 50 addetti e occupano l’80% delle persone che lavorano nel mondo dell’impresa”.

Luppi è entrato nel tema delle proposte e delle istanze delle imprese: “Non possiamo dimenticare le sfide che questo territorio si trova a dover affrontare. La prima, quella determinante potremmo dire, riguarda lo spopolamento: prima sottolineavo come le persone vadano a vivere nei luoghi già più popolosi e, invece, abbandonino quelli più periferici. Crediamo sia necessario, di conseguenza, far rimanere imprese e di conseguenza famiglie nei territori di montagna. Questo non solo per salvaguardare un patrimonio culturale, ambientale e storico inestimabile, ma per frenare fenomeni, quali il dissesto idrogeologico, che rischiano di avere un impatto devastante per tutti. Lo vediamo quando le ondate di piena dei fiumi, scendendo verso valle, tengono tutti in apprensione e col fiato sospeso. Come mantenere le imprese sul territorio dell’alta montagna? – si è chiesto Luppi -. Attraverso una fiscalità differenziata per queste zone e attraverso una viabilità che consenta di arrivare e di collegare in modo rapido la montagna con le zone a valle. Tra le sfide odierne che le imprese si trovano a dover superare c'è anche quella del digitale. A fronte di ciò lo sviluppo della banda ultra larga rappresenta un asset rilevante per lo sviluppo della competitività delle imprese del territorio. Senza una banda ultra larga adeguata le imprese, e penso anche a quelle turistiche, faticano a restare sul mercato”.

L’assessore Corsini ha presentato il bando per gli albergatori che uscirà a marzo, mentre il presidente Bonaccini ha concluso:

“Abbiamo stanziato 36 milioni per dimezzare l'Irap alle piccole e medie imprese montane, che sono il 92% del tessuto: a metà anno vi vogliamo già dare il 50% dei rimborsi. Sappiamo che non cambierà la vita, ma è una boccata d’ossigeno. Quando avremo l’autonomia, vedrò il premer Conte a metà febbraio e spero che la situazione si sblocchi, avremo la possibilità di introdurre le ‘Zes – zone economiche speciali’ che potranno aiutare molto maggiormente le imprese della montagna”.

Nel corso dell’incontro si è parlato di turismo, viabilità e sanità, tre tra i temi più ‘caldi’ che riguardano il territorio.

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