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Elezioni amministrative 2019: le proposte di Rete Impresa Italia

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5 Aprile 2019 Stampa

Le elezioni amministrative sono da sempre un appuntamento elettorale che le nostre associazioni seguono con attenzione. Crediamo infatti che nelle scelte politiche, economiche ed istituzionali, a tutti i livelli, sia necessario dare maggiore ascolto alle ragioni ed alle istanze proprie del mondo della micro e piccola/media impresa, dell’artigianato, del commercio, del turismo e della variegata e nuova realtà delle professioni.
la sintesi delle proposte avanzate giovedì 4 aprile dalle associazioni aderenti a Rete Imprese Italia

RIORDINO AMMINISTRATIVO

Occorre rafforzare le unioni comunali esistenti e premere sull’acceleratore al fine di arrivare a concretizzare progetti di aggregazione tra i comuni (fusioni). Nella nostra provincia dai piccoli comuni dell’Appennino fino a quelli dell’area Nord, passando per Bomporto e Bastiglia, giusto per fare qualche esempio, sono diverse le situazioni nelle quali sarebbe auspicabile e necessario dare il via ai percorsi di integrazione.
processo di decentramento avviato dall’Emilia Romagna crediamo sia una scelta strategica: diamo il nostro pieno sostegno, l’Autonomia è un’opportunità e insieme una scommessa sulla gestione delle competenze delegate a parità di risorse.

FISCO LOCALE

La pressione fiscale locale incide mediamente sull’insieme della tassazione a carico delle imprese per quasi il 22% e nel corso degli anni si è determinato un progressivo ed oggettivamente eccessivo appesantimento degli oneri a carico delle aziende, dovuto anche al fatto che i comuni hanno compensato i tagli ai trasferimenti statali con l’aumento dei tributi. Diventa allora necessario non solo dare uno stop definitivo a questa logica, ma invertirla, l’obiettivo di fondo non può che essere la razionalizzazione della spesa per scongiurare l’aumento della tassazione locale. Ci riferiamo in particolare a IMU e TARI, che pesano in modo eccessivo sulle imprese. Per la TARI è necessario andare verso la ‘tariffa puntuale’, per l’IMU insistiamo sulla necessità di escludere dalla sua applicazione gli immobili strumentali all’attività d’impresa.

SEMPLIFICAZIONE

Riteniamo urgente abrogare i regimi IVA dello “split payment” nei rapporti con la pubblica amministrazione e del “reverse charge” in edilizia. Inoltre è indispensabile uniformare i regolamenti comunali, specie tra realtà limitrofe e omogenee.

APPALTI PUBBLICI

Il nuovo codice dei contratti pubblici non ha avuto gli effetti auspicati. Bene l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto introdotta dalla Legge di Bilancio, passata a 150mila euro con un minimo di tre preventivi, ma continuiamo a ritenere che vada realizzata una riforma compiuta del codice dei contratti pubblici, in linea con i principi in esso contenuti di agevolare l’accesso delle piccole imprese agli appalti.

RIGENERAZIONE URBANA

Condividiamo l’obiettivo del cosiddetto ‘consumo 0 del suolo’, salvaguardando al contempo i diritti delle imprese che hanno investito su terreni già edificabili, a prezzi di mercato elevati e che su queste aree versano imposte rilevanti.
 villaggi artigiani sorti parecchi anni fa hanno la necessità di essere riqualificati: occorre seguire esperienze virtuose di riqualificazione con intervento misto pubblico/privato, ma servono misure agevolate per sostenere i progetti dei privati, valorizzando il piccolo commercio, l’artigianato, i servizi ai cittadini e le professioni.
’ necessario prevedere tassazioni agevolate per le botteghe che aprono in zone difficili e prevedere “fondi” alimentati da quote degli oneri di urbanizzazione e costruzione derivanti da interventi insediativi e/o commerciali di medio/grandi dimensioni, da destinare a giovani che intendono aprire attività. E’ necessario sostenere i centri storici: in quest’ottica è positivo il bando regionale pensato per le attività dell’area del cratere sismico.

RETE DISTRIBUTIVA

La competizione commerciale nel settore distributivo vede confrontarsi tre diversi modelli di rete: tradizionale, GDO e on line. Quest'ultimo crescerà in maniera esponenziale. Di fronte a questo scenario si potrebbero sicuramente aprire significative opportunità per gli esercizi tradizionali di vicinato, che dovranno però essere sempre più “digitali” e connessi.
un contesto economico difficile e nel quale la rete distributiva perderà ancora pezzi, è prioritario intervenire sulla riqualificazione dell'esistente piuttosto che puntare sull'insediamento di nuove medie strutture di vendita, che rischiano di inflazionare l'offerta, senza elevarne la qualità.

TURISMO

Il marketing territoriale può rappresentare un utile strumento per favorire lo sviluppo della nostra realtà provinciale. Come Rete Imprese abbiamo voluto fortemente che Modena trovasse una sua collocazione nella destinazione Bologna e Modena, ma bisogna passare dalle parole ai fatti. Occorre dunque dare consistenza all'organizzazione turistica del nostro territorio e, dal punto di vista dei finanziamenti, occorre che siano definite le entità delle risorse disponibili e ricomprese nei bilanci di previsione degli enti coinvolti, per rendere concrete le politiche di sostegno al turismo. Auspichiamo che dalla collaborazione tra Comune, CCIAA, Fondazione possa costituirsi un fondo economico idoneo al sostegno al “Progetto Turismo di Modena”, identificandoModenatur come soggetto attuatore.

INFRASTRUTTURE

Bretella Campogalliano-Sassuolo: il prolungamento dell’Autobrennero fino a Sassuolo pare essere a un punto di svolta dopo il via libera del Governo e scaricherebbe traffico nella direttrice verso Modena, anche in relazione alla prevista realizzazione della terza corsia sull’Autobrennero fino a Verona.
 Cispadana: confermiamo con forza la volontà di supportare la realizzazione di questa importante arteria. La Regione ha il pallino in mano ed è tempo che enti locali, regione e società di esecuzione dell’opera facciano l’ultimo passo deciso verso l’inizio dei lavori. 
tra le opere da realizzare il completamento della Pedemontana di collegamento tra Sassuolo e l’area bolognese.
poi le difficoltà degli accessi alla città di Modena da tutte le direttrici. È stata migliorata la viabilità dell’anello intorno alla città, mancano ancora soluzioni che consentano di raggiungerla agevolmente: pensiamo alla via Emilia per Reggio, alla statale 12 verso l’Area Nord, a Nonantolana e Panaria Bassa, al collegamento con la tangenziale di Castelfranco col completamento della Complanarina, fino alla Nuova Estense.
’ambito della riqualificazione delle infrastrutture di RFI, infine, è importante valorizzare il ruolo dello scalo merci di Marzaglia.

ABUSIVISMO

Da tempo chiediamo agli amministratori locali e alle altre autorità competenti, maggiori e più incisivi controlli e opportuni provvedimenti sanzionatori, al fine di contrastare l’economia sommersa.

SICUREZZA

I cittadini e le imprese reclamano azioni incisive per contrastare l’illegalità e i fenomeni criminosi, in tutte le loro forme ed espressioni: controllo del territorio e di vicinato anche nelle aree artigianali; rafforzamento delle sinergie tra polizie locali, vigilanza privata e Forze dell’Ordine; più agenti di polizia municipale in strada; maggiori investimenti nella video sorveglianza anche nelle periferie e nelle aree artigianali.
inoltre l’esigenza di elevare il “rango” rispetto all’attuale collocazione della Questura di Modena, perché ciò consentirebbe automaticamente di poter incrementare gli organici e gli strumenti a disposizione della polizia.
’ infine necessaria la certezza della pena, la severità nell’azione giudiziaria e un funzionamento efficace della giustizia.

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