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Il settore edile è in ripresa?

3 minuti di lettura
5 Agosto 2019 Stampa

CLAUDIO BOCCALETTI

“Il settore edile è in ripresa? Non mettiamo in dubbio i dati emersi, ma è come se, invece di essere sott’acqua di due metri, siamo sott’acqua di un metro e mezzo. Il risultato, cioè che stiamo annegando, è lo stesso”.

Claudio Boccaletti, presidente Comparto Costruzioni Lapam, commenta così i dati di Unioncamere sull’edilizia:

“Dobbiamo considerare il quadro complessivo: dal 2007 il settore è affondato, sono crollate le aziende (anche negli ultimi mesi sono state costrette a chiudere tante imprese artigiane anche nel nostro territorio), l’occupazione ha perso in Italia mezzo milioni di addetti e siamo ancora lontani dal poter dire che la crisi è alle spalle. Il sostegno al settore privato, con i vari bonus, ha generato qualche vantaggio e qualche frutto, ma serve un concreto consolidamento. Anche perché se è vero che c’è chi sta approfittando dei bonus per ristrutturare e rendere più sicure le proprie abitazioni, molti altri, a causa delle condizioni economiche precarie, non riescono a cogliere queste opportunità”.

Il presidente Lapam Costruzioni conclude:

“Stiamo poi vivendo un momento paradossale: il comparto privato sta timidamente provando a ripartire e con il cosiddetto sconto in fattura rischia di prendere una sberla da cui non si potrebbe più riprendere. In Parlamento ci sono proposte di miglioramento di questa legge, se non saranno accettate per le piccole imprese artigiane del comparto casa non ci sarà futuro”.

ROBERTO FERRARI

Roberto Ferrari è il titolare di ‘Impresa edile Ferrari srl, una tipica impresa artigiana con cinque dipendenti.

Il punto di vista dell’imprenditore non è dipinto a tinte rosa:

“Lavoriamo nel settore privato e anche, soprattutto con manutenzioni, in quello industriale, per scuole o anche chiese. A differenza degli altri anni non vedo grandi prospettive, le richieste di preventivi sono poche e dopo l’autunno non sembra esserci molto lavoro. Devo dire che, forse per la prima volta, sono preoccupato”.

Ferrari è modenese e lavora prevalentemente in città:

“E proprio in città mi pare ci siano poche prospettive, mentre in provincia, e soprattutto nella fascia pedemontana, le cose stanno andando meglio. Diciamo che c’è ansia, la programmazione è molto stretta e arrivano poche richieste proprio dal settore privato. Appartamenti da ristrutturare, per essere chiari, ce ne sono pochi e i vari sima bonus ed eco bonus stanno tardando a mettersi in moto”.

Eppure i dati parlano diversamente:

“In realtà fino a inizio anno le cose stavano andando meglio, ma da qui in avanti vedo poca luce. Il 2020 rischia di essere un anno pesante per noi. Proveremo a promuoverci meglio, anche sui social, per cercare di ripartire e speriamo che a settembre/ottobre tornino ad arrivare richieste di preventivo”.

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