Durante questa emergenza in cui siamo costretti a casa sono cambiate molte delle nostre abitudini e oggi più che mai risulta fondamentale collaborare con le direttive del governo, ma non per questo dobbiamo rinunciare alle prelibatezze offerte dal nostro ristorante preferito piuttosto che ad una bella rivista o a un libro, per questo Lapam promuove l’iniziativa #IoPortoaCasa.
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La nostra associazione ha preparato un questionario per raccogliere la disponibilità delle attività di commercio al dettaglio, interessate e disposte a consegnare a domicilio i propri prodotti.Ricordiamo infatti che, come indicato nelle FAQ predisposte dal governo (leggi qui): “i negozi e gli altri esercizi di commercio al dettaglio che vendono prodotti diversi da quelli elencati nell’allegato 1) del Dpcm 11 marzo, leggi qui) e che quindi sono temporaneamente chiusi al pubblico, possono proseguire le vendite effettuando consegne a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto, con vendita a distanza e senza riapertura del locale. Chi organizza le attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente o una cosiddetta piattaforma – deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro.- A questo proposito leggi anche: Consegne di cibo a domicilio, i chiarimenti di Regione Emilia RomagnaI dati e le informazioni raccolte saranno utilizzate sempre nel rispetto di quanto disposto dal Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali.
Partecipa anche tu, compila il questionario, clicca qui
Per maggiori informazioni
Francesco Po
sindacale Lapam
[email protected]
. 340 593 6499