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Buoni spesa: come comunicare la propria disponibilità al Comune

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6 Aprile 2020 Stampa

L'Ordinanza della Protezione Civile (qui il testo integrale) che dispone lo stanziamento di fondi su tutto il territorio nazionale per fronteggiare le spese di prima necessità per le famiglie in difficoltà, stabilsce (art.4 comma 2 ndr.) che ciascun Comune è autorizzato all'acquisizione:

a) di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun Comune nel proprio sito istituzionale;
b) di generi alimentari o prodotti di prima necessità.

Come comunicare al Comune la disponibilità ad accettare buoni spesa

Ogni Comune, o Unione dei Comuni, si è quindi adoperato per comunicare agli esercizi di vendita di generi alimentari e beni di prima necessità (alimentari, prodotti igenici, ricariche telefoniche, etc…), la richiesta di accettazione del buono alimentare.
quindi le modalità da seguire per comunicare la propria adesione agli enti locali, ricordando che per maggiori informazioni è bene consultare il sito del Comune su cui opera l'attività: 

– L'adesione dovrà essere comunicata al proprio Comune, o all'Unione dei Comuni, tramite PEC (l'indirizzo in genere è reperibile sul sito dell'ente così come il modulo per fare richiesta ndr.). 
– L'attivazione avviene per scambio di corrispondenza tra l'attività e l'ente locale;
– Il Comune, o l'Unione dei Comuni, provvede all'inserimento sul proprio sito istituzionale dell'impresa aderente, in un apposito elenco di attività che accettano i buoni spesa. 
– Il Comune, o l'Unione dei Comuni, provvede a rimborsare ciascun esercizio di vendita del valore nominale dell’ammontare di tutti i buoni ricevuti entro e non oltre 30 gg. dalla registrazione di fattura elettronica ai Comuni fuori campo IVA ex art.2 DPR 633/72 corredata dei titoli giustificativi.

Cosa prevede il provvedimento per gli enti del Terzo Settore

L'Ordinanza prevede inoltre che per l’acquisto e per la distribuzione dei beni di prima necessità, i Comuni possono avvalersi degli enti del Terzo Settore. Nell’individuazione dei fabbisogni alimentari e nella distribuzione dei beni, i Comuni in particolare possono coordinarsi con gli enti attivi nella distribuzione alimentare realizzate nell’ambito del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD).

Per maggiori informazioni

Si invita a consultare il sito dell'ente locale su cui opera l'attività e a leggere attentamente l'avviso pubblicato dai comuni e di utilizzare sempre il modulo pubblicato che, in molti casi, costituisce già adesione e non richiede apposita convenzione. 

[email protected]
893111

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