La Corte di Cassazione, con sentenza n. 17665 del 25 agosto, nell’esaminare un caso specifico ha considerato illegittimo l’uso della targa prova sulle auto già immatricolate. Torna così d’attualità un problema che riguarda le imprese del settore autoriparazione. Nel 2018 la nostra associazione aveva conseguito un importante risultato ottenendo la possibilità per le imprese di autoriparazione di utilizzare la targa prova in quanto indispensabile e funzionale per esercitare l’attività (ad esempio un meccanico o un carrozziere non potranno portare un veicolo in riparazione su una strada pubblica se questo non è assicurato, stessa cosa per un concessionario che vende auto usate non assicurate). Ora la sentenza della Cassazione rimette in discussione il risultato ottenuto.
“La problematica tocca da vicino anche le numerose imprese del territorio – sottolinea Daniele Michelini, presidente Lapam Autoriparazione – e come autoriparatori siamo delusi perché si va a colpire un settore già duramente provato, come tanti altri comparti, in questo 2020. Proprio per questo motivo abbiamo sollecitato gli organismi competenti a intervenire”.
La nostra associazione ha inviato al Direttore Generale della motorizzazione civile, Calchetti, una formale indicazione da parte del Ministero dei Trasporti che riconfermi per gli autoriparatori l’attuale regime applicativo e la sospensione delle procedure sanzionatorie, evitando difformi comportamenti interpretativi da parte delle autorità competenti.