Regione e Unioncamere Emilia-Romagna hanno avviato la quarta tornata dei ristori legati alla ripartizione dei fondi nazionali previsti dalla legge di conversione del DL Sostegni (41/2021) e destinati alle imprese emiliano-romagnole in difficoltà economica a causa dell’emergenza da Covid-19.
Soggetti beneficiari
L’erogazione delle risorse del Bando in oggetto sarà destinata alle imprese che esercitano l’attività di gestione di piscine al coperto in possesso di uno dei seguenti Codici Ateco primari o prevalenti:
- 93.11 gestione impianti sportivi
- 93.11.2 gestione di piscine
- 93.11.20 gestione di piscine
- 93.11.3 gestione di impianti sportivi polivalenti
- 93.11.30 gestione di impianti sportivi polivalenti
- 93.11.9 gestione di altri impianti sportivi n.c.a.
- 93.11.90 gestione di altri impianti sportivi n.c.a.
Il possesso di uno dei Codici Ateco sopra riportati, con valore primario o prevalente, deve risultare (al momento della presentazione della domanda) all’interno della visura del Registro delle Imprese. Non rileva, ai fini dell’ammissibilità, il possesso del Codice Ateco risultante solamente all’Agenzia delle Entrate.
Requisiti generali
Potranno presentare domanda di ristoro esclusivamente le imprese in possesso dei seguenti requisiti:
- con sede legale o unità locale in Emilia-Romagna;
- iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio competente a livello territoriale alla data del 23 marzo 2021;
- attive alla data di presentazione della domanda e fino alla concessione del contributo;
- in possesso dei uno dei Codici Ateco primari o prevalenti sopra elencato, risultanti dalla visura camerale del Registro delle Imprese;
- in situazione di regolarità contributiva nei confronti di INPS e INAIL (DURC regolare), – qualora tale condizione non dovesse essere riscontrata alla data del 24 ottobre 2022 il contributo non sarà concesso ed i soggetti non saranno considerati ammissibili;
- il cui legale rappresentante e i soggetti di cui all’art. 85 del D.lgs 159/2011 non devono essere destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto (art. 67 D.lgs 159/2011).
Requisiti specifici
Le imprese richiedenti devono:
- gestire piscine coperte ubicate sul territorio della Regione Emilia-Romagna, afferenti alle definizioni di cui al paragrafo “2) Classificazione delle Piscine”: gruppo a1) di cui al punto 2.1.1 della D.G.R. 1092 del 2005;
- avere subito nell’anno 2021 un calo di fatturato superiore al 30% rispetto all’anno 2019, ovvero, a prescindere dal fatturato, devono essere imprese attivatesi dopo il 1° gennaio 2019.
Rientrano nel gruppo a.1) le piscine, di proprietà pubblica o privata, con accesso di pubblico indifferenziato a pagamento.
Per coperte si intendono le seguenti tipologie di cui al punto 2.2 della D.G.R. n.1092 del 2005:
- Tipologia 2 Piscine coperte: costituite da complessi con uno o più bacini artificiali confinati entro strutture chiuse permanenti;
- Tipologia 3 Piscine di tipo misto: costituite da complessi con uno o più bacini artificiali scoperti e coperti utilizzabili anche contemporaneamente;
- Tipologia 4 Piscine di tipo convertibile: costituite da complessi con uno o più bacini artificiali nei quali gli spazi destinati alle attività possono essere aperti o chiusi in relazione alle condizioni atmosferiche.
Ai fini della determinazione della perdita di fatturato deve essere considerato solo il fatturato derivante dall’attività di gestione di piscine “coperte”, con impianto/i ubicato/i in Emilia-Romagna. Nel caso di imprese che gestiscano più attività, oltre a quella di gestione di piscine “coperte”, la perdita di fatturato da considerare sarà esclusivamente quella afferente a sede e/o unità locali ubicate in Emilia-Romagna che risultino in possesso dei Codici Ateco ammessi.
Modalità di determinazione del contributo
A tutte le imprese in possesso dei requisiti di partecipazione sarà assegnato un contributo massimo forfettario di 3.000 euro. Qualora detta assegnazione superi lo stanziamento disponibile, il contributo sarà determinato in minore misura suddividendo lo stanziamento complessivo per le domande ammissibili.
Qualora, invece, a seguito dell’assegnazione del contributo massimo forfettario alle imprese ammissibili, dovessero risultare risorse residue, all’attribuzione di tali risorse non concorreranno le imprese registrate successivamente al 1° gennaio 2019.
Concorreranno all’eventuale assegnazione delle risorse residue solo le imprese che abbiano subito un calo di fatturato superiore al 30% nel 2021 rispetto al 2019. Tali imprese dovranno indicare, nella domanda di contributo, l’entità del calo di fatturato al netto di eventuali altri contributi/ristori ricevuti afferenti alla copertura di perdita di fatturato della medesima annualità, che si configurino come aiuti di stato, da qualunque ente o autorità corrisposti. Verrà presa in considerazione esclusivamente l’entità del calo di fatturato indicata nella domanda di contributo.
L’assegnazione delle risorse residue avverrà in misura proporzionale alla perdita indicata (rispetto alla somma complessiva delle perdite indicate da tutte le imprese) e fino a concorrenza di quest’ultima, non potendo il contributo assegnato superare l’entità dell’effettiva perdita subita.
Il contributo massimo per ciascuna impresa ammessa al ristoro è pari a 140.000 euro anche qualora la perdita di fatturato sia superiore a tale importo.
Tempistiche
La domanda potrà essere presentata a partire dalle ore 11 del giorno 18 luglio 2022 e fino alle ore 12 del giorno 3 agosto 2022.