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Unioncamere pubblica i nuovi bandi Ristori 4

Regione Emilia-Romagna e Unioncamere Emilia-Romagna hanno avviato un’ulteriore tornata di ristori legati alla ripartizione dei fondi nazionali previsti dalla legge di conversione del DL Sostegni (41/2021) e destinati ad alcune categorie di imprese emiliano-romagnole in difficoltà economica a causa dell’emergenza da Covid-19.

Soggetti beneficiari

L’erogazione delle risorse avverrà tramite un bando articolato in quattro misure:

  • Misura 1 Discoteche e sale da ballo
  • Misura 2 Agenti e rappresentanti di commercio del settore food o del settore moda
  • Misura 3 Spettacolo viaggiante
  • Misura 4 Attività economiche di parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici

Requisiti generali

Al fine della presentazione della domanda di ristoro le imprese dovranno possedere determinati requisiti:

  • avere sede e/o unità locale nella Regione Emilia-Romagna;
  • essere iscritte al Registro Imprese della CCIAA alla data del 23 marzo 2021;
  • essere attive alla data di presentazione della domanda e rimanere attive fino alla data di concessione del contributo;
  • il legale rappresentante e i soggetti di cui all’art. 85 del D.lgs 159/2011 non devono essere destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto (art. 67 D.lgs 159/2011);
  • non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo (fatta eccezione per il concordato preventivo con continuità aziendale).

Ogni impresa potrà presentare una sola domanda per misura, anche nel caso in cui gestisca più unità locali con i requisiti di seguito indicati.
Nel caso di presentazione di più domande da parte della medesima impresa, sarà considerata esclusivamente la prima domanda presentata in ordine cronologico e ogni ulteriore domanda sarà considerata inammissibile.
Relativamente al requisito del calo di fatturato vale il principio generale del divieto di sovra compensazione per il quale il contributo concesso non può superare l’entità del calo di fatturato dichiarata.

Misura 1 Discoteche e sale da ballo

Potranno presentare domanda di ristoro le imprese con sede legale o unità locale nella regione Emilia-Romagna che esercitano l’attività di gestione di discoteche e/o sale da ballo e sono iscritte al Registro Imprese della CCIAA con uno dei seguenti codici Ateco primari o prevalenti:

  • 93.29.1 – discoteche sale da ballo, night club e simili
  • 93.29.10 – discoteche sale da ballo, night club e simili

Oltre ai requisiti generali sopra richiamati, le imprese in oggetto dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • esercitare l’attività di intrattenimento danzante in base a licenza ex art. 80 T.U.L.P.S. in una o più strutture localizzate in Emilia-Romagna;
  • avere subito nel 2020 un calo di fatturato superiore al 30% rispetto al 2019, ovvero, a prescindere dal fatturato, essersi attivate dopo il 1 gennaio 2019.

Misura 2 Agenti e rappresentanti di commercio del settore food o del settore moda

Potranno presentare domanda di ristoro le imprese con sede legale o unità locale nella regione Emilia-Romagna che esercitano l’attività di agente e rappresentante di commercio del settore food o moda e iscritte al Registro Imprese della CCIAA con uno dei seguenti codici Ateco primari o prevalenti.

Settore food

  • 46.17 – Intermediari del commercio di prodotti alimentari, bevande e tabacco
  • 46.17.0 – Intermediari del commercio di prodotti alimentari, bevande e tabacco
  • 46.17.01 – Agenti e rappresentanti di prodotti ortofrutticoli freschi, congelati e surgelati
  • 46.17.02 – Agenti e rappresentanti di carni fresche, congelate, surgelate, conservate e secche; salumi
  • 46.17.03 – Agenti e rappresentanti di latte, burro e formaggi
  • 46.17.04 – Agenti e rappresentanti di oli e grassi alimentari: olio d’oliva e di semi, margarina ed altri prodotti similari
  • 46.17.05 – Agenti e rappresentanti di bevande e prodotti similari
  • 46.17.06 – Agenti e rappresentanti di prodotti ittici freschi, congelati, surgelati e conservati e secchi
  • 46.17.07 – Agenti e rappresentanti di altri prodotti alimentari (incluse le uova e gli alimenti per gli animali domestici); tabacco
  • 46.17.08 – Procacciatori d’affari di prodotti alimentari, bevande e tabacco
  • 46.17.09 – Mediatori in prodotti alimentari, bevande e tabacco

Settore moda

  • 46.16 – Intermediari del commercio di prodotti tessili, abbigliamento, pellicce, calzature e articoli in pelle
  • 46.16.0 – Intermediari del commercio di prodotti tessili, abbigliamento, pellicce, calzature e articoli in pelle
  • 46.16.01 – Agenti e rappresentanti di vestiario ed accessori di abbigliamento
  • 46.16.02 – Agenti e rappresentanti di pellicce
  • 46.16.03 – Agenti e rappresentanti di tessuti per abbigliamento ed arredamento (incluse merceria e passamaneria)
  • 46.16.04 – Agenti e rappresentanti di camicie, biancheria e maglieria intima
  • 46.16.05 – Agenti e rappresentanti di calzature ed accessori
  • 46.16.06 – Agenti e rappresentanti di pelletteria, valige ed articoli da viaggio
  • 46.16.07 – Agenti e rappresentanti di articoli tessili per la casa, tappeti, stuoie e materassi
  • 46.16.08 – Procacciatori d’affari di prodotti tessili, abbigliamento, pellicce, calzature e articoli in pelle
  • 46.16.09 – Mediatori in prodotti tessili, abbigliamento, pellicce, calzature e articoli in pelle

Oltre ai requisiti generali sopra richiamati, le imprese in oggetto dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: avere subito nell’anno 2021 un calo di fatturato superiore al 30% rispetto all’anno 2019, ovvero, a prescindere dal fatturato, essersi attivate dopo il 1 gennaio 2019. Ai fini della determinazione della perdita di fatturato deve essere considerato solo il fatturato derivante dall’attività d’impresa prevista nella presente misura. Nel caso, quindi, di imprese che gestiscano più attività, oltre a quella oggetto della presente misura, la perdita di fatturato da considerare sarà esclusivamente quella afferente a sede e/o unità locali ubicate in Emilia-Romagna che risultino in possesso dei codici ATECO sopra elencati.

Misura 3 Spettacolo viaggiante

Potranno presentare domanda di ristoro le imprese con sede legale o unità locale nella regione Emilia-Romagna che esercitano l’attività di spettacolo viaggiante e che risultano iscritte al Registro Imprese della CCIAA con il seguente codice Ateco (aggiornamento 2022) primario o prevalente 93.21.02 – Gestione di attrazioni e attività di spettacolo in forma itinerante (giostre) o di attività dello spettacolo viaggiante svolte con attrezzature smontabili, in spazi pubblici e privati.

Oltre ai requisiti generali sopra richiamati, le imprese in oggetto dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere in possesso del titolo per l’esercizio di spettacolo viaggiante ai sensi dell’art. 69 del TULPS;
  • avere subito nel anno 2020 un calo di fatturato superiore al 30% rispetto al 2019, ovvero, a prescindere dal fatturato, essersi attivate dopo il 1 gennaio 2019.

Non potranno presentare istanza sulla presente misura le imprese per l’esercizio di una delle seguenti attività:

  • attività autorizzate per l’esercizio di Parchi divertimento – Parchi tematici – Luna Park, comunque similarmente denominati, così come individuati nella successiva Misura 4;
  • attività Circensi, comunque denominate, o autorizzate allo svolgimento di attività di spettacolo circense;
  • tutte le attività indicate alle Sezioni II, III, IV, V e VI dell’Elenco delle attività spettacolari, attrazioni e trattenimenti, di cui all’art. 4 della Legge 18/03/1969, n. 337, approvato con Decreto Interministeriale del 23/04/1969, e aggiornato con decreto interministeriale del 3 Agosto 2020.

Misura 4 Attività economiche di parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zootecnici

Potranno presentare domanda di ristoro le imprese con sede legale o unità locale nella regione Emilia-Romagna che esercitano l’attività di gestione di parchi tematici, acquari, parchi geologici, e giardini zoologici e che risultano iscritte al Registro Imprese della CCIAA con il seguente codice Ateco (aggiornamento 2022) primario o prevalente:

  • 93.21 – Parchi di divertimento e parchi tematici
  • 93.21.0 – Parchi di divertimento e parchi tematici
  • 93.21.01 – Gestione di parchi di divertimento, tematici e acquatici, nei quali sono in genere previsti spettacoli, esibizioni e servizi
  • 91.04 – Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali
  • 91.04.0 – Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali
  • 91.04.00 – Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali

Oltre ai requisiti generali sopra richiamati, le imprese in oggetto dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • svolgere le attività oggetto della presente Misura (parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici), in strutture permanenti, ubicate sul territorio della regione Emilia-Romagna, aperte al pubblico e con un’organizzazione di servizi comuni per l’accoglienza dei visitatori. Tali attività dovranno essere regolarmente autorizzate ai sensi delle norme di settore in materia. I parchi tematici e divertimento, così come definiti ai sensi dell’art. 2 lett. D) del DM 18 maggio 2007, dovranno essere in possesso di licenza/autorizzazione di esercizio anche in conformità alle disposizioni di cui all’art. 80 TULPS.;
  • avere subito nel 2020 un calo di fatturato superiore al 30% rispetto al 2019, ovvero, a prescindere dal fatturato, essersi attivate dopo il 1 gennaio 2019. Ai fini della determinazione della perdita di fatturato deve essere considerato solo il fatturato derivante dall’attività d’impresa prevista nella presente misura. Nel caso, quindi, di imprese che gestiscano più attività, oltre a quella oggetto della presente misura, la perdita di fatturato da considerare sarà esclusivamente quella afferente a sede e/o unità locali ubicate in Emilia-Romagna che risultino in possesso dei codici ATECO sopra elencati.

Modalità di determinazione del contributo

Ad ogni impresa in possesso dei requisiti sopra descritti sarà assegnato un contributo massimo forfettario di 3.000 euro. Qualora detta assegnazione superi lo stanziamento disponibile, il contributo sarà determinato in minore misura suddividendo lo stanziamento complessivo per le domande ammissibili.

Qualora, a seguito dell’assegnazione del contributo massimo forfettario alle imprese ammissibili, dovessero risultare risorse residue, all’attribuzione di tali risorse non concorreranno le imprese registrate successivamente al 1 gennaio 2019.

Concorreranno all’eventuale assegnazione delle risorse residue solo le imprese che abbiano subito un calo di fatturato superiore al 30% nel 2020 rispetto al 2019 (relativamente alla Misura 2, il calo di fatturato superiore al 30% dovrà essere avvenuto nel 2021 rispetto al 2019). Tali imprese dovranno indicare nella domanda di contributo l’entità del calo di fatturato al netto di eventuali altri contributi/ristori ricevuti afferenti alla copertura di perdita di fatturato della medesima annualità, che si configurino come aiuti di stato, da qualunque ente o autorità corrisposti.

L’assegnazione delle risorse residue avverrà in misura proporzionale alla perdita indicata (rispetto alla somma complessiva delle perdite indicate da tutte le imprese) e fino a concorrenza di quest’ultima, non potendo il contributo assegnato superare l’entità dell’effettiva perdita subita ovvero, in ogni caso, fino ad un contributo massimo di 140.000 euro anche qualora la perdita di fatturato sia superiore a tale importo massimo.

Nel caso in cui l’impresa richiedente non indichi nella domanda di contributo l’entità del calo di fatturato non parteciperà all’assegnazione delle eventuali risorse residue.

Indicazioni operative

La domanda potrà essere presentata a partire dalle ore 10 del giorno 27 settembre 2022 e fino alle ore 12 del giorno 20 ottobre 2022 e dovrà essere inviata esclusivamente attraverso la piattaforma ReStart.

Dovrà essere inviata dal legale rappresentante dell’impresa che dovrà essere in possesso dello Spid, della CNS o della CIE. Non sono ammesse le domande presentate con altre modalità e da un soggetto diverso dal legale rappresentante. Non è soggetta all’assolvimento dell’imposta di bollo.
Ad ogni impresa è consentito presentare una sola domanda di ristoro per Misura.

La domanda costituisce sia istanza di concessione che di pagamento del sostegno e pertanto la stessa dovrà riportare il codice IBAN del beneficiario, nonché il nominativo dell’intestatario del conto corrente associato all’IBAN indicato.

L’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), che verrà inserito nella domanda di contributo, verrà utilizzato da Unioncamere Emilia-Romagna per la trasmissione di tutte le comunicazioni.

Si consiglia in ogni caso di completare anche i campi e-mail, tel/cell per facilitare un eventuale contatto da parte di Unioncamere per richieste di hiarimenti relative alla domanda presentata.

Le richieste di informazioni relative ai contenuti del Bando possono essere indirizzate a Unioncamere Emilia-Romagna all’indirizzo email [email protected].

Le richieste di assistenza tecnica circa l’utilizzo della piattaforma ReStart dovranno essere trasmesse a Infocamere compilando la sezione contatti disponibile a questo link, oppure contattando il seguente numero 049 2015200.

Concessione e liquidazione del contributo

Ai fini della concessione e liquidazione del contributo, i soggetti beneficiari devono trovarsi in situazione di regolarità contributiva nei confronti di INPS e INAIL (DURC regolare), – qualora tale condizione non dovesse essere riscontrata alla data del 31 gennaio 2023 il contributo non sarà concesso e i soggetti non saranno considerati ammissibili.

Alle imprese per le quali l’esito della consultazione delle piattaforme INPS e INAIL risulti “non effettuabile”, perché non tenute all’iscrizione all’INPS e all’INAIL, verrà richiesta un’autocertificazioni di regolarità che dovrà essere acquisita da Unioncamere Emilia-Romagna via PEC, entro il termine massimo di cinque giorni dalla richiesta, pena la non ammissibilità delle imprese. La richiesta verrà inviata al domicilio PEC indicato dall’impresa nella domanda di ristoro.

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