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Aggiornamento su tavolo ministeriale – Vivaisti e operatori del Verde

3 minuti di lettura
4 Marzo 2015 Stampa

In data 22 gennaio 2015 presso il Palazzo Lombardia, coordinato da Assofloro Lombardia, il presidente Mattioli insieme al vice presidente Garutti hanno partecipato all'incontro interregionale dei florovivaisti. Per questa occasione è stato elaborato un documento condiviso da varie associazioni  e preliminarmente discusso all'interno del consiglio direttivo di categoria di Modena lo scorso 19 gennaio. Lo stesso documento, che qui alleghiamo, è stato inviato a 4 Ministeri e 6 Regioni.
seguito di questo invio è stato convocato dal Ministero delle Politiche Agricole (a firma del direttore generale Emilio Gatto) un tavolo tecnico del settore florovivaistico, il 9 febbraio presso il Ministero a Roma, dove il presidente Mattioli ha partecipato con delega ricevuta dalla Confartigianato Nazionale (Dott. Panieri).

Al tavolo tecnico erano presenti associazioni di categoria sindacali e assessori regionali. Il documento discusso, a firma anche di Confartigianato, ha trovato consenso unanime. 
momento è stato ottenuto l'impegno da parte del Dott. Manzo di verificare internamente ai ministeri delle attività' economiche, dell'ambiente, dei beni culturali oltre ovviamente a quello dell'agricoltura la disponibilità ad un tavolo interministeriale sul tema dell'idoneità professionale per l'accesso alla categoria.

Lo stesso ha consigliato di non procedere ad una regolamentazione regionale sul tema così come sta avvenendo per alcune regioni.
rappresentanza della Confartigianato Nazionale, il presidente Mattioli ha evidenziato l'importanza del punto sull'idoneità professionale sia come garanzia verso il cliente finale sia come contrasto alla piaga dell'abusivismo.
Dott. Manzo si è preso in ogni caso l'impegno di trasferire personalmente tutti i contenuti del documento e del consenso unanime del tavolo direttamente al gabinetto del Ministro. Sul primo punto del documento ovvero le PAC l'obiettivo è poter proporre cambiamenti alla prima occasione utile ovvero nel 2016.

Si è avviato un meccanismo; ora è evidente che bisogna incontrare il volere politico. A tal proposito sarebbe fondamentale che a livello nazionale potessimo intervenire nelle sedi opportune per spingere una proposta che costituirebbe un grande passo avanti verso una definizione di mestiere fino ad oggi lasciato in bilico tra le normative.
degno di nota è la discussione sul marchio "viva i fiori" che il ministero tenterà di lanciare per Expo 2015. Il problema da risolvere è identificare i criteri di valutazione al fine di definire il prodotto Made in  italy in quanto il brand non vuole solo identificare un processo produttivo ma anche un prodotto della filiera italiana.
Un tavolo tecnico entro 30 giorni si riunirà per valutare una bozza che proporrà il Ministero.

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