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Bando a Sostegno a progetti di introduzione di ICT nelle PMI – News Bandi #17

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10 Dicembre 2014 Stampa

BANDO A SOSTEGNO A PROGETTI DI INTRODUZIONE DI ICT NELLE PMI – DIGITALIZZAZIONE PMI

La Regione Emilia-Romagna ha fatto uscire il bando che intende sostenere il potenziamento e la crescita delle imprese attraverso l’introduzione di ICT e di modalità e strumenti innovativi di gestione. Il bando è rivolto a PMI avente sede legale e/o operativa in Emilia Romagna appartenenti a tutti i settori di attività economica ATECO 2007 ad eccezione delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, prevede la presentazione delle domande dal 1 febbraio 2015 al 31 marzo 2015 con spese ammissibili dal 1 dicembre 2014 al 31 dicembre 2015.

 

INTERVENTI AMMESSI

Sono ammessi gli interventi realizzati sul territorio regionale che riguardano l’introduzione di strumenti informatici e telematici avanzati e la loro integrazione con l’organizzazione aziendale, finalizzati:

– all’implementazione e diffusione di metodi di acquisto e vendita on line di prodotti e servizi;

– allo sviluppo di nuove funzioni avanzate nel rapporto clienti/fornitori;

– alla condivisione di sistemi di cooperazione e collaborazione tra aziende in particolare negli ambiti della co-progettazione, dell’attività di co-markership, della razionalizzazione logistica;

– alla riorganizzazione e al miglioramento dell'efficienza dei processi produttivi all'interno della singola impresa e dei processi di innovazione di prodotto con particolare riferimento alla messa a punto ed alla sperimentazione di metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dell’innovazione di prodotto e di processo;

– allo sviluppo di sistemi che favoriscano l’integrazione e lo sviluppo di altri processi strategici dell’azienda.
 

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono presentare domanda di contributo le piccole e medie imprese (PMI), aventi sede legale e/o operativa nel territorio della Regione Emilia-Romagna e il cui intervento, oggetto di contributo, sia realizzato in Emilia-Romagna.

Possono presentare domanda le imprese appartenenti a tutti i settori di attività economica Ateco 2007 ad eccezione:

– delle imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio;

– delle imprese agricole ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile. Non possono fare domanda i soggetti di cui agli articoli da 13 a 42 del codice civile, che abbiano fornito servizi, anche a titolo gratuito, all’amministrazione concedente (art. 4 co.6 D.L. 95/2012). L’ambito soggettivo di applicazione dell’art.4 comma 6 del D.L. 95/2012, ne limita l’applicazione alle società di cui agli artt. 2247 e segg., alle associazioni (riconosciute e non), fondazioni e comitati.

Tutte le imprese devono inoltre possedere, al momento della presentazione della domanda, pena l’inammissibilità della stessa, i seguenti requisiti:

– essere regolarmente costituite ed iscritte al registro delle imprese presso la CCIAA competente per territorio;

– essere attive, non trovarsi in stato di liquidazione (anche volontaria) e non essere soggette a procedure di fallimento, di concordato preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali in corso;

– non presentare le caratteristiche di impresa in difficoltà ai sensi del punto 10 della Comunicazione della Commissione “Orientamenti Comunitari sugli Aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (2004/C 244/02);

– possedere una situazione di regolarità contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nei confronti di INPS e INAIL (si precisa che, dopo il ricevimento della domanda, la Regione provvederà direttamente all’acquisizione del Durc aggiornato dell’impresa, per la verifica della situazione contributiva e di quanto dichiarato dall’impresa stessa);

rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di lavoro, dei contratti collettivi di lavoro e delle normative relative alla tutela dell’ambiente;

– non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti che sono stati individuati dalla Commissione Europea quali illegali o incompatibili (c.d. clausola di “DEGGENDORF”);

– non devono sussistere cause di divieto, sospensione o decadenza previste dall’art.67 del D.Lgs.6/9/2011 n.159 (Codice antimafia);

La mancanza o l’inosservanza di uno o più dei suddetti requisiti comporta l’inammissibilità della domanda, ogni loro modifica o variazione, intervenuta dopo la presentazione della stessa, deve essere tempestivamente comunicata alla Regione per le eventuali verifiche e valutazioni. Qualora vengano riscontrate irregolarità successivamente alla concessione/liquidazione del contributo e comunque entro i tre anni successivi alla sua liquidazione, si procederà alla revoca totale o parziale del contributo stesso.
 

SPESE AMMISSIBILI

Fatto salvo quanto previsto dal D.P.R. 196 del 3 ottobre 2008, le spese ammissibili, riferite agli interventi per i quali si presenta la richiesta di contributo, dovranno essere coerenti con le finalità indicate nel progetto e riguardare le seguenti tipologie:

A. Attivazione di servizi di connettività a banda larga

Sono oggetto di contributo le spese relative:

– all’acquisto e installazione dell’apparato di trasmissione e ricezione (router, modem, antenna o parabola);

– alla realizzazione di una rete LAN interna (anche in tecnologia Wi-Fi);

– alle spese relative all’upgrade di connettività a condizione che sia data dimostrazione di un effettivo miglioramento della connettività in download ed in upload (ad esempio banda minima garantita, aumento di banda rispetto alla connessione precedente).

Non sono riconosciute come ammissibili le seguenti spese (elenco non esaustivo):

– acquisto di apparati d'utente quali telefoni fissi e mobili (non smartphone), TV, telecamere

– acquisto di centralini telefonici, stampanti e fax

– spese per materiali di consumo

– spese per impianti di TV satellitare o digitale terrestre

– spese di addestramento e formazione del personale

– spese per il traffico telefonico

– spese per il traffico dati.

B. Acquisto di dispositivi e servizi infrastrutturali (hardware networking, digitalizzazione, storage, potenze di calcolo, personal computer, ecc.), di licenze software e di servizi applicativi necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento, compresi gli interventi per la sicurezza informatica.

C. Consulenze specialistiche correlate al progetto, finalizzate all’innovazione organizzativa e all’introduzione nell’azienda di strumenti informatici e telematici avanzati e alla loro valorizzazione produttiva, dimostrando la customizzazione delle soluzioni per l’impresa e la capacità di utilizzo delle nuove soluzioni da parte dell’impresa stessa. Sono ammissibili a contributo le spese sostenute per l’acquisizione di servizi di consulenze relativi all’installazione e/o personalizzazione di tecnologie dell’informazione a alla progettazione di software. Tali spese non potranno superare il 40% dei costi ammissibili del totale delle sopracitate voci di  spesa A) + B). I costi attinenti alle consulenze specialistiche dovranno essere descritti nella relazione tecnica.

Non saranno comunque ammesse le consulenze ordinarie, contabili, fiscali, giuridico-amministrative, collegate alla certificazione di qualità, ecc.. Le consulenze dovranno essere rendicontate con regolari fatture. I materiali e le attrezzature acquistate per la realizzazione del progetto devono essere di nuova fabbricazione e devono rimanere di proprietà dell'intestatario della fattura per almeno tre anni decorrenti dalla data di concessione del contributo.

I costi indicati nell'intervento ed ammissibili al contributo si intendono al netto di IVA, bolli, spese bancarie, interessi e ogni altra imposta e/o onere accessorio (spese di spedizione, trasporto/viaggio, vitto, alloggio, ecc.). Sono in ogni caso escluse le spese amministrative e di gestione, le spese generali e i costi del personale interno (del personale dipendente, dei titolari di impresa individuale, del legale rappresentante e dei soci).

DURATA DI REALIZZAZIONE DEI PROGETTI

Ai fini del riconoscimento della loro ammissibilità, le spese indicate al paragrafo SPESE AMMISSIBILI, potranno essere sostenute a partire dal 1 dicembre 2014 e fino al 31 dicembre 2015 (a tale scopo si terrà conto delle date di emissione e pagamento delle fatture, che dovranno rientrare nel periodo sopra indicato: in ogni caso le fatture non dovranno riferirsi a prestazioni, forniture o acquisti effettuati prima del 1 dicembre 2014 o dopo il 31.12.2015). Le spese dovranno essere regolarmente quietanzate entro il termine di presentazione della rendicontazione di spesa.

ENTITÀ CONTRIBUTO

L’agevolazione prevista nel presente bando consiste in un contributo in conto capitale, "in deminimis", a fronte di un investimento diretto effettuato dalle PMI, fino ad una misura massima corrispondente al 45% della spesa ritenuta ammissibile.

Saranno esclusi i progetti la cui spesa ammissibile a seguito dell’istruttoria della Regione, risulta inferiore a € 20.000,00, mentre il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare la somma di € 50.000,00 per progetto.

E' prevista una maggiorazione di contribuzione del 5% nei casi seguenti: impresa con rilevanza femminile o impresa giovanile.

I contributi di cui al presente bando non sono cumulabili con altri contributi pubblici concessi per le stesse spese ad eccezione degli aiuti sotto forma di garanzie

 

MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO

Sarà possibile presentare la domanda di contributo ai sensi del presente bando dal 01 febbraio 2015 al 31 marzo 2015. Al fine di verificare il rispetto delle scadenze previste per l’invio della domanda, farà fede la data e l’orario d’invio della domanda e della documentazione allegata.

La Regione si riserva la facoltà di procedere ad una eventuale riapertura del bando in caso di utilizzo parziale dei fondi stanziati, dandone adeguata pubblicità.

A oggi non è ancora presente la modulistica che dovrebbe essere resa disponibile sul sito della Regione dal 16 dicembre prossimo, come indicato nel bando.

La domanda Inoltre dovrà essere corredata dai seguenti documenti obbligatori:

fotocopia della carta d’identità o del passaporto (non scaduti) del legale rappresentante dell’impresa richiedente;
scheda tecnica del progetto, predisposta e firmata da un tecnico competente in materia informatica e firmata digitalmente dal Legale rappresentante dell’impresa richiedente, che descriva gli interventi previsti, illustrandone gli obiettivi, i risultati attesi e la loro coerenza e correlazione con le finalità del bandO;

dichiarazioni dei parametri dimensionali e De Minimis.

L’ordine di graduatoria avviene tenendo conto della somma dei punteggi ottenuti nei singoli criteri di valutazione; in caso di parità la precedenza terrà conto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Modalità di pagamento e quietanza:  La documentazione comprovante l’avvenuto pagamento delle spese ammesse, è costituita esclusivamente dal bonifico bancario / postale.

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