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Bando per sostenere progetti di ricerca ed innovazione

OBIETTIVI

Attraverso il presente bando la Regione sostiene progetti di ricerca e sviluppo concentrati su un arco di tempo limitato a 6 mesi e quindi di breve durata, finalizzati allo sviluppo e sperimentazione di soluzioni (prodotti e servizi) innovative per il contrasto all’epidemia di COVID-19, in grado di essere quindi rapidamente industrializzate ed adottate su scala adeguata alla domanda almeno regionale. I progetti dovranno riguardare almeno uno dei seguenti obiettivi:

1. fornire mezzi di contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 e della più ampia famiglia di Coronavirus allo scopo di:

• prevenire focolai epidemici tra i pazienti e tra gli operatori sanitari;

• disporre di tecnologie diagnostiche rapide (ad esempio KIT diagnostici, diagnosi sierologica, ecc.), di minima invasività, in relazione con le autorità competenti e i diversi ambiti di applicazione;

• disporre di attrezzature evolute per adeguare i laboratori regionali a realizzare test di conformità e certificazioni su dispositivi medici e di protezione individuale;

• gestire, curare, monitorare in modo efficiente e sicuro pazienti infetti sia ospedalizzati che domiciliarizzati;

2. rendere disponibili soluzioni per utilizzare materiali già esistenti, sperimentare nuovi materiali e trattamenti superficiali per la realizzazione di dispositivi di protezione individuale, o comunque per ridurre il rischio di contaminazione attraverso il contatto con le superfici;

3. rendere disponibili soluzioni tecnologiche ed organizzative innovative in grado di ridurre il rischio di contaminazione e garantire la sicurezza delle persone sui luoghi di lavoro, sia in ambito produttivo che nel settore dei servizi. Tali soluzioni potranno essere basate sull’applicazione di tecnologie digitali per la realizzazione di servizi o di prodotti informatici ma potranno anche riguardare altri aspetti legati ad esempio alla sanificazione degli ambienti, o a dispositivi per favorire il distanziamento fisico o temporale delle persone negli ambiti di fruizione. Rientrano in questo ambito anche lo sviluppo di soluzioni innovative per favorire il lavoro a distanza.

4. rendere disponibili soluzioni tecnologiche innovative in grado di ridurre il rischio di contaminazione, garantire il distanziamento delle persone, gestire sistemi di monitoraggio della sicurezza in ambienti aperti al pubblico, con particolare attenzione ai luoghi dove vi è una significativa aggregazione di persone.

5. Favorire la riconversione, anche parziale, di imprese verso la produzione di dispositivi di protezione individuale o comunque di prodotti e servizi volti alla gestione dell’emergenza, comunque limitatamente alle attività di ricerca, sperimentazione ed eventuale certificazione dei prodotti;

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

Sono finanziabili, in coerenza con la disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione Regolamento CE 651/2014 del 17/06/2014 sezione 4 “Aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione” (pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 26/06/2014), le seguenti attività:

• Ricerca industriale: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca industriale, in particolare per la validazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei prototipi di cui al punto successivo;

• Sviluppo sperimentale: acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purché non siano destinati a uso commerciale; rientra nello sviluppo sperimentale la realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici e/o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida.

L’eventuale, ulteriore sfruttamento di progetti di dimostrazione o di progetti pilota a scopo commerciale comporta la deduzione dei redditi così generati dai costi ammissibili. Sono inoltre ammissibili aiuti alla produzione e al collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali. Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

I progetti dovranno prevedere un costo totale ammissibile in base alle regole definite al successivo par. non superiore a 150.000,00 euro e non inferiori a 10.000,00 euro. In sede di rendicontazione se il progetto avrà realizzato un investimento inferiore all’approvato dovrà comunque attestare di aver conseguito gli obiettivi e le finalità previste dal progetto a fronte di un investimento inferiore.

I progetti presentati a valere sulla misura 1.1.4 dovranno prevedere necessariamente l’attivazione di un contratto di collaborazione con almeno una struttura di ricerca appartenenti alle seguenti tipologie con un ruolo qualificante il progetto:

• strutture di ricerca industriale e trasferimento tecnologico appartenenti alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna ed accreditate ai sensi della Determinazione n. 23172 del 16/12/2019;

• università, enti pubblici di ricerca, organismi di ricerca ai sensi della Disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione (2014/C 198/01), italiani ed esteri;

Se il proponente sceglie il Regime De minimis i progetti di ricerca potranno essere già avviati e le relative spese sono ammissibili a decorrere dal 1-02-2020.

Se il proponente sceglie il Regime di esenzione i progetti non dovranno risultare ancora avviati alla data di presentazione della domanda. In questo secondo caso potranno essere presentati progetti avviati e anche progetti conclusi che potranno essere ammessi alla valutazione subordinatamente all’adozione formale delle pertinenti modifiche del Regolamento UE 1303/2013 che prevederanno l’ammissibilità di progetti già iniziati o conclusi prima della presentazione della domanda pertanto in tal caso saranno ammissibili a decorrere dal 01-02-2020.

DESTINATARI

Possono partecipare al bando:

– piccole, medie e grandi imprese con sede legale o unità locale produttiva all’interno del territorio emiliano-romagnolo

– laboratori di ricerca accreditati dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della determinazione n. 23172 del 16/12/2019 

DURATA DEI PROGETTI E PERIODI DI ELEGITTIBILITÀ DELLA SPESA

I progetti dovranno essere completati entro 6 mesi a partire dalla data di concessione da parte della Regione Emilia-Romagna. Può essere concessa una proroga di due mesi, in seguito a richiesta debitamente motivata da presentare attraverso l’apposito applicativo messo a disposizione.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di contributo potrà essere presentata nel periodo compreso tra le ore 10.00 del 27/04/2020 e le ore 13:00 del 30/06/2020 tramite l'applicativo Sfinge 2020. Al raggiungimento della soglia dei 5.000.000 di richiesta del contributo lo sportello verrà temporaneamente chiuso, e potrà successivamente riaprire (con provvedimento del dirigente competente) in seguito alla valutazione delle domande, coerentemente con le risorse non ancora concesse e impegnate o per risorse aggiuntive messe a disposizione.

CONTRIBUTO REGIONALE

Il contributo massimo erogabile è pari all’ l’80% del valore dell’investimento approvato per un massimo di 120.000,00 euro. Nel caso il beneficiario scelga il Regolamento 1407/2013 (de minimis), il contributo è concesso nella % massima di 80%.

Nel caso il beneficiario opti per l’art. 25 del Regolamento (UE) n. 651/2014 (esenzione) il contributo è concesso nella % del:

• 60% per le medie imprese per il progetto o la parte di progetto che rientra nella definizione di ricerca industriale di cui all’art. 2 punto 85 del Regolamento (UE) n. 651/2014

• 70% per le piccole imprese per il progetto o la parte di progetto che rientra nella definizione ricerca industriale di cui all’art. 2 punto 85 del Regolamento (UE) n. 651/2014

• 35% per le medie imprese per il progetto o la parte di progetto che rientra nella definizione di sviluppo sperimentale di cui all’art. 2 punto 86 del Regolamento (UE) n. 651/2014

• 45% per le piccole imprese per il progetto o la parte di progetto che rientra nella definizione di sviluppo sperimentale di cui al all’art. 2 punto 86 del Regolamento (UE) n. 651/2014

• 50% per le grandi imprese per il progetto o per la parte di progetto che rientra nella definizione di ricerca industriale di cui all’art.2 punto 25 del Regolamento (UE) n. 651/2014

• 25% per le grandi imprese per il progetto o per la parte di progetto che rientra nella definizione di sviluppo sperimentale di cui all’art.2 punto 25 del Regolamento (UE) n. 651/2014

INFORMAZIONI

Luca Prati – Ufficio Bandi Lapam
893 111
[email protected]

 

 

 

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