Si avvicina l’obbligo del passaggio al mercato libero dell’energia previsto per il 1° gennaio 2021 per tutte le piccole e medie imprese, o per le imprese che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti:
– Una potenza impegnata maggiore di 15 kW;
– Un numero di dipendenti maggiore di 10 e minore di 50;
– Un fatturato annuo maggiore di 2 milioni e minore di 10 milioni;
Con l’anno nuovo viene dunque meno il cosiddetto mercato a “Maggior tutela”, ossia il servizio di fornitura a condizioni economiche “calmierate” e variabili di mese in mese in base all’andamento del mercato, stabilite e aggiornate direttamente dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA). Al termine del contratto di tutela il Servizio Elettrico Nazionale restituisce il deposito cauzionale versato una tantum all’atto dell’attivazione.
Il passaggio al mercato libero
In vista di questa transizione ricordiamo che la nostra associazione mette a disposizione delle imprese il consorzio CEnPI (Confartigianato Energia per le Imprese), disponibile ad accompagnare le imprese nella selezione di un nuovo fornitore e nella gestione delle utenze energia e gas (aziendali e domestiche). CEnPI provvede ogni anno alla contrattazione delle condizioni economiche con i vari fornitori, realizzando check-up dei consumi e delle fatture e assistendo i consorziati in tutti i passaggi.
Come scegliere il fornitore
Nel mercato libero è possibile scegliere tra due tipologie di offerta: il prezzo fisso e il prezzo variabile al PUN (Prezzo Unico Nazionale).
– Le offerte a prezzo fisso garantiscono lo stesso prezzo per tutta la durata del periodo contrattuale (generalmente 12 mesi), consentendo quindi di evitare per questo periodo le oscillazioni del mercato elettrico;
– le offerte con prezzo variabile al PUN seguono invece l’andamento del mercato elettrico, maggiorandolo con uno “spread” stabilito dalle condizioni contrattuali.
Il PUN è il prezzo della materia prima dell’energia all’ingrosso, stabilito dal Gestore dei Mercati Elettrici e pubblicato sul portale dedicato. Questo prezzo varia ogni mese in funzione di una serie di indicatori macroeconomici che influiscono sui costi di produzione dell’energia elettrica. Il prezzo finito di un contratto indicizzato PUN sarà quindi dato dalla somma del PUN (€/kwh) più una quota chiamata “spread”, concordata con il fornitore che resta fissa.
A chi affidarsi
La scelta delle migliori condizioni contrattuali e del fornitore giusto sul libero mercato non è facile. Tanti fornitori propongono sconti che alla resa dei conti, sul medio/lungo periodo, possono rivelarsi non convenienti.
Per questo motivo il consorzio energia CEnPI, che realizza un check-up periodico dei consumi e delle bollette dell’impresa, consigliando il gestore ottimale per le utenze energia (e anche per il gas), è la scelta giusta.
Per maggiori informazioni
David Kwasi Yankah
Referente CEnPI Lapam
[email protected]
059 893293