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Fondo Sicurezza CCIAA di Modena – bando 2017 – apertura 20 Aprile

22 Marzo 2017 Stampa

Fondo per la Sicurezza

Il Fondo per la Sicurezza è cofinanziato da Camera di Commercio, dal Comune di Modena e da altri 28 comuni del territorio: Bomporto, Campogalliano, Carpi, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Concordia S/S, Cavezzo, Fanano, Finale Emilia, Formigine, Frassinoro, Guiglia, Maranello, Marano S/P, Medolla, Mirandola, Montese, Nonantola, Novi di Modena, Pavullo N/F, San Felice S/P, San Possidonio, Sassuolo, Savignano, Serramazzoni, Sestola, Soliera e Vignola.

Confermata la priorità per gli impianti antirapina collegati in video con Carabinieri e Questura; a seguire, se rimarranno risorse, verranno finanziati anche impianti antintrusione, videosorveglianze a circuito chiuso, nebbiogeni e sistemi passivi quali casseforti, blindature, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento e sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio del denaro.

Il Fondo è rivolto alle imprese che intendono dotarsi di sistemi di sicurezza, per affrontare il problema della microcriminalità.

Sono ammissibili al contributo sul Fondo di Sicurezza le spese di acquisto e di installazione, al netto dell'IVA, dei seguenti sistemi di sicurezza:

a) sistemi di videoallarme antirapina conformi ai requisiti previsti dal Protocollo d'Intesa del 14/07/2009, rinnovato il 12 novembre 2013, collegati in video alla Questura e ai Carabinieri;
b) sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni;
c) sistemi passivi: casseforti, blindature, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento e sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio del denaro (l'elenco è esaustivo).

– Nel caso di impianti installati in comuni aderenti all'iniziativa, il contributo copre il 50% delle spese fino ad un massimo di 2.500,00 € per i sistemi a), fino ad un massimo di 1.000,00 € per i sistemi b) e fino ad un massimo di 600,00 € per i sistemi c).
– Nel caso di impianti realizzati in comuni non aderenti, il contributo copre il 40% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 2.000,00 € per i sistemi a), fino ad un massimo di 800,00 € per i sistemi b) e fino ad un massimo di 480,00 € per i sistemi c).

L'intervento è retroattivo per spese sostenute a partire dal 20 ottobre 2016.
risorse camerali a disposizione dell'intervento sono pari ad € 90.000,00.

Soggetti ammissibili

Il contributo camerale è rivolto alle piccole imprese con meno di 50 addetti esercenti attività economiche aperte al pubblico, in posto fisso, con consistente flusso di valori e moneta, appartenenti per lo più al settore del commercio, della produzione artigianale, dell'agroalimentare e della produzione agricola primaria con vendita diretta al pubblico.

I codici Istat ammissibili sono elencati all'art. 2 del regolamento.

Possono presentare domanda solo le imprese che non hanno ottenuto almeno una volta, per qualsiasi tipologia di impianto, il contributo Fondo Sicurezza nelle 3 annualità precedenti (2014-2015-2016).

Modalità operativa

Le domande vanno presentate dalle ore 8,00 del 20 aprile alle ore 20,00 del 5 maggio 2017 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell'impresa o di un suo delegato. In quest'ultimo caso dovrà essere allegata specifica procura, utilizzando il modulo pubblicato tra gli allegati, corredato da copia scansionata del documento d’identità del legale rappresentante.

Sarà possibile precompilare il modello base a partire dalle ore 8,00 del 10 aprile 2017.

Domanda

La domanda dovrà essere composta da:

– il modello base della pratica telematica;
– il modulo di domanda pubblicato tra gli allegati (scegliere quello corrispondente al sistema di sicurezza che si intende acquistare);
– i preventivi di spesa o le fatture già emesse, purché non antecedenti il 20 ottobre 2016;
– eventuale procura, solo se tutta la documentazione viene firmata digitalmente da un soggetto diverso dal legale rappresentante.

La valutazione delle domande spetta ad una commissione costituita dai rappresentati degli enti promotori.

Le imprese beneficiarie del contributo devono presentare la rendicontazione entro 60 giorni dal ricevimento della sopra citata comunicazione esclusivamente con modalità telematica e firma digitale del legale rappresentante dell'impresa o di un suo delegato.

Rendicontazione

La rendicontazione sarà composta da:

– il modello base della pratica telematica (nella tendina scegliere "Rendicontazione" e fare riferimento al n. protocollo della domanda telematica);
– le fatture di acquisto opportunamente quietanzate;
– la dichiarazione di conformità di avvenuta installazione dell'impianto, per le tipologie a) e b);
– le attestazioni di avvenuto collegamento presso Questura e Carabinieri solo per la tipologia a);
– la dichiarazione de minimis di cui al Reg. UE n. 1407/2013 o la dichiarazione de minimis agricolo di cui al Reg. UE n. 1408/2013.

La liquidazione dei contributi alle imprese avverrà entro 30 giorni dalla presentazione completa della documentazione richiesta.

Per maggiori chiarimenti e per inoltrare le domande contattare [email protected] oppure la tua Sede Lapam di appartenenza

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