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Limitazioni del traffico e arrivano le prime proteste

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18 Settembre 2015 Stampa

Reggio EmIlia – Le nuove severe misure contro lo smog entreranno in vigore dal 5 ottobre Lapam: «La deroga concessa per un anno ai furgoni diesel Euro 3 non basta»

Reggio Emilia – Dal 5 ottobre entreranno in vigore a Reggio le limitazioni al traffico che saranno in vigore dal lunedì al venerdì e riguarderanno i veicoli a benzina Euro 0 ed Euro 1 e per la prima volta, anche i veicoli diesel Euro 3, cioè immatricolati prima del 2005. E' quanto previsto dal Pair 2020, il Piano aria integrato adottato dalla Regione, nel quale sono inserite oltre novanta misure anti-smog necessarie a far rientrare l' inquinamento nei valori limite fissati dall' Unione europea da qui al 2020. Come è noto la qualità dell' aria della pianura Padana è pessima e per cercare di migliorarla sono necessari interventi strutturali. Il piano è definito nelle sue linee portanti, anche se in questi giorni si sta lavorando, in accordo con la Regione, agli ultimi dettagli.
«La novità più importante rispetto a quanto precedentemente comunicato – dice il dirigente comunale Alessandro Meggiato – è la deroga che verrà concessa per un anno ai furgoni diesel Euro 3. Per loro il blocco avverrà a partire dal 2016 e non da quest' anno». Una misura per venire incontro agli artigiani, ma che le associazioni di categoria non ritengono sufficienti. Le associazioni dei commercianti sono storicamente contrarie alle limitazioni del traffico, che impediscono l' accesso al centro cittadino. La novità di quest' anno riguarderà poi più del 10% del parco auto dei reggiani, che ammonta a 115.487 vetture, e dunque avrà un impatto maggiore rispetto ai provvedimenti del passato.

Sulla questione è intervenuta nelle ultime ore anche Lapam Confartigianato, che chiede al Comune di Reggio di opporsi al piano regionale. «Ci sono comuni capoluogo, come Ravenna, che stanno mostrando un atteggiamento di criticità e fermezza rispetto a questo pacchetto di provvedimenti che si tramutano in problemi per i cittadini ed imprese, in particolare a danno delle fasce più deboli della popolazione, quelle che non possono permettersi di cambiare spesso l' auto o il furgone. Sarebbe auspicabile che qualcosa di simile accadesse anche dalle nostre parti». Secondo Lapam lo stop ai diesel Euro 3, seppure rinviato di un anno, è troppo penalizzante per molti artigiani «che usano i furgoni solo come piattaforme di servizio, per avere sempre a portata di mano attrezzi e materiali» e pertanto spesso questi veicoli «percorrono pochi chilometri al giorno e dopo 10 anni non sono affatto al punto di dover essere sostituiti». Per l' associazioni il rischio è che gli imprenditori possano trovarsi nelle condizioni di dover rifiutare lavori nelle zone soggette alle limitazioni e già adesso ci sono ditte che non effettuano consegne in centro storico. «Le continue misure antitraffico – conclude Lapam – svalutano inoltre da anni il valore di mercato degli immobili compresi nelle zone penalizzate».


Modena – Blocco degli Euro 3, verso una deroga per i soli veicoli commerciali

Lapam Confartigianato invita il Comune di Modena ad alzare la voce per ottenere deroghe da parte della Regione alle nuove regole per il blocco del traffico. L' Assessore Giulio Guerzoni: "Da tempo sollecitiano…"

"Già nel mese di luglio il Comune di Modena ha sollecitato la Regione ad agire in modo che le limitazioni ai veicoli inquinanti non pesassero solo sulle categorie più in difficoltà". Lo ricorda l' assessore all' Ambiente del Comune di Modena, Giulio Guerzoni, replicando aLapam Confartigianato, che oggi ha invitato la sua amministrazione a farsi sentire sui disagi a cittadini e imprese in arrivo col nuovo piano regionale dell' aria. In realtà il pressing portato avanti finora nei territori come Modena dovrebbe aver già raggiunto qualche risultato: ad esempio, la Regione sembra voler confermare la deroga di un anno al blocco degli Euro 3 diesel per i veicoli commerciali, se non ancora per tutti gli Euro 3 diesel. Mentre l' associazione degli artigiani ha citato l' esempio di Ravenna, tra le città capoluogo che si stanno facendo valere nei confronti della Regione per cercare di favorire correttivi, Guerzoni chiarisce: "Modena è stata la prima a chiedere un forte investimento regionale sul trasporto pubblico, sulle infrastrutture della ciclabilità, sugli incentivi per le conversioni dei veicoli a gpl e metano e sui progetti di mobilità elettrica". Inoltre, "siamo intervenuti, con successo, anche per fare in modo- continua l' assessore- che nel Piano, che la Regione dovrebbe riadottare nei prossimi giorni, siano inserite modifiche come la deroga di un anno al blocco degli Euro 3 diesel per i veicoli commerciali, e la riduzione dell' area interessata dal blocco, da quella compresa nell' anello delle tangenziali, inizialmente prevista, al 30% dell' area urbana". Per Modena tutto questo significa "riconfermare sostanzialmente l' impianto dello scorso anno e quindi la possibilità per tutti i veicoli di raggiungere i parcheggi scambiatori", avanza Guerzoni che assicura: "Continuiamo a lavorare perchè l' obiettivo del miglioramento della qualità dell' aria sia un vantaggio per tutti e non un peso per le categorie più deboli".

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