Tra le misure introdotte dal cosiddetto “Decreto Ristori” c’è anche l’esonero dalla seconda rata dell’IMU 2020, in scadenza il 16 dicembre 2020, per gli immobili e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività che sono state sospese o limitate a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
L’abolizione, tuttavia, riguarda i soli proprietari di immobili che siano al contempo anche gestori delle attività specificatamente individuate dal Decreto. Dall’interpretazione letterale della norma, l’utilizzo del termine “proprietari” e non “possessori” farebbe pensare che il beneficio possa spettare solo ai proprietari, appunto, e quindi non ai titolari di diritti reali sugli immobili (titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi) che, ai sensi del comma 743 dell’art. 1 della L. 160/2019, sono soggetti passivi dell’IMU.