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Coronavirus: le informazioni per cittadini e imprese

8 minuti di lettura
1 Marzo 2020 Stampa

Notizia in aggiornamento

Domenica 23 febbraio Regione Emilia Romagna ha emesso un'ordinanza (scarica l'allegato per leggere l'ordinanza integrale) in accordo con il ministero della Salute contenente "le indicazioni urgenti atte a far fronte all'emergenza epidemiologica da CODIV-19" (qui la notizia sul sito dell'ente).
'assessore regionale alla sanità, Sergio Venturi, ha comunicato che da oggi, lunedì 24 febbraio, è stato attivato un numero verde valido per tutto il territorio regionale 8000 33 033, utile per avere informazioni o indicazioni su come comportarsi nel caso in cui vi sia il sospetto di avere sintomi legati al coronavirus. (Ricordiamo che il numero predisposto dal Ministero delle Salute è il 1500 ndr.)

Cosa prevede l'ordinanza di Regione Emilia Romagna?

Ecco i principali punti espressi nell'ordinanza in vigore da oggi su tutto il territorio regionale. 

  • –  “Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”.
  • – “Chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza”
  • – “Sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 dei codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi”. Fanno eccezione le biblioteche.
  • – “Sospeso ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero”.
  • – “Previsione dell’obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva”.
  • – Le Direzioni sanitarie ospedaliere “devono predisporre la limitazione dell’accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza, preferibilmente una persona per paziente al giorno”. Anche le RSA per non autosufficienti “dovranno limitare l’accesso dei visitatori agli ospiti”.
  • – L’Ordinanza “raccomanda fortemente che il personale sanitario si attenga alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria nonchè alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalle circolari ministeriali”.
  • – Per quanto riguarda il trasporto pubblico, “deve essere predisposta dagli organismi competenti la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aere e via acqua.
  • – Prevista, infine, la sospensione di tutte le procedure concorsuali.

 

Sanzioni per chi non rispetta quanto previsto dall'ordinanza

L'ordinanza prevede altresì che chiunque non rispetti le disposizione in essa contenuta, salvo il fatto che non costituisca più grave reato, è punito ai sensi dall'articolo 650 del Codice Penale: ovvero con l'arresto fino a tre mesi, o con un ammenda fino a 206 euro. 

Le manifestazioni pubbliche sospese

– Sono da ritenere sospese tutte quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali; si fa riferimento ad eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale, economica e civica, laddove esulino dall’ordinario esercizio delle attività stesse.
– Vanno sospese manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina); attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ecc., ivi comprese le discoteche e le sale da ballo.  

Le attività che proseguono

– In via generale, non sono invece ricomprese in tali attività quelle che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi).
– Si precisa che potranno dunque rimanere aperti: i luoghi di svolgimento dell’attività corsistica ordinaria di vario tipo (es. centri linguistici, centri musicali e scuola guida); gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco, ecc.); e in generale tutte le strutture quando le attività non prevedano aggregazione di pubblico (“porte chiuse”) o eccezionali concentrazioni di persone.
– Sono escluse dalla sospensione anche: tutte le attività economiche, agricole, produttive, commerciali, di servizio e ricettive, ivi compresi i pubblici esercizi e le mense, ad eccezione di quelle richiamate di pubblico spettacolo e degli eventi e manifestazioni promozionali (fiere, mercati straordinari, meeting e convegni, sfilate, ecc.) che pertanto saranno sospesi.
– Le attività corsistiche aziendali, laddove non comportino significative concentrazioni di persone.
– Le attività svolte da guide e accompagnatori turistici.  
– In via generale, non sono sospesi gli ordinari mercati settimanali.

Per maggiori informazioni clicca qui

Rimandati eventi e iniziative pubbliche promosse dalla nostra associazione 

A seguito di quanto disposto dall'ente regionale, anche la nostra associazione ha deciso di rimandare a data da destinarsi gli eventi pubblici previsti fino al 1° marzo.
particolare sono annullate le seguenti iniziative:

– Automotive Germania: Serata di presentazione del bando (leggi qui la notizia)
– Delibera 40/2014 gas: gli accertamenti documentali del distributore (leggi qui la notizia)

Raccomandiamo, a fini cautelativi e di prevenzione, di limitare il più possibile le visite presso i nostri uffici e delle delegazioni territoriali, utilizzando preferibilmente i canali telefonici e le e-mail per interloquire con tutti i referenti.
Confartigianato Imprese aggiornerà tempestivamente su ogni sviluppo.

 

Cosa devono fare le imprese?  

Come illustrato da istituzioni e autorità in materia i principali rischi si concentrano nei luoghi di sosta o transito dove sono presenti un numero elevato di persone: aree pubbliche, aperte al pubblico o destinate a eventi a larga partecipazione, mezzi di trasporto e, ovviamente, luoghi di lavoro.
Ministero della Salute, con la circolare n. 3190 dello scorso 3 febbraio (leggi qui la notizia), aveva già fornito le prime indicazioni sui comportamenti prescritti agli operatori che, per ragioni lavorative, vengono a contatto con il pubblico.
che i datori di lavoro hanno il compito di diffondere e comunicare all’intero personale dipendente.

a quanto previsto nella circolare rimangono ferme le misure intuitivamente necessarie ad assicurare la salubrità degli ambienti. Eccone alcune:

  • – Installazione di erogatori di gel antibatterici, accurata pulizia degli spazi e delle superfici con appositi prodotti igienizzanti, dotazione di misure protettive;
  • – Nel caso di presenza, all’interno della propria azienda, di personale non dipendente, di esterni, visitatori, fornitori, clienti, ecc., occorre regolamentare gli accessi e limitare i rischi di contatto fra gruppi numerosi di persone;
  • – Mattere in campo le accortezze necessarie nei riguardi dei lavoratori in trasferta o distacco presso unità produttive con sede in Cina, o in aree geografiche ritenute “a rischio” (qui l'approfondimento del Ministero degli Esteri);
  • – Per fronteggiare al meglio il concreto pericolo di contagio, può essere utile fare ricorso – dove possibile – a forme di lavoro “da remoto” (“lavoro agile/smart-working” o telelavoro), sia a provvedimenti di sospensione della dell’attività lavorativa; 

 

Confartigianato ha incontrato il Ministero del Lavoro

Sempre nella giornata di domenica 23 febbraio i rappresentanti di Confartigianato hanno partecipato a Roma a una riunione convocata dal Ministro del lavoro Nunzia Catalfo con le parti sociali per definire e condividere il piano di gestione dell’emergenza coronavirus. Confartigianato ha ribadito la piena collaborazione alle iniziative che il Governo e le istituzioni nazionali e locali sono impegnati a realizzare. La Confederazione è responsabilmente impegnata ad attuare tutte le misure che hanno come prioritario obiettivo la tutela della salute delle persone. Nei prossimi giorni Confartigianato continuerà a partecipare al confronto con i rappresentanti dell’Esecutivo per contribuire a definire gli interventi a salvaguardia della popolazione e delle attività degli imprenditori.

termine dell’incontro, il Ministro Catalfo ha dichiarato:

“Stiamo predisponendo una serie di strumenti a tutela dei lavoratori delle aree interessate” dall’emergenza Coronavirus, dalla “cassa integrazione ordinaria, al fondo di integrazione salariale o la Cig in deroga per le aziende con meno di 6 dipendenti”.  

A questo proposito, Confartigianato difenderà la scelta di una specifica forma su misura per l’artigianato operata con FSBA (Fondo di solidarietà per l'artigianato) per i tempi ordinari.
è stato espresso anche per l’estensione delle previsioni delle causali del Fondo Integrazioni Salariali alle imprese non ricomprese, e la previsione di cassa in deroga per chi ha solo cassa straordinaria, non computandole nei termini massimi di cassa integrazione o FIS.
’auspicio è che il tavolo d’emergenza diventi permanente, e che il confronto ora sia allargato a tutti i ministeri competenti, per arrivare all’individuazione di interventi condivisi che siano efficaci nella tutela della salute pubblica e sostenibili per le attività economiche.

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