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Cosa contiene il “Decreto Ristori”

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28 Ottobre 2020 Stampa

Nella serata di martedì 27 ottobre il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legge n.137 del 2020, il cosiddetto “Decreto Ristori“. Il provvedimento prevede lo stanziamento di 5,4 miliardi di euro per compensare le categorie maggiormente colpite dalle misure introdotte dal Dpcm del 24 ottobre scorso. Ecco in sintesi le misure principali del provvedimento per imprese e lavoratori. 

Contributi a fondo perduto per le attività penalizzate dal Dpcm 24 ottobre

Il Decreto Ristori prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto (leggi qui l’elenco delle attività che ne hanno diritto) a tutti i titolari di partita IVA (al 25 ottobre) a ristoro delle perdite conseguite a seguito dell’entrata in vigore del Dpcm del 24 ottobre. La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.

Per i soggetti che hanno già ricevuto il contributo, il nuovo importo sarà determinato come multiplo del contributo già erogato, facendo riferimento alle percentuali indicate per ciascun codice Ateco dalla tabella allegata al provvedimento (sono stati annunciati ristori pari al 150% del contributo a fondo perduto per il settore della somministrazione, pari al 200% per i ristoranti e 400% per le discoteche).

Esenzione secondo rata IMU

Per tutti i proprietari di immobili interessati dalle misure adottate dal Dpcm del 24 ottobre è prevista l’esenzione della seconda rata IMU, prevista per il 16 dicembre, con un aumento di 96,4 milioni di euro del ristoro previsto dal cosiddetto “Decreto Rilancio” per compensare i Comuni delle minori entrate.

Fondo per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche

Il decreto istituisce un fondo di 50 milioni di euro per l’anno 2020 a sostegno della associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività a seguito dei provvedimenti adottati dal governo.

Misure a sostegno degli operatori turistici delle fiere e della cultura

Vengono incrementati i due fondi istituti dal DL Rilancio in capo al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. In particolare viene incrementato di 400 milioni il fondo a favore degli operatori turistici, includendo ora tra le categorie ammesse al beneficio economico anche le guide e gli accompagnatori turistici e di 100 milioni il fondo destinato al ristoro per gli operatori fieristici e di congressi che hanno subito perdite derivanti dall’annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento delle iniziative in programma. Questo fondo è inoltre destinato alle librerie e all’intera “filiera del libro”, nonché dei musei e degli altri istituti di cultura non statali.

Misure urgenti a sostegno dell’export

Il Decreto ristori incrementa il fondo rotativo 394/81 con nuove risorse per 200 milioni di euro per l’anno 2020. Fondi destinati a progetti di internazionalizzazione delle imprese.

Ammortizzatori sociali

Il provvedimento amplia la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali Covid 19 per ulteriori sei settimane, utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021. Per le aziende interessate dalle restrizioni, totali o parziali, dell’ultimo Dpcm le nuove sei settimane sono esenti da contribuzione addizionale; per tutte le altre aziende che hanno terminato le precedenti 9+9 settimane previste dal cosiddetto “Decreto Agosto” (DL 104/20), le nuove settimane sono senza oneri solo se hanno subito perdite di fatturato superiori al 20% (primi tre trimestri 2020 su analogo periodo 2019). Se le perdite di fatturato sono inferiori al 20% si paga un contributo addizionale del 9%, che sale al 18% per i datori che non hanno invece subito cali del fatturato.

Esonero contributivo

Per le imprese che non utilizzano l’ammortizzatore d’emergenza si conferma la possibilità di fruire dell’esonero contributivo, entro il 31 gennaio 2021, nei limiti delle ore di integrazione salariale già utilizzate nel mese di giugno 2020, con esclusione di premi e contributi Inail, riparametrate su base mensile. Previsto inoltre che i datori di lavoro che abbiano richiesto l’esonero contributivo del decreto Agosto possono rinunciare alla quota non goduta per accedere alla cassa integrazione del decreto Ristori.

Blocco dei licenziamenti

Prorogato il blocco dei licenziamenti per motivi economici, individuali e collettivi, fino al 31 gennaio 2021, con le deroghe ora in vigore, atteso che continuano a essere esclusi i casi di cessazione d’impresa, di fallimento, di accordo aziendale di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro.

Indennità per i lavoratori stagionali

Il pacchetto di misure sul lavoro inserito nel decreto Ristori prevede inoltre un’indennità di mille euro per i lavoratori stagionali del turismo (inclusi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato) nonché gli stagionali degli altri settori, i lavoratori dello spettacolo, gli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d’opera.

Proroga dei termini per la presentazione del 770

Il decreto ha inoltre prorogato il termine di presentazione del modello 770 al prossimo 10 dicembre.

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