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Cyber sicurezza: cinque consigli per evitare attacchi informatici

5 minuti di lettura
29 Marzo 2019 Stampa

Come evitare di cadere nella trappola di un hacker?
è vero, come raccontano le statistiche, che i crimini informatici sono in continuo aumento, è indispensabile che imprese ed associazioni si attrezzino per limitare il più possibile i danni che possono essere provocati da comportamenti impropri.
vista dei nostri eventi dedicati alla cyber sicurezza e al nuovo regolamento europeo sulla Privacy, abbiamo riassunto qui grazie alla consulenza dei nostri esperti, alcune buone prassi da seguire in azienda.

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Utilizzare password deboli

Usare una password predefinita o semplice è come lasciare la porta della nostra abitazione a disposizione di chiunque. Ma un uso improprio comprende anche l’uso della stessa password per più siti web/social network o la condivisione con amici/conoscenti o con i colleghi d’uffico a volte per superficialità ma spesso per ottimizzare esigenze di lavoro.
è ormai tutto nel quotidiano richiede una password, tendiamo a fare duplicazioni delle credenziali. Questo è un errore critico e talvolta tragico. Molti account contenenti dati estremamente sensibili vengono violati perché un utente malintenzionato accede alle e-mail o ad altri account apparentemente innocui dove gli utenti hanno riutilizzato le proprie credenziali verso un altro account molto più sensibile, come l’home banking/l’accesso alla cartella dell’assistenza sanitaria o al sito INPS.
Soluzione: semplificare la gestione di password multiple e complesse, per ridurre l’incentivo a riutilizzarle.
esperti hanno raccomandato di creare password utilizzando le prime lettere di una frase facile da ricordare, con pochi numeri e simboli inseriti all’inizio o alla fine e non condividere le password con nessuno.
altro aiuto viene dato dalle grandi organizzazioni: l’autenticazione a due fattori disponibile su molti social migliora in modo sensibile la sicurezza, in particolare per le app comuni come Google Gmail, Facebook o Twitter.

Evitare il “Phishing”

Uno degli errori più comuni. Solitamente sono veri e propri inviti a “cliccare” su collegamenti o allegati dannosi contenuti in e-mail verosimili come ad esempio “annunci pubblicitari” che sembrano perfettamente legittimi.
criminali informatici sono diventati estremamente bravi nel farli sembrare autentici, come se provenissero da un amico, un familiare o da grandi compagnie consolidate come ad esempio Poste Italiane, Sinergas, Ikea, etc. Quando qualcuno invia un’email chiedendo le prorprie informazioni personali è quindi molto probabile che si tratti di un tentativo di phisihing.
Soluzione: Una formazione mirata e continua a dipendenti e collaboratori.

Installare adeguati software antivirus/antimalware

L’idea che il software antivirus sia necessario solo per gli utenti un po’ distratti è un falso mito che va sdoganato. Tutti noi necessitiamo di un programma che ci consenta di aumentare le nostre difese quando navighiamo su Internet o eseguiamo download di file. Viviamo, infatti, in un’epoca dove gli attacchi hacker sono in costante crescita. Anche un utente attento e consapevole può cadere vittima di un attacco. Semplicemente perché ogni giorno c’è un nuovo metodo utilizzato dai cyber criminali per infettare i nostri computer. Molti pensano che per cadere nella trappola bisogna scaricare dei file, cliccare su link sospetti o installare app non affidabili. Ma non sempre è così.
Soluzione: Installare sempre un software adeguato allo scopo anche in versione free. Ma non basta scaricarlo e dimenticarsene è necessario tenerlo sempre aggiornato – non solo il programma stesso, ma anche il database delle potenziali minacce. La maggior parte dei programmi ha l’opzione per l’aggiornamento automatico su un programma o ogni volta che si apre il programma. Tenerli sempre aggiornati quotidianamente e’ buona norma altrimenti non ti proteggeranno dalle ultime e più sofisticate minacce.

Non fidarsi di una rete Wi-Fi aperta

Trovare una rete aperta per connettersi per molti è una abitudine. Molti attacchi da parte di hacker arrivano proprio da creazioni di hotspot Wi-Fi aperti. E non è facile individuarle. La maggior parte, infatti, viene rinominata per trarci in inganno. Se per esempio siamo dal McDonald’s e vediamo tre reti con nome simile tutte riferite all’azienda noi tendiamo a fidarci ma, è possibile che una di quelle reti sia lì per tenderci un agguato e tentare di rubare i nostri dati sensibili. Questo succede spesso negli aeroporti e negli hotel. E comunque anche nel caso che la rete sia effettivamente appartenente a un’azienda o a un luogo non significa che sia sicura.
Soluzione: Su una rete aperta è certamente possibile navigare ed eseguire ricerche ed utilizzare gli strumenti più disparati google maps/you tube. Ma il consiglio è quello di evitare sempre di effettuare azioni finanziare, compreso anche il semplice controllo del conto corrente, e non fare shopping online dove si rende necessario inserire credenziali che possono essere facilmente rubate.

Aggiornamenti software

Installare sempre gli updates disponibili; qualsiasi sia il dispositivo utilizzato, gli aggiornamenti, infatti, consentono di bypassare eventuali falle di sicurezza e di proteggere i dispositivi da aggressioni esterne.
giorno vengono messi in rete migliaia di nuovi virus e uno dei principali modi per proteggersi è quello di avere il proprio dispositivo, sia esso fisso o mobile, sempre aggiornato.

Per maggiori informazioni

Manuel Reverberi
servizio privacy Lapam
[email protected]
89 3111

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