La decisione è arrivata nella giornata di venerdì 26 febbraio, dopo il tavolo tecnico tra tutti i sindaci della Città Metropolitana di Bologna, Regione Ausl.
Da sabato 27 febbraio e fino al 14 marzo, le misure anti covid-19 nell’area del capoluogo di regione si fanno più restrittivi rispetto a quelli già previsti con l’ultima ordinanza dello scorso 21 febbraio.
Cosa prevede la nuova ordinanza
Il provvedimento vieta gli spostamenti all’interno dei 55 comuni dell’area metropolitana di Bologna, anche all’interno del proprio comune, anche per visite a parenti e amici. Gli unici spostamenti permessi sono quelli motivati per necessità, salute o lavoro. Non si potrà quindi uscire dal proprio comune di residenza, anche se questo ha una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.
Da lunedì 1°marzo l’attività didattica si svolgerà esclusivamente a distanza per tutte le scuole di ordine e grado e per l’Università, ad eccezione dei servizi educativi 0-3 anni e delle scuole per l’infanzia.
Nei limiti di quanto previsto per le aree arancioni, non sono sospese le attività economiche, comprese quelle di servizio alla persona.
È tuttavia raccomandato l’utilizzo della formula di lavoro a distanza, ove possibile.
Per quanto riguarda lo sport, sono sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l’attività sportiva scolta nei centri sportivi all’aperto. Resta consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale e solo all’aperto.
Sono infine sospese mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei.
A questo link, il comunicato di Regione Emilia Romagna.