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Decreto bilanci: modifiche alla struttura dello Stato Patrimoniale

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5 Ottobre 2015 Stampa

In data 4 settembre 2015 è stato pubblicato su GU n° 205 il D.Lgs n.139 del 18 agosto 2015, recante novità in materia di bilancio d'esercizio e di bilancio consolidato in attuazione della Direttiva 2013/34/UE, cosiddetto "Decreto Bilanci", le cui nuove disposizioni si applicano a partire dal 1/1/2016. L'art. 6 comma 4 del D.Lgs. 139/2015 apporta modifiche all'art. 2424 del cc..
quanto riguarda l'attivo delle stato patrimoniale, sono state introdotte delle novità nelle Immobilizzazioni Immateriali, dove il punto relativo ai "costi di ricerca, sviluppo e di pubblicità", viene sostituto solo con l'iscrizione dei "costi di sviluppo". Novità introdotte anche per quanto riguarda le "Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni" in quanto: il punto "azioni proprie, con indicazioni anche del valore nominale complessivo" viene sostituito con "strumenti finanziari derivati attivi". Nei Ratei e Risconti non dovrà più essere indicato il disaggio su prestiti.
quanto riguarda il passivo, nella sezione Patrimonio Netto viene introdotto il punto "X – Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio". Come per l'attivo, anche nel passivo nei Ratei e risconti, non dovrà più avvenire l'indicazione dell'aggio su prestiti. Novità inoltre è l'eliminazione dei conti d'ordine, è stato abrogato il terzo comma che prevedeva "l'iscrizione delle garanzie prestate direttamente o indirettamente facendo la distinzione tra fideiussioni, avalli, altre garanzie personali e garanzie reali e gli altri conti d'ordine.


Notiziario Fiscale

a cura dell'ufficio di Lapam Confartigianato Imprese – Modena, Reggio Emilia 

Sembra che nel versante della riforma fiscale qualcosa si muova. Il governo nel mese di settembre ha approvato definitivamente alcune disposizioni che potrebbero portare qualche sollievo alle piccole imprese ancora attanagliate dalla crisi. In particolare, sono stati varati provvedimenti volti ad attenuare il sistema sanzionatorio tributario, eliminando alcuni eccessi presenti nel sistema previgente, ad aiutare le imprese in difficoltà finanziaria ad ottenere ulteriori dilazioni e rateazioni dei debiti tributari pregressi. Inoltre, sul versante degli adempimenti, sono state introdotte misure opzionali, che consentono alle imprese che lo desiderano di inviare telematicamente all'Agenzia delle entrate i dati delle fatture e dei corrispettivi, ottenendo in cambio un alleggerimento importante degli adempimenti. Tuttavia, in questo ambito, molto resta ancora da fare. Mancano ancora all'appello misure di riduzione della pressione fiscale che come noto, assume in Italia livelli da record.

Anche in questo versante il Governo si è impegnato ad intervenire già dal 2016 con l'eliminazione della TASI sull'abitazione principale, rinviando al 2017 interventi in riduzione di IRES e IRAP (per l'IRPEF si dovrà attendere il 2018).
auspicabile che il percorso fosse rovesciato, ossia partire dalla riduzione della tassazione alle imprese e ai lavoratori e poi ridurre la tassazione sulle abitazione. per saperne di più

 

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