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DL energia, contenimento dei costi e sostegni alle rinnovabili, filiera auto e microchip

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4 Marzo 2022 Stampa

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge 17/2022 che introduce, come su più fronti chiesto dalla nostra associazione, misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Le norme introdotte mirano a sostenere la ripresa economica e a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno dispiego. Le misure ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 saranno destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte invece a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.

Energia

L’intervento si divide in due parti:

  • emergenza, misure per calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche;
  • In prospettiva, misure che consentano nel futuro di evitare altre crisi come quella in corso, per esempio con l’aumento della produzione nazionale di energia.

Sul primo fronte il governo è già intervenuto per ridurre la pressione per il “caro bollette” con 1,2 miliardi (III trimestre 2021), 3,5 miliardi (IV trimestre 2021) e 5,5 miliardi (I trimestre 2022). Con questo nuovo decreto vengono prorogate le misure già in essere, come l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, nonché alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. La riduzione dell’Iva al 5% sui consumi di gas per usi civili ed industriali dei mesi di Aprile, Maggio, Giugno 2022 e degli oneri generali per il settore gas per il secondo trimestre per tutti i clienti.

Viene Rafforzato il bonus sociale su energia elettrica e gas per i clienti domestici economicamente svantaggiati e clienti domestici in gravi condizioni di salute.

Nell’articolo 4 del Decreto viene previsto il credito di imposta in compensazione del 20% alle imprese energivore (consumo elettrico > 1GWh/anno + ATECO settori energivori definiti da UE) per incremento di almeno il 30% del costo dell’energia elettrica. Misura a valere sul II trimestre del 2022. Viene inoltre introdotto un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in favore delle imprese gasivore, quindi a forte consumo di gas (consumo gas > 1 GWh/anno + ATECO settori energivori definiti da UE) pari al 15% a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto di gas naturale nel I trimestre dell’anno 2022, per incremento di almeno il 30% dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore del Mercato Elettrico del I trimestre 2022 su I trimestre 2019.

Il Decreto prevede inoltre inoltre l’estensione al 30 giugno 2022 delle attuali garanzie SACE a sostegno delle esigenze di liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell’energia; senza pagamento della Commissione al Fondo, sino al 30 giugno 2022. Inoltre la gratuità della commissione di accesso al Fondo Centrale di Garanzia fino al 30 giugno 2022 per le garanzie rilasciate a sostegno di liquidità acquisita per gli aumenti dei prezzi dell’energia.

Energie rinnovabili

Infine il decreto include un poderoso programma di accelerazione sul fronte delle sorgenti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali. Quindi l’istituzione presso il MITE del Fondo Rinnovabili PMI per la realizzazione di impianti di produzione di energia da Fonti rinnovabili fino a 200 kw . Oltre che contributi alle imprese che effettuano investimenti su questo fronte nel sud Italia.

È previsto l’incremento della produzione nazionale di gas allo scopo di diminuire il rapporto importazione/produzione da utilizzarsi a costo equo per imprese e PMI.

Il provvedimento comprende anche un pacchetto di norme per aumento e ottimizzazione dello stoccaggio di gas. È previsto l’aumento della produzione di carburante sintetico e supporto al suo utilizzo in settori strategici, come ad esempio trasporti e aerei.

Nell’ambito energia inoltre il decreto prevede semplificazioni per impianti a sonde geotermiche a circuito chiuso; promozione dei biocarburanti da utilizzare in purezza e disposizioni per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili della pubblica amministrazione.

Politica industriale

Per quanto attiene al sostegno alle filiere produttive, il decreto interviene su due settori in particolare che sono interessati da grandi trasformazioni in corso: automotive e microprocessori.

Automotive

Il provvedimento stanzia risorse pluriennali, fino al 2030, con l’obbiettivo di favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e riqualificazione dell’industria del settore automotive. Inoltre sono previsti incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti

Microprocessori

Sono previsti fondi pluriennali, fino al 2030, per la produzione nazionale di microchip.

Inoltre, viene ampliato l’ambito di interventi di riqualificazione e adeguamento strutturale delle competenze dei lavoratori finanziabili con il Fondo nuovo competenze e si incrementa il fondo per l’adeguamento dei prezzi, inserendo specifiche norme in materia di revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici in essere.

Infine, il decreto prevede stanziamenti a favore delle Regioni, in particolare per far fronte alle maggiori spese relative alla crisi pandemica, e ai Comuni che stanno affrontando l’aumento dei costi per l’illuminazione.

Autotrasporto

Tra gli interventi il provvedimento contiene misure per sostenere i maggiori costi delle imprese di autotrasporto. Nel complesso si tratta di un pacchetto di interventi a favore del settore dell’autotrasporto pari a circa 84 milioni di euro. Scopri di più nel nostro focus.

Il Decreto è in vigore dal 02/03/2022

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