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Emilia Romagna: un’ordinanza del Ministero della Salute estende al 13 aprile le misure anti Covid-19

Venerdì 3 aprile il Ministero della Salute d’intesa con Regione Emilia-Romagna ha emanato una nuova ordinanza (in allegato ndr.) che proroga fino al 13 aprile tutte le misure ulteriormente restrittive (le abbiamo riassunte nel nostro speciale qui) rispetto a quelle valide per l’intero territorio nazionale adottate fino ad ora nella nostra regione per contenere la diffusione del Coronavirus.

Il provvedimento in sintesi

– Sono quindi confermate le disposizioni che consentono solo l’attività di consegna a domicilio di cibo e pasti preparati, col fermo di quella da asporto, compresi i take-away.
– negli esercizi polifunzionali possono proseguire solo le attività consentite (ad esempio giornali e tabacchi) ma non quelle di bar e ristorazione;
– sono consentite quelle di servizi alla casa (idraulici, elettricisti, etc.) e ai veicoli (gommisti, elettrauto, meccanici, carro attrezzi); 
– sono sospese le attività di accoglienza a fini turistici strutture ricettive e gli alberghi, mentre possono proseguire le attività collegate alla gestione dell’emergenza (ad esempio, pernottamento di medici e infermieri), quelle collegate al regolare esercizio dei servizi essenziali e quelle che ospitano persone regolarmente registrate al momento di entrata in vigore del Dpcm del 22 marzo. 

le disposizioni per supermercati, medie e grandi strutture di vendita con aperture, nei prefestivi, consentite solo a farmacie, parafarmacie, edicole, tabacchi e punti vendita generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e la pulizia della casa e articoli di cartoleria. Sospese nei festivi, ad esclusione di farmacie e parafarmacie, tutte le attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso, comprese le attività di vendita di prodotti alimentari, sia nell’ambito degli esercizi di vicinato che delle medie e grandi strutture di vendita, anche quelli ricompresi nei centri commerciali o nelle gallerie commerciali.

sospesi sempre tutti i mercati, ad esclusione di quelli all’interno di strutture coperte o in spazi pubblici recintati e solo per la vendita di prodotti alimentari.

Rimini, Piacenza e Medicina: territori a maggior controllo

In questi territori resta in vigore la sospensione pressoché generalizzata delle attività economiche, a esclusione di quelle delle filiere alimentari, con comunque l’applicazione di rigidi parametri di sicurezza interne, e il rafforzamento delle misure per garantire il contenimento e il distanziamento sociale, a partire dal divieto di ogni assembramento con più di due persone, con l’intensificazione dei controlli.

, in tutto il territorio regionale è autorizzata la vendita nel territorio nazionale ed estero esclusivamente delle scorte di magazzino di attività di impresa già sospese, con impiego di personale in lavoro agile, o, se necessaria la presenza, con modalità organizzative che garantiscano le misure anti-contagio previste nei protocolli per la sicurezza indicati dalle normative in vigore.

Leggi anche: Io Porto a Casa, la mappa delle attività che consegnano a domicilio 

Allegati

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