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Le azioni sul bilancio all’esame delle associazioni: «Guai aumentare le tasse»

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29 Novembre 2014 Stampa

Le azioni sul bilancio all’esame delle associazioni: «Guai aumentare le tasse»

Rete Imprese interroga i sindaci

Rete Imprese Italia interroga i sindaci della nostra provincia. Undici domande dirette per cui l’associazione richiede risposte concrete prima della stesura dei bilanci di previsione. «Uniamoci e salvaguardiamo questo territorio», è l’appello del coordinatore Luigi Munari, per il quale «nelle domande ci sono già le soluzioni, che non dipende da noi assumere. Il nostro è un grido di allarme». Tutti i quesiti iniziano con la formula “Vi impegnate”. Il primo è relativo alla richiesta di non aumentare la pressione fiscale e tributaria, riducendo la spesa concorrente. Il secondo riguarda l’impegno a rivedere la posizione dei Comuni in enti, fondazioni, società partecipate. Un punto che si collega al quinto, in cui è chiesto di «individuare e indicare» servizi pubblici a gestione diretta da esternalizzare a privati, pur sotto il controllo comunale. Punto simile al sesto, in cui si chiede di razionalizzare o integrare almeno una funzione amministrativa interna. «Serve un confronto serio – ha spiegato Massimo Silingardi, presidente di Confesercenti – per capire se si possono eliminare ridondanze, trovare possibili sinergie, razionalizzare i servizi in campi come lo sport, la cultura, il turismo e l’economia». Ancora, la revisione dei costi in seno ad Atersir per i rifiuti, «arrivando eventualmente a sospendere il pagamento delle fatture di Hera in assenza di piani finanziari adeguati e trasparenti». Sul capitolo investimenti, richiesto un piano impostato «secondo priorità, fattibilità e sostenibilità». Rete Imprese Italia domanda la riduzione dell’Imu per i locali che ospitano le imprese. Richiesto di reinvestire almeno il 70% dell’imposta di soggiorno per azioni a sfondo turistico. Ai sindaci è domandato d’istituire l’elenco delle imprese che forniscono lavori in economia. Una scelta che agevoli «la partecipazione delle piccole e medie imprese locali agli appalti di opere pubbliche, applicando il principio di rotazione». Infine, Rete Imprese Italia chiede di applicare il frazionamento degli appalti in lotti funzionali («come stabilito dalle legge 98/2013»). Domande dirette che richiedono risposte nel merito. «Il 12 dicembre il sindaco Muzzarelli ha convocato un tavolo – ha detto Fulgenzio Brevini, coordinatore sindacale Confesercenti – in cui il bilancio sarà uno degli argomenti. Non vogliamo un confronto generico, ma un tavolo tecnico che affronti le questioni, passando dalla fase strategica alla fase operativa». Rete Imprese Italia ha domandato «il coraggio di rompere qualche schema», puntando verso la fusione tra Comuni. Per l’associazione eventuali nuove imposizioni fiscali sono improponibili e c’è in gioco la sopravvivenza delle imprese. «Se serve tagliare si tagli – ha concluso Andrea Tosi, responsabile delle politiche economiche della Cna Modena – ma attenzione dove si fa. Sono scelte politiche dolorose». 

Gazzetta di Modena 29 novembre 2014

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