Sei azioni per rendere il fisco più semplice, equo e trasparente
La legge di Bilancio 2017 rappresenta un’opportunità da non sprecare, per far si che il nostro sistema fiscale colga maggiormente la dimensione della piccola impresa e possa divenire più semplice e trasparente. Inoltre, può essere l’occasione per rimuovere alcune norme che limitano notevolmente la competitività delle imprese.
Per dare corpo alle linee di intervento sopra ricordate, è necessario completare il riordino dei regimi contabili iniziato con l’introduzione, dal 2015, del regime forfetario. Completamento che deve portare all’introduzione dell’IRI (Imposta sul Reddito Imprenditoriale) e del regime di cassa per i soggetti in contabilità semplificata. La fiscalità della piccola impresa va completata, inoltre, con l’individuazione delle caratteristiche che rendono non dovuta l’IRAP in assenza di autonoma organizzazione.
La trasparenza passa, invece, attraverso una nuova concezione ed utilizzo degli studi di settore. Non più strumento di accertamento ma di compliance.
La semplificazione del sistema tributario, eliminando in primis una serie di adempimenti e di comunicazioni ed evitando il tax day del 16 giugno, deve rappresentare un obiettivo della prossima legge di bilancio.
Deve essere rivista la fiscalità immobiliare rendendo deducibile dal reddito d’impresa l’IMU degli immobili strumentali e accorpando in un unico tributo locale IMU e TASI.
Vanno rimosse, inoltre, una serie di misure che riducono la liquidità delle piccole imprese (split payment e ritenuta sui bonifici relativi a ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica degli edifici) mentre va garantita la proroga degli eco-bonus.
In merito alle richieste, il Governo, nel corso dell’incontro con R.ETE. Imprese Italia della scorsa settimana, ha fornito rassicurazioni sull’accoglimento almeno in parte delle stesse.