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Sole 24 ore e Lapam – SPECIALE su Jobs Act e Legge di Stabilità 2015

13 minuti di lettura
9 Febbraio 2015 Stampa

Per la ripresa stop a fisco e burocrazia

Il presidente Erio Luigi Munari dà una valutazione in chiaroscuro di Jobs Act e Legge di Stabilità: "Direzione giusta ma servono mesi per un giudizio definitivo". E aggiunge: "Urge una riforma strutturale della tassazione, che sia più semplice e orientata alla crescita"

La direzione è quella giusta tuttavia, per poter valutare i provvedimenti del Jobs Act, la legge delega in materia di lavoro, dovremo aspettare i prossimi mesi. Vorrei ricordare che il vero problema e e rimane la ripresa economica, le cui leve sono l'acceso al credito, la semplificazione burocratica e la riduzione del prelievo fiscale". Erio Luigi I /lunari, presidente di Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia, ha le idee molto chiare sul possibile apporto innovativo, a vantaggio dei piccoli imprenditori e delle imprese, offerto dal Jobs Act e dalla Legge di Stabilità 2015. I /lunari sottolinea un apprezzamento per "l'indirizzo dei decreti attuativi che intervengono a modificare le tutele del contratto di lavoro a tempo indeterminato, rendendolo più flessibile in uscita e più conveniente per effetto del combinato disposto degli sgravi contributivi introdotti dalla Legge di Stabilità a partire da quest'anno". I /la sottolinea anche alcuni aspetti negativi dei provvedimenti e, soprattutto, torna a chiedere "una riforma strutturale del fisco, che sia più semplice, equo e trasparente, oltre che orientato alla crescita".
Presidente, ci sono altri aspetti che vi sentite di condividere con le linee d'azione del Jobs Act?
la centralità del contratto a tempo indeterminato ci trova d'accordo perchè le nostre imprese hanno da sempre legami forti con i propri dipendenti. Valutiamo inoltre positivamente anche l'attenzione riservata alle imprese con meno di 15 dipendenti che rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto produttivo italiano ed emiliano in particolare. Non vi era e non vi sarà il reintegro in caso di licenziamento illegittimo e le indennità risarcitorie vengono leggermente ridotte. Sì e tenuto conto dell'impatto e del costo che il contenzioso in materia di lavoro hanno sulle micro e piccole imprese, considerando, comunque, il fatto che i titolari spesso operano fianco a fianco con i propri dipendenti e il licenziamento e l'ultimo dei loro pensieri.
Qual è invece la sua opinione sullaLegge di Stabilità?
novità, in qualche caso positive, in alcuni casi preoccupanti. Nel caso dell'Irap, l'aumento della deducibilità del costo personale per le imprese e accompagnato dal credito di imposta del 10% concesso alle aziende senza dipendenti.

OLTRE 12 MILA IMPRESE E 40 MILIONI DI FATTURATO

Lapam nasce alla fine degli anni '50 come libera associazione tra artigiani e piccoli imprenditori modenesi. L'obiettivo? Dare vita ad una organizzazione che fosse in grado di garantire una credibile e solida rappresentanza politico sindacale alle piccole e medie imprese modenesi. Negli anni Lapam, che nel 2012 si è fusa con Confartigianato imprese Reggio Emilia, ha creato un'efficiente rete di servizi utili per affrontare le mille difficoltà che si incontrano nella gestione dell'attività imprenditoriale. Dai primi servizi di assistenza, patronato, fiscale e paghe, si è giunti ad allargare progressivamente il raggio d'azione al credito, alla sicurezza, alla gestione ambientale, per arrivare ai nuovi servizi per l'export, l'innovazione, gli appalti, il brokeraggio assicurativo, in un crescendo di competenza e consulenza sempre più qualificata. Oggi Lapam associa oltre 12 mila imprese (per un fatturato complessivo di circa 40 milioni di euro) e conta 600 dipendenti suddivisi nelle 50 sedi distribuite sui territori di Modena e Reggio Emilia.

 

Siamo ancora in attesa della delega fiscale

Ci aspettavamo un taglio più significativo dell'Irap. Lo stesso ragionamento vale per il nuovo regime forfettario, che ha una soglia minima di ricavi troppo bassa ed esclude una parte degli attuali beneficiari. Il nuovo regime di rimborso Iva semplificato, tuttavia, e affiancato dalle nuove disposizioni sul "reverse charge" e lo "split payment", con il rischio di penalizzare il tessuto produttivo. In un momento di forte tensione perla liquidità delle imprese, far generare crediti d'imposta non appare la strada migliore. L'obiettivo condivisibile di contrastare le frodi fiscali e l'evasione dell'Iva, non può avere riflessi negativi sulle imprese anche in termini di burocrazia. Nel frattempo siamo ancora in attesa della legge delega fiscale, che definirà altri elementi cruciali per le imprese. Siamo convinti che le novità legislative introdotte dalla Legge di Stabilità non debbano distogliere l'attenzione proprio dalla delega fiscale, legge di riordino del sistema tributario, che ha visto l'impegno costante di Confartigianato nel confronto e nel contributo di proposte al Governo. Per le piccole imprese vi sono aspetti importanti che attendono di essere completati, come la semplificazione degli adempimenti e il riordino dei regimi fiscali, che ha visto attuata solo una parte degli interventi. Inoltre la riforma del catasto dei fabbricati, per arrivare alla razionalizzazione del reddito d'impresa. Ci aspettiamo una riforma strutturale del fisco, che sia più semplice, equo e trasparente. Un fisco che sia orientato alla crescita.

Jobs Act e Legge di Stabilità, promossi e bocciati dal convegno di Formigine

Reintegro, ora cambia la disciplina

Non sarà previsto dai contratti a tutele crescenti per alcuni tipi di licenziamento
Premessa. Per ora il Jobs Act e soltanto un testo in bozza e nelle prossime settimane, stando a quanto annunciato dal Governo entro fine febbraio, arriveranno i primi decreti attuativi. In attesa di ciò, il convegno di Formigine ha permesso di mettere a fuoco alcune delle principali novità. Tra queste spicca il contratto a tutele crescenti, che porterà con se un significativo cambiamento delle modalità di alcuni licenziamenti. In particolare, Il diritto al reintegro nel posto di lavoro sara limitato ai licenziamenti nulli e discriminatori e "a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato". Per i licenziamenti tuo economici viene esclusa la possibilità del reintegro prevedendo, invece, "un indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio". “La riforma – ha sottolineato Luca Fiorentini, responsabile Ufficio Rapporti di Lavoro Lapam sul Jobs Act – ha il pregio di operare una quantificazione certa delle ricadute dei licenziamenti illegittimi, che si applica solo ai nuovi assunti successivamente all'entrata in vigore del decreto legislativo stesso, non che alle imprese che superano la soglia dimensionale dei 15 dipendenti". In questo modo "le aziende avranno maggior certezza delle conseguenze sanzionatorie riguardo i licenziamenti intimati con indennità contenute per i primi anni di lavoro. La disciplina ora all'esame della commissione lavoro opera un abbassamento delle barriere in uscita, così come l'esenzione contributiva per le assunzioni a tempo indeterminato, introdotta dalla Legge di Stabilità, sta già abbassando le barriere all'ingresso nel mercato del lavoro per l'anno in corso".

Svolta anche sui licenziamenti collettivi

Un’altra novità del Jobs Act è rappresentata dai licenziamenti collettivi, dove viene superata la grande insidia costituita dall’applicazione dei criteri di scelta e non è più prevista la reintegra. Si potrà ottenere soltanto un risarcimento in denaro, lo stesso previsto per i nuovi contratti a tutele crescenti nati con il Jobs Act: due mesi di stipendio per ogni anno di carriera, con un minimo di 4 e un massimo di 24 mensilità. Anche questa nuova regola si applica soltanto ai contratti di lavoro stipulati successivamente alla pubblicazione del decreto legislativo che riordina la disciplina e non a quelli attualmente già in essere.

Ecco il nuovo ravvedimento operoso

I contribuenti possono adempiere ai propri obblighi tributari fino al termine di prescrizione, ovvero cinque anni, sanando i mancati adempimenti o violazioni con sanzioni ridotte
nuovo ravvedimento operoso introdotto dalla Legge di Stabilità prevede principalmente due punti. Innanzitutto, il ravvedimento stesso potrà essere posto in essere non più entro il termine massimo perla presentazione della dichiarazione relativa all'anno nel corso del quale e stata commessa la violazione; in secondo luogo, il contribuente potrà ravvedersi a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata ossia che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento, rispetto alle quali i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza. "È un tassello di un progetto più complesso e ambizioso, ossia quello di modificare il rapporto tra fisco e contribuente – ha fatto notare Massimo Benedetti, Dottore Commercialista ed esperto di Lapam sul fisco

Si vuole creare un sistema fondato su una maggiore collaborazione tra le due parti, che pertanto potrà avere successo solo se ci sara una vera semplificazione negli adempimenti e una maggiore trasparenza da parte del fisco. Purtroppo questo progetto oggi e poco più che una promessa; come professionisti e associazioni siamo pronti per fare la nostra parte". Certo, ha aggiunto Benedetti, "non vorremmo che la vera finalità fosse soltanto quella di fare cassa, permettendo al contribuente di ravvedersi, versando in modo autonomo e spontaneo ancora maggiori imposte rispetto a quelle che già deve pagare quotidianamente". In ogni caso, conclude Benedetti, "la novità più importante e data dalla possibilità per i contribuenti di adempiere ai propri obblighi tributari fino al termine di prescrizione degli accertamenti, di fatto cinque anni, potendo sanare mancati adempimenti o violazioni commesse con sanzioni decisamente ridotte".

SGRAVI CONTRIBUTIVI PER LE ASSUNZIONI

Un altro capitolo "forte" della Legge di Stabilità sono gli sgravi contributivi previsti per chi avvierà nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato fino al 31 dicembre 2015. In questo caso verrà riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di 36 mesi con un limite massimo di 8060 euro su base annua.Anche in questa fattispecie, gli esperti fanno notare come certamente si tratta di uno sgravio che agevola l'assunzione a tempo indeterminato. Allo stesso tempo, tuttavia, si tratta di una misura parziale, dato che la somma viene riconosciuta indipendentemente dall'entità effettiva dei contributi medesimi e deve essere inoltre rapportata alla durata del rapporto di lavoro.

Deduzione Irap, impatto da valutare

L'effetto della nuova misura è trascurabile per le imprese con pochi dipendenti
Legge di Stabilità stabilisce alcune agevolazioni che, a prima vista, potrebbero favorire le assunzioni da parte delle imprese. In particolare, e prevista la deduzione integrale, agli effetti Irap, del costo complessivo sostenuto per il lavoro dipendente a tempo indeterminato. Agli altri soggetti che invece hanno personale a tempo parziale e non stabile questa deduzione non compete e restano in piedi quelle già previste. " Per il nostro mondo, costituito perlopiù da piccole e piccolissime imprese dove la media degli occupati e molto bassa – ha sottolineato Enzo Fanì, responsabile Area Fiscale di Lapam, durante il convegno tenutosi a Formigine – l'impatto positivo e quasi inesistente tanto che nella Legge di Stabilità, per compensare le lacune, e stato previsto un credito d'imposta del 10% dell'Irap dovuta per coloro che non hanno addetti". Un altro aspetto da d sottolineare e l'effetto provocato dal fatto che la promessa riduzione del 10% delle aliquote Irap, che doveva entrare in vigore nel 2014, e stata abrogata per finanziare la deduzione integrale del costo del lavoro di cui sopra. L'effetto finale e, per il 2014, un aumento dell'imposta per soggetti privi di dipendente.

"Noi di Lapam sempre accanto alle imprese"

Il segretario generale Carlo Alberto Rossi sottolinea: "ll sostegno concreto alle aziende e agli artigiani passa anche attraverso occasioni formative e informative come il convegno di Formigine, anche se puntiamo a fare ancora di più"
imperativo e abbattere la burocrazia e snellire le procedure.  Secondo Carlo Alberto Rossi, segretario generale di Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia, si tratta infatti di “temi strutturali che il nostro Paese deve superare se vogliamo davvero tornare a crescere". ln quest'ottica come giudica recenti provvedimenti come la Legge di Stabilità e il Jobs Act? Siamo convinti che anche i provvedimenti positivi, come auspichiamo possa essere il Jobs Act nonostante alcune storture che speriamo vengano superate, non produrranno effetti se non si toglieranno lacci inutili e dannosi, lasciando solo la parte "buona" della burocrazia, quella legata ai controlli effettivi e puntuali per venire incontro all'impresa. Sappiamo bene che più burocrazia non significa più equità e giustizia. Anzi, in Italia la burocrazia e troppo spesso sinonimo di inefficienza. Come si inserisce, in quest'ottica, il convegno di giovedì 2 febbraio, in cui un gruppo di esperti ha illustrato a una vasta platea le novità introdotte dal Governo? Il sostegno concreto alle imprese e agli imprenditori passa anche attraverso occasioni formative e informative come queste, anche se dobbiamo fare ancora di più. In ogni caso, il convegno si e inserito in un percorso ormai tradizionale per la nostra associazione. Quest'anno, però, abbiamo voluto dare un taglio ancora più rigoroso, coinvolgendo Il Sole 24 Ore e i nostri esperti. Vuole cogliere l'occasione per lanciare altri messaggi ai vostri associati e in generale alle imprese e agli artigiani delle vostre province? Al di la di quanto abbiamo detto finora e di quello che abbiamo spiegato nel convegno, dove dato il poco tempo a disposizione non siamo potuti scendere nello specifico dei singoli temi, ci terrei a sottolineare che, sul nostro territorio, abbiamo validi collaboratori presenti su 50 sedi di Lapam. Sono tutti validissimi professionisti a disposizione delle aziende per fornire chiarimenti e dare risposte certe non solo sul Jobs Act e sulla Legge di Stabilità, ma riguardo qualsiasi dubbio possa sorgere riguardo normative e regolamentazione della loro attività economica.


 

Prossimo Incontro:
FEBBRAIO 2015 ORE 20:30

presso Hotel President, via Don MInzoni 61 – Correggio
per saperne di più

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