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Il Ministero dell’ambiente accoglie richiesta di Confartigianato su raccolta pneumatici fuori uso

22 Dicembre 2020 Stampa

Il Ministero dell’Ambiente, accogliendo le richieste dell’Associazione, ha emanato una direttiva che stabilisce un significativo incremento del target obbligatorio di raccolta PFU da parte dei Consorzi abilitati.

Cosa prevede la direttiva

• tutti i Consorzi di gestione con immesso superiore alle 200 tonnellate dovranno raccogliere e gestire ulteriori quantità oltre il 15% dei propri obiettivi, di cui al DM 182/19, avvalendosi del contributo rideterminato per le nuove quantità;

• la percentuale può arrivare al +20%, qualora sia riscontrata la necessità di raccogliere quantità di PFU superiori alle quantità determinate dal DM 182/19.

Il Ministero dell’Ambiente, inoltre, ha rilevato attività di irregolare immissione e false esportazioni di PFU dal mercato nazionale che non rientrano più negli obiettivi di raccolta, pur rimanendo in Italia e che sono anche oggetto di rimborso del contributo. Sull’immissione irregolare la direttiva del Ministero stabilisce che i sistemi di gestione collettivi e individuali indichino le quantità di PFU ritirate dai punti di generazione, quelle immesse sul mercato e i relativi contributi avuti con la vendita, per ciascun mese dell’anno.

Il provvedimento rappresenta un importante risultato ottenuto a seguito delle nostre sollecitazioni e, in particolare, del nostro ultimo intervento del 13 novembre u.s. nei confronti del Ministro Costa nel quale abbiamo sollecitato provvedimenti risolutivi urgenti per far fronte all’emergenza raccolta PFU e regolarizzare il sistema di gestione degli pneumatici, superando tutte le criticità e i disservizi che penalizzano ingiustamente i nostri operatori.

Si tratta, infatti, di una misura apprezzabile sotto due profili:

• nell’immediato risponde alla finalità di scongiurare il rischio di interruzione del servizio ritiro da parte dei Consorzi, problema ricorrente che ricade in modo oneroso sulle nostre aziende;

 in prospettiva pone le basi per una soluzione strutturale, come da noi fortemente auspicato, volta a riequilibrare e rendere efficiente il meccanismo di gestione degli pneumatici, ad assicurare trasparenza, tracciabilità e sostenibilità economica, nonché a salvaguardare l’ambiente, a beneficio di tutti gli attori coinvolti.

Per maggiori informazioni

Francesco Po – referente autoriparatori Lapam 
059 893 111
[email protected]

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