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Il nuovo Regolamento Europeo Privacy

4 minuti di lettura
25 Maggio 2018 Stampa

Regolamento Europeo sulla Privacy – le novità dal 25 Maggio 2018

Il Regolamento n. 2016/679 del Parlamento e del Consiglio del 27 aprile 2016, che insieme alla direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento e del Consiglio del 27 aprile 2016 costituisce il pacchetto di protezione dei dati personali, ridefinisce la disciplina europea in materia di Privacy, persegue l’obiettivo di superare la frammentazione derivante dell’applicazione della protezione dei dati personali nei territori dell’Unione Europea. In tal senso si precisa, inoltre, che il Governo in data 6 novembre 2017 ha avuto delega a provvedere all’adeguamento del quadro normativo nazionale al Regolamento (UE) n. 2016/679, al fine di garantire un sistema armonizzato in materia di privacy. 

Vediamo in sintesi le novità che entreranno in vigore con il nuovo regolamento europeo Privacy confrontate con le attuali dettate dal Decreto Legislativo 196/2003.
 


Vecchio D. Lgs 196/2003
documentazione puntuale prevista dal Codice della Privacy

Nuovo regolamento europeo
dell’accountability (responsabilità verificabile), secondo cui tutti i soggetti che partecipano al trattamento dati devono essere consci e responsabili e devono tenere traccia e relativa documentazione di tutti i trattamenti effettuati.


Vecchio D. Lgs 196/2003
’informativa è spesso lunga, incomprensibile e con richiami normativi complessi

Nuovo regolamento europeo
’informativa deve essere leggibile, comunicativa, accessibile, concisa e scritta con linguaggio chiaro e semplice con un numero limitato di riferimenti normativi. Deve essere fornita per iscritto (oralmente va bene solo se l’interessato è d’accordo e la sua identità deve comunque essere comprovata con altri mezzi). Si propone anche l’utilizzo di icone per rendere l’informativa leggibile anche da parte di chi non conosce la lingua.


Vecchio D. Lgs 196/2003
consenso deve essere libero, specifico e informato. Ci deve essere un atto formale per accettare il trattamento dei dati

Nuovo regolamento europeo
consenso deve essere libero, specifico, informato e inequivocabile. Il consenso è valido se la volontà è espressa in modo NON equivoco, anche con un’azione positiva: non ci deve essere per forza la casella di spunta, basta un testo in cui si informa che proseguendo si accetta il trattamento dati con link all’informativa


Vecchio D. Lgs 196/2003
registro non è contemplato

Nuovo regolamento europeo
titolare del trattamento o ogni responsabile tengono un registro delle attività di trattamento. Tale obbligo è per le aziende con più di 250 dipendenti o che trattano dati rischiosi. Il garante della Privacy italiano consiglia la tenuta di tale registro a tutte le imprese


Vecchio D. Lgs 196/2003
DPO non è una figura contemplata

Nuovo regolamento europeo
È necessario istituire (per tutti gli enti pubblici e per aziende il cui core business coinvolge trattamenti di natura rischiosa) un responsabile per la protezione dei dati. Il DPO sarà una figura manageriale con rinnovo periodico, sarà referente del Garante e dovrà avere requisiti e competenze elevate. Il DPO potrà essere sia un dipendente che un collaboratore con regolare contratto


Vecchio D. Lgs 196/2003
privacy è un elemento conclusivo e finale

Nuovo regolamento europeo
privacy deve essere vista come un elemento iniziale: devo pensarci appena decido di raccogliere dati e predisporre alti livelli di privacy nel trattamento dati, che potranno essere abbassati dal diretto interessato. La raccolta dei dati deve essere fatta raccogliendo solo quelli necessari alla finalità del trattamento


Vecchio D. Lgs 196/2003
è necessario comunicare violazioni nel trattamento dati

Nuovo regolamento europeo
caso di violazione del trattamento dati bisogna effettuare una segnalazione al Garante entro 72 ore dall’evento e, nel più breve tempo possibile, bisogna informare anche i diretti interessati. Il mancato rispetto di quest’obbligo comporta sanzioni penali


Vecchio D. Lgs 196/2003
diritti che tutelano l’interessato in merito alla gestione dei suoi dati

Nuovo regolamento europeo
diritti: diritto alla portabilità dei dati (posso pretendere che il soggetto a cui ho concesso l’uso dei miei dati me li restituisca su un supporto elettronico strutturato così che io possa farne ulteriore uso, anche presso un altro fornitore), diritto a essere totalmente dimenticato da chi ha raccolto i miei dati


Ricordiamo infine che è necessario che i vari stati membri adeguino le normative nazionali al Regolamento Europeo. Questo significa che ogni ordinamento deve adeguare la propria normativa a quanto previsto dal regolamento. Ad oggi, solo Germania ed Austria hanno già approvato tutte le leggi necessarie per l’allineamento normativo con il regolamento Ue.

Lapam Confartigianato sta programmando 2 iniziative sulla materia, che presto saranno comunicate a tutte le imprese del territorio interessate.


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