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In vigore dal 1° ottobre le misure antismog

1 Ottobre 2021 Stampa

Da oggi, venerdì 1° ottobre e fino al 30 aprile 2022 ripartono le misure previste dal piano Pair 2020 – Piano aria integrato regionale – per combattere l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria, a partire dalle limitazioni al traffico, al divieto di utilizzo delle vecchie stufe a biomassa legnosa e di bruciare residui vegetali in pianura. Misure che riguarderanno tutti i comuni di pianura dell’Emilia-Romagna.

Cosa prevede il piano

Il Piano è conseguenza della sentenza della Corte di Giustizia europea del novembre 2020 sulla qualità dell’aria nel nostro Paese, in particolare nel bacino padano. Le limitazioni alla circolazione per i veicoli diesel Euro 4 verranno introdotte al termine dello stato di emergenza nazionale (ad oggi previsto per il 31 dicembre 2021 ndr.) come previsto da ordinanza del presidente di regione Emilia Romagna.

Limitazioni al traffico

Nei comuni di pianura est e ovest dell’Emilia-Romagna con meno di 30mila abitanti la circolazione è vietata nei centri abitati dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, per i veicoli privati euro 0 ed euro 1.

Nei 30 comuni della regione con popolazione superiore a 30mila abitanti, ai quali si aggiungono quelli dell’agglomerato di Bologna e i tre comuni che hanno aderito volontariamente all’accordo (Fiorano Modenese, Rubiera, Maranello), non potranno dunque circolare dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 18.30, i veicoli diesel fino a euro 3, benzina fino a euro 2, benzina/metano e benzina/Gpl fino a euro 1, ciclomotori e motoveicoli fino a euro 1.
Vengono inoltre confermate le quattro domeniche ecologiche al mese con estensione delle limitazioni alla circolazione, previste per i giorni feriali, anche ai veicoli diesel Euro 4.

Le deroghe previste nel comune di Modena

Il comune di Modena ha previsto alcune deroghe per la circolazione dei mezzi inquinanti, in particolare di quelli in uso per servizi ritenuti essenziali. Su questa pagina del sito del Comune di Modena è possibile avere maggiori informazioni.

Riscaldamento e fuochi

Tra le misure strutturali confermato il divieto di utilizzo, in presenza di riscaldamento alternativo e sempre dal 1° ottobre al 30 aprile, delle caldaie inferiori alle 3 stelle nei comuni classificati non montani, situati cioè sotto i 300 metri di altitudine e dei camini aperti. Proprio su questo punto la Regione ha aperto un bando, finanziato con 11,5 milioni di euro, per aiutare i cittadini residenti nei Comuni di pianura est, ovest e in quelli dell’agglomerato di Bologna a sostituire le vecchie caldaie con apparecchi meno inquinanti a 5 stelle o pompe di calore.

Confermato anche il divieto di abbruciamento dei residui vegetali, agricoli o forestali in tutti i comuni di pianura.

Misure emergenziali

Per quanto riguarda le misure emergenziali, che scattano quando si prevede il superamento del valore limite giornaliero di PM10 per tre giorni consecutivi, nulla cambia rispetto a quanto già previsto a inizio anno per tutti i comuni di pianura, compresi lo stop alla circolazione dei diesel Euro 4 nei 30 Comuni dell’Emilia-Romagna con popolazione superiore a 30mila abitanti, più quelli dell’agglomerato di Bologna e quelli che hanno aderito in modo volontario al Pair così come viene confermato per i veicoli il divieto di tenere il motore acceso durante la sosta, anche al semaforo mentre si attende il verde. E poi il divieto di utilizzo di caldaie inferiori alle 4 stelle in tutti i comuni di pianura, l’abbassamento di 1 grado nelle case (massimo 19°C) e nelle aziende (massimo 17°C); il divieto di spandimento di liquami zootecnici in agricoltura.

Bandi aperti per il miglioramento della qualità dell’aria

Accanto a queste misure, la Regione ha aperto tre bandi per migliorare la qualità dell’aria con incentivi a cittadini e Comuni. Il primo, con una dotazione di 11,5 milioni di euro, prevede incentivi alla sostituzione di caldaie a biomassa per il riscaldamento domestico con apparecchi a 5 stelle o pompe di calore. Il bando è rivolto ai cittadini residenti nei Comuni di pianura est, ovest e in quelli dell’agglomerato di Bologna.

Ulteriori 24,3 milioni di euro sono destinati ai Comuni sotto i 30mila abitanti per la sostituzione dei veicoli più inquinanti utilizzati dalla pubblica amministrazione e al potenziamento del progetto “bike to work” nei Comuni sopra i 50mila abitanti più altri interventi per la mobilità sostenibile, fra cui la promozione delle strade scolastiche e dei percorsi sicuri casa-scuola, per i Comuni sotto i 50mila abitanti.

Infine, 1,6 milioni di euro andranno a finanziare gli interventi di forestazione urbana.

Tutte le informazioni sui provvedimenti in vigore dal 1° ottobre 2021 al 30 aprile 2022 sono disponibili su www.liberiamolaria.it

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