Torna all'elenco

Legge di Bilancio 2020: come funzionano i nuovi crediti di imposta pensati per MPMI

3 minuti di lettura
16 Gennaio 2020 Stampa

Iper e super ammortamenti lasciano spazio a crediti di imposta

Transizione. È questo il nome dato dal MISE al nuovo piano volto a sostenere le imprese italiane impegnate nella transizione tecnologica. L’obbiettivo dichiarato dal Ministero dello Sviluppo Economico è quello di allargare del 40% la platea delle impresa beneficiarie di aiuti 4.0 rispetto a quanto fatto sin ora, favorendo le micro e piccole imprese.

Vuoi approfondire l’argomento? Parecipa ai nostri eventi gratuiti, dedicati alla Legge di Bilancio 2020. Clicca qui 

Il piano, approvato nella Legge di Bilancio 2020 (vedi approfondimento dedicato ndr.) stanzia risorse per 7 miliardi di euro nel triennio 2020/2022, con la principale novità dell’introduzione di due crediti di imposta al posto degli ormai celebri super e iper ammortamenti.
cambio di paradigma, spiegato dallo stesso ministro Patuanelli sul sito del dicastero, è dovuto alla scarsa efficacia delle misure contenute nel Piano Industria 4.0 per le micro e piccole imprese.

Secondo i dati presentati dal MISE infatti solo il 9% delle micro e il 27% delle piccole imprese hanno beneficiato dell’iper ammortamento, con un trend per tutte le imprese in diminuzione dal 2017 (anno record con un +46% di investimenti produttivi ndr.).
totale il dicastero di via Veneto sostiene di aver incentivato investimenti per 10 miliardi sulla componente iper ammortamento (beni materiali ndr.) e 3,3 miliardi per quella sul super ammortamento (beni immateriali ndr.).
analogo per quanto riguarda il Credito di Imposta sulle spese effettuate in ricerca e sviluppo. Anche in questo caso la misura ha agevolato in prevalenza imprese di medio grandi dimensioni, mentre solo l’8% delle micro e il 30% delle piccole ha approfittato della misura.
un totale di investimenti movimentati dall’agevolazione pari a 8,6 miliardi di euro.

 

La novità principale, come spiegato nel video qui sopra, consiste nella trasformazione dell’iper ammortamento e del super ammortamento in due crediti di imposta in compensazione a 5 anni per i beni materiali e in 3 anni per quelli immateriali, tramite modello F24; svincolando i secondi dall’obbligo di acquisto di beni strumentali agevolati dall’iper ammortamento.
cambio di paradigma che, nelle intenzioni del legislatore, dovrebbe permettere maggiore libertà e una riduzione del tempo di rientro dell’investimento. Nello specifico per le imprese che acquistano beni strumentali tecnologici, il credito di imposta ammonta al 40% del costo di acquisto fino a 2,5 milioni e del 20% da 2,5 fino a 10 milioni. Mentre per i beni strumentali non tecnologici il valore diminuisce al 6% per investimenti fino 2 milioni. Per quanto riguarda invece i beni immateriali come software la percentuale arriva al 15% fino ad un massimo di spesa di 700 mila euro. Rinnovato anche il Credito di imposta in ricerca e sviluppo, ora esteso anche agli investimenti in innovazione e design (6% per entrambi fino a un massimo di 1,5 milioni di euro).

Per maggiori informazioni

[email protected]
893111
 

    Richiesta Informazioni

    Compila il modulo e sarai ricontattato al più presto


    Informativa Privacy

    Dichiarare di aver preso atto dell'informativa sul trattamento dei dati personali selezionando la casella: "Acconsento al trattamento dei dati personali"
    This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.

    Per inviare la richiesta, clicca su Invia e attendi il box verde di conferma.Riceverai inoltre un'email di riepilogo.

    News correlate