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Legge di Bilancio 2022: le novità su lavoro, formazione e previdenza

12 Gennaio 2022 Stampa

La Legge di Bilancio 2022 (legge n.234/2021) ha introdotto numerose novità in materia di lavoro, formazione e previdenza. Per illustrare le principali disposizioni e per rispondere ai vostri quesiti, abbiamo organizzato un webinar gratuito, lunedì 24 gennaio alle ore 18:00. In questo articolo trovate invece una sintesi di alcune delle novità meritevoli di attenzione sul fronte lavoristico.

Ammortizzatori sociali

Ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro

I commi della manovra dedicati agli ammortizzatori sociali modificano il D.lgs 148/2015, proponendo di riformare l’attuale sistema per assicurare maggiori protezioni sociali e ampliare la platea dei beneficiari a tutti i lavoratori subordinati con una minima anzianità lavorativa (ridotta da 90 a 30 giorni), compresi gli apprendisti e quelli a domicilio. Queste disposizioni valgono ora per tutti gli istituti di integrazione salariale, anche FSBA.

Computo dei dipendenti

Nel computo dei dipendenti ai fini delle normativa sugli ammortizzatori sociali, sono quindi considerati anche dirigenti, lavoratori a domicilio e apprendisti.

Aumento degli importi di integrazione salariale

Viene soppresso il massimale di importo inferiore e mantenuto quello di importo più elevato, a prescindere dalla retribuzione di riferimento (questa disposizione interessa anche i Fondi bilaterali ndr.).

Fondi di solidarietà bilaterali alternativi

La Legge di Bilancio 2022 conferma la centralità dei Fondi di solidarietà bilaterali alternativi – tra cui FSBA – chiarendo l’obbligatorietà di contribuzione anche per i datori di lavoro che occupano almeno un dipendente. Dal 1° gennaio, inoltre, la regolarità del versamento dell’aliquota di contribuzione ordinaria a FSBA è condizione per il rilascio del DURC.

Dal punto di vista delle prestazioni, FSBA, così come gli altri fondi, dovrà assicurare per i periodi di sospensione o riduzione dell’attività successivi al 1° gennaio 2022, un trattamento minimo pari a 13 settimane nel biennio mobile. La relativa prestazione è ora denominata Assegno di integrazione salariale (AIS).

Fondo di integrazione salariale

Anche per il FIS, la nuova disciplina prevede l’estensione delle prestazioni anche alle imprese con un solo dipendente. In questo caso, per ciò che riguarda l’Assegno di integrazione salariale (AIS), vengono previste due diverse durate, rispettivamente di 13 e di 26 settimane per le imprese fino a 5 e oltre i 6 dipendenti. Vengono poi previste nuove aliquote e misure di miglior favore per le imprese che dal 2025 non presentano domanda di AIS per almeno 24 mesi.

Nuova assicurazione sociale per l’impiego

Tra i destinatari della NASpI, a partire dal 1° gennaio 2022, vengono ora compresi anche gli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative. Il requisito dei 30 gg. di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi viene eliminato. Per accedere alla misura restano però in vigore i requisiti dello stato di disoccupazione e le 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti. Viene modificato anche il meccanismo di riduzione dell’importo mensile (3%) della NASpI, che decorre dal 6° mese invece che dal 4° e dall’8° mese per chi ha più di 55 anni.

Formazione professionale e politiche attive del lavoro

Formazione nel sistema duale

Su questo fronte vengono incrementate le risorse (50 milioni all’anno per tre anni ndr.) destinate ai percorsi formativi relativi ai contratti di apprendistato duale e ai percorsi di alternanza scuola/lavoro. Resta invariato, purtroppo, lo stanziamento (15 milioni ndr.) per la formazione in apprendistato professionalizzante, sui cui la nostra associazione aveva chiesto un incremento delle risorse.

Nuove linee guida sui tirocini extracurriculari

A questo proposito il governo prevede, entro 6 mesi, la definizione di nuove linee guida sui tirocini extracurriculari, finalizzate ad una revisione in senso restrittivo dell’attuale disciplina. In particolare dovrà essere prevista una congrua indennità di partecipazione, definiti i livelli essenziali per la formazione, previsto un vincolo all’attivazione di nuovi tirocini a una quota minima di assunzioni e un nuovo impianto sanzionatorio.

Fondi interprofessionali per la formazione continua

I Fondi inter professionali possono ora finanziare, in tutto o in parte, i piani formativi aziendali per i lavoratori destinatari di integrazioni salariali in costanza di rapporto di lavoro.

Patti territoriali per transizione ecologica e digitale

Sempre sul fronte delle politiche attive, viene prevista la sottoscrizione, nell’ambito del programma GOL (garanzia di occupabilità dei lavoratori ndr.), di patti territoriali per realizzare progetti formativi di inserimento lavorativo nei settori della transizione ecologica e digitale.

Politiche attive per lavoratori autonomi

Vengono rafforzate anche le politiche attive per i lavoratori autonomi, attraverso l’estensione delle misure di assistenza all’inserimento occupazionale previsti dal programma GOL, a coloro che cessano in via definitiva la propria attività professionale.

Sgravi contributivi

Esonero contributivo per i lavoratori di imprese in crisi

L’esonero contributivo oggi previsto – e confermato anche per il 2022 – per le stabilizzazioni di lavoratori under-36, è riconosciuto anche alle imprese che assumono lavoratori di imprese in crisi (per cui cioè è attiva una procedure presso il MISE ndr.), a prescindere dai limiti di età.

Decontribuzione dei lavoratori dipendenti

Solo per il 2022, è previsto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per i rapporti di lavoro dipendente (con esclusione dei rapporti di lavoro domestico ndr.), a carico del lavoratore dello 0,8%. A condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su 13 mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per le competenze del mese di dicembre, del rateo di tredicesima (in pratica 35mila euro ndr.). Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Decontribuzione lavoratrici madri

In via sperimentale, la manovra per il 2022 prevede anche un esonero del contributo previdenziale a carico della lavoratrice madre, nella misura del 50%, a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo di maternità e per un periodo massimo di un anno a decorrere dal rientro.

Esonero contributivo per gli apprendistati di 1° livello

Viene previsto uno sgravio del 100% dei contributi a carico del datore di lavoro per i primi tre anni di contratto stipulato nel 2022. L’esonero è valido per le assunzioni in apprendistato di 1° livello (quello cioè per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore ndr.) nelle imprese fino a 9 dipendenti.

Previdenza

Quota 102

Nel 2022 la cosiddetta “Quota 100” viene sostituita con “Quota 102“. Si potrà andare in pensione cioè con 64 anni d’età e 38 anni di contributi.

APE sociale e Opzione donna

L’anticipo pensionistico o APE sociale viene prorogata per tutto il 2022 e integrata la lista delle professioni ritenute gravose (da 15 passano ora a 23 ndr.). Viene inoltre ridotto da 36 a 32 anni il requisito di anzianità contributiva per gli operai edili, i ceramisti, i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta. Viene confermato l’accesso all’anticipo pensionistico solo per i lavoratori dipendenti.

Anche Opzione donna viene prorogata per il 2022, mantenendo i requisiti previsti, cioè 58 anni d’età per le lavoratrici dipendenti e 59 per le autonome, sempre con 35 anni di contributi.

Sostegno alla genitorialità

Congedo di paternità

La disposizione rende strutturale il congedo obbligatorio di paternità, la cui durata viene elevata da 7 a 10 giorni. Viene messa a regime anche la possibilità per il padre lavoratore dipendente di astenersi per un altro giorno, in sostituzione della madre.

Maternità lavoratrici autonome

Viene riconosciuta l’indennità di maternità per ulteriori 3 mesi, dalla fine della maternità, alle lavoratrici autonome che hanno dichiarato nell’anno precedente un reddito inferiore a 8.145 euro.

Politiche sociali

Reddito di cittadinanza

Su questo fronte vengono rafforzati i controlli e introdotti alcuni correttivi, nonché confermati gli sgravi contributivi per le imprese che assumono percettori del reddito di cittadinanza. Vengono inoltre coinvolte le agenzie per il lavoro private per la ricerca attiva di un impiego.

Politiche di genere

Politiche di genere

Viene incrementato, con 50 milioni di euro, il fondo per il sostegno della parità salariale di genere, ampliandone le finalità di impiego, anche attraverso procedure che incentivano le imprese che assicurano la parità di genere.

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