La notizia è arrivata nella serata di venerdì 19 febbraio, l’Emilia Romagna torna in zona arancione, cioè a rischio alto, già da domenica 21 febbraio. Lo ha stabilito il Ministro della Salute, Roberto Speranza, con una nuova ordinanza e sulla base dei dati forniti dal Comitato tecnico scientifico.
Insieme alla nostra regione tornano in zona arancione anche Molise e Campania, mentre Umbria e provincia autonoma di Bolzano diventano zona rossa.
Per avere un panorama dettagliato dei colori delle Regioni e di cosa è possibile fare nelle relative zone gialle, arancioni o rosse, consulta le FAQ del Governo
Cosa cambia
Da domenica 21 febbraio 2021 sarà possibile muoversi solo per comprovate esigenze lavorative o di necessità e muniti di autocertificazione (la trovate in allegato a questo articolo). Così come stabilito dal Dpcm del 14 gennaio 2021.
Spostamenti
- È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute
- Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza
- Il transito nei territori in zona arancione è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del Dpcm 3 novembre
- È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune
Attività
- Nelle zone arancioni sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio
- Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22:00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze
- Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati), l’asporto è consentito fino alle ore 18:00
- Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro