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L’Emilia Romagna torna zona gialla

4 Dicembre 2020 Stampa

Nella serata di venerdì 4 dicembre Regione Emilia Romagna ha comunicato che, da domenica 6 dicembre, la nostra regione torna ad essere zona gialla.
La decisione, assunta con un’ordinanza del Ministero della Salute, segue l’analisi dei dati sull’andamento epidemiologico e la tenuta del sistema sanitario compiuta dal Comitato tecnico scientifico e dalla Cabina di regia nazionale nell’ormai abituale aggiornamento settimanale, con l’Rt regionale, l’indice di trasmissibilità del virus, che nella nostra regione è sceso sotto l’1, in linea col calo che si riscontra più in generale nel Paese.

Attenzione: per ciò che riguarda gli spostamenti natalizi vale quanto previsto dal governo con il Decreto legge del 2 dicembre.

Cosa cambia da domenica 6 dicembre

Premesso che rimangono in vigore tutte le misure adottate nel Dpcm del 3 dicembre, le principali prescrizioni da seguire in zona gialla sono le seguenti:

Spostamenti

In zona gialla è consentito spostarsi dalla 5:00 alle 22:00 senza dover giustificare gli spostamenti. Viene quindi confermato il divieto dalle 22:00 alle 5:00 del giorno successivo, se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute (per le quali occorre l’autodichiarazione prevista).

Scuola

Per ciò che riguarda la didattica, in zona gialle è prevista quella a distanza al 100% per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado – il ritorno delle lezioni in presenza, al 75%, è previsto nel Dpcm dal 7 gennaio – e Università.

Servizi di ristorazione

Per bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie gli orari di apertura sono dalle ore 5:00 alle 18:00, con l’asporto consentito fino alle 22:00. Ancora: nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei centri commerciali e dei mercati, sempre in base al Decreto governativo, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presìdi sanitari e punti vendita di generi alimentari, tabacchi e edicole. Restano sospesi gli spettacoli e le mostre aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, musei; stop alle attività di palestre e centri benessere; raccomandazione al più ampio uso dello smart working per le attività lavorative e professionali, sia nel privato sia nel pubblico impiego.

Mascherine

L’uso della mascherina è sempre obbligatorio dal momento in cui si esce dalla propria abitazione, fatto salvo che per i bambini al di sotto dei sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio dell’attività sportiva, nelle modalità consentite, così come restano raccomandati il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani.

 

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