Regime forfettario: obblighi informativi nel Modello Redditi 2017
I contribuenti che nell’anno 2016 hanno operato nel regime forfettario, devono darne informazione in dichiarazione dei redditi 2017.
regime forfettario è stato introdotto nel nostro ordinamento, a decorrere dal 1° gennaio 2015, con la legge n. 190/2014, ed è stato oggetto di modifiche con la Legge n. 208/2015.
Nel modello Redditi 2017 è presente un prospetto: “REGIME FORFETARIO PER GLI ESERCENTI ATTIVITÀ D’IMPRESA, ARTI E PROFESSIONI: OBBLIGHI INFORMATIVI”.
Tra gli obblighi è prevista: l’indicazione del codice fiscale del percettore dei redditi per i quali all’atto del pagamento non è stata operata la ritenuta (perché i forfettari non rivestono la figura di sostituti d’imposta) e l’ammontare dei redditi stessi; l’indicazione, cumulativamente, delle informazioni afferenti le attività di impresa esercitate e per gli esercenti attività di lavoro autonomo, cumulativamente, le informazioni afferenti le attività di lavoro autonomo esercitate.
Detassazione premi di produttività dopo la legge di stabilità 2017
La Legge di Bilancio 2017 ha introdotto alcune sostanziali modifiche alla disciplina della detassazione e del welfare aziendale. Il provvedimento, in vigore da gennaio, va a modificare quanto normato dalla Legge 208/2015 offrendo un vantaggio economico considerevole. Ma non si tratta soltanto di questo: nelle nuove regole inserite con la Legge di Bilancio 2017 è prevista la detassazione totale dei benefit di welfare aziendale. Si tratta della possibilità di convertire il premio di produttività in misure di welfare aziendale totalmente detassate, ovvero erogazione di buoni per la fruizione di servizi sanitari o assistenziali da parte del lavoratore e del proprio nucleo familiare. In più, la possibilità di convertire l’importo del premio in spese sanitarie o misure di previdenza complementari, comprese borse di studio erogate in favore dei figli dei dipendenti.
, si concretizza la possibilità per le aziende di realizzare piani di incentivazione economica e, perché no, dal forte impatto sociale, nonché sviluppare politiche di attrazione e fidelizzazione anche grazie al pacchetto di servizi eventualmente offerti ai propri lavoratori rappresenta una leva, presente e futura, di sicuro interesse che – se ben sfruttata – può condurre alla crescita delle imprese e del loro capitale umano.