Piscine e palestre possono riaprire al pubblico da lunedì 25 maggio. Ecco cosa prevede per le piscine il DPCM del 17 maggio (in allegato il testo del decreto ndr.).
Piscine
– Predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione. Il Dpcm del 17 maggio a tal proposito prevede che:
1) i frequentatori devono rispettare le indicazioni di istruttori e bagnini;
) il gestore deve predisporre opportuna segnaletica per facilitare la gestione dei flussi in entrata e uscita, incentivando la divulgazione dei messaggi su monitor e maxi schermi.
– È consenito la rilevazione della temperetura all’accesso, impedendo l’ingresso in caso di temperatura superiore ai 37,5°;
– È vietato l’accesso al pubblico sulle tribune. Sono vietate anche manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti;
– Redigere un programma di attività pianificate per evitare aggregazioni, regolamentando i flussi in entrata e uscita e negli spazi di attesa;
– Privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per 14 giorni;
– Organizzare gli spazi e le attività negli spogliatoi e docce per assicurare la distanza di almeno 1 metro;
– Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche negli armedietti. Si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali;
– Dotare l’impianto di dispenser con soluzioni idroalcoliche per le mani, in punti ben visibili all’entrata, nelle aree di frequente transito, nelle aree solarium e in aree strategiche;
– Nelle aree solarium e verdi la densità di affollamento non deve essere inferiore a 7 mq di superficie di calpestio a persona;
– In vasca la densità di affollamento non deve essere inferiore a 7 mq di superficie d’acqua a persona;
– Regolamentare la disposizione di sedie, sdraio, lettini e altre attrezzature attreverso percorsi che assicurino il distanziamento sociale di almento 1,5 m tra le persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o coviventi;
– Il limite del cloro attivo in vasca deve essere compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; cloro combinato inferiore o uguale 0,40 mg/l. La frequenza dei controlli è non meno di due ore;
– Il PH in vasca deve essere compreso 6.5 – 7.5. La frequenza dei controlli è non meno di due ore;
– Prima dell’apertura della vasca deve essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito delle analisi di tipo chimico e microbiologico, effettuate da apposito laboratorio. Le analisi dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura della piscina al pubblico, a cadenza mensile, salvo prevedere una frequenza più ravvicinata a seguito di eventi occorsi in piscina;
– Prima di entrare in piscina è necessario:
1) fare accurata doccia saponata su tutto il corpo;
) obbligatorio uso della cuffia;
) è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua;
) ai bambini molto piccoli far indossare pannolini contenitivi;
– Prevedere regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni:
1) spogliatoi
) cabine
) docce
) servizi igienici
) cabine
) attrezzature come: sdraio, sedie, lettini, attrezzature galleggianti, natanti, etc
– Le attrezzature di cui al punto 6) vanno disinfettate ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. La sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Evitare uso promiscuo di oggetti e biancheria.
– Le piscine finalizzate al gioco acquatico vengono convertite in vasche per la balneazione. Qualora il gestore sia in grado di assicurare i requisiti nei termini e nei modi di quanto stabilito nei punti precedenti, attenzionando il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell’acqua, sono consentite le vache torrente, toboga, scivoli morbidi.
Leggi anche: Mascherine, dispositivi di sicurezza, servizi di pulizia, dove trovarli