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Perché il rating di legalità è uno strumento utile per ottenere credito

3 minuti di lettura
30 Novembre 2021 Stampa

Perché il rating di legalità è uno strumento utile per ottenere il credito? Per rispondere a questa domanda dobbiamo partire da una considerazione. Sempre più spesso le Pubbliche amministrazioni (ministeri, regioni, enti locali, etc…) pubblicano bandi rivolti alle imprese (qui trovate la sezione del nostro sito dedicata a queste ed altre opportunità). Per valutare le domande che giungono loro, le amministrazioni dello Stato – così come gli istituti di credito – necessitano di strumenti per analizzare ed espletare in tempi rapidi le richieste. Proprio per questo il legislatore ha creato uno strumento, il rating di legalità, e una normativa ad esso dedicata.

Come chiarito dal Decreto legge n.57/2014, anche le banche tengono conto della presenza del rating di legalità. In particolare nella fase di istruttoria per riduzione i tempi e i costi per la concessione di finanziamenti e più in generale per valutare l’accesso al credito dell’impresa e delle condizioni economiche di erogazione. Vediamo qui di chiarire qualche altro aspetto di questo interessante strumento.

Cos’è il rating di legalità

Nella definizione data dell’AGCM (l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ndr.) il rating di legalità è “un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità da parte delle imprese che ne hanno fatto richiesta”. In buona sostanza il rating di legalità premia quelle aziende che rispettano la legge, che sono trasparenti e che operano secondo sani principi etici.

Come si ottiene il rating di legalità

Possono chiedere il rating di legalità le imprese (sia in forma individuale che societaria) che soddisfano questi requisiti:

  • hanno sede operativa in Italia;
  • presentano un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda;
  • sono iscritte nel registro delle imprese da almeno due anni alla data della domanda;
  • rispettano i requisiti richiesti dal Regolamento attuativo.

Come funziona il rating di legalità

Una volta soddisfatti i requisiti previsti dal Regolamento, l’impresa richiedente ottiene un punteggio compreso da un minimo di una e un massimo di tre “stelle”. L’impresa richiedente ottiene il punteggio base (una stella ndr.), quando rispetta tutti i requisiti dell’articolo 2 del Regolamento attuativo. Il punteggio base può essere incrementato di un “+” per ogni requisito aggiuntivo che l’impresa rispetta tra quelli previsti all’art. 3 del Regolamento. Il conseguimento di tre “+” comporta l’attribuzione di una stelletta aggiuntiva, fino a un punteggio massimo di tre stelle.

Le aziende interessate a conseguire il rating di legalità devono presentare domanda utilizzando l’apposita piattaforma Webrating. Per farlo è necessario registrarsi al portale.

Quanto dura il rating di legalità

Il rating di legalità dura due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. Inoltre non presenta costi per le imprese che ne fanno richiesta.

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