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Split Payment – La parola alla Pubblica Amministrazione

1 minuti di lettura
30 Aprile 2015 Stampa

Per la corretta applicazione dello split payment l'Agenzia delle Entrate assegna un ruolo decisivo alle informazioni che la pubblica amministrazione rilascia ai propri fornitori.

Nello sforzo di rimuovere le incertezze conseguenti all'introduzione della nuova disciplina, infatti, la circolare n. 15/E/2015 fornisce alcuni chiarimenti sia con riguardo all'ambito soggettivo del regime, sia in relazione alle situazioni in cui la scissione dei pagamenti si trova a convivere con il meccanismo del reverse charge.

A livello di principio, le Entrate confermano la lettura della norma già offerta dalla circolare n. 1/E/2015, secondo la quale i soggetti destinatari dello split payment non sono solo gli enti indicati nell'articolo 17-ter del Dpr n. 633/1972, ma, più in generale, anche quelli che, qualificandosi come immediata e diretta espressione dei primi, sono «sostanzialmente immedesimabili» in essi.

Quando si tratta di un ente previdenziale, occorre verificare se la legge istitutiva provvede direttamente alla sua qualificazione come ente pubblico. In caso contrario, è necessaria un'indagine specifica volta ad appurare l'esistenza degli elementi formali e sostanziali rivelatori della soggettività pubblica.

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