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Studenti in azienda, le nuove regole dell’Alternanza scuola lavoro

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11 Gennaio 2018 Stampa

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha finalmente regolamentato l’ambito di applicazione dell’alternanza scuola lavoro (introdotta dalla legge 107 del 2015), sia per quel che riguarda i diritti e i doveri degli studenti sia per gli obblighi delle imprese ospitanti.
disposizioni contenute nel decreto 195/2017, in vigore dallo scorso 5 gennaio, danno così una risposta concreta alle “polemiche” che hanno accompagnato la legge sin qui.
MIUR ha infatti sottolineato in modo inequivocabile che lo scopo dell’alternanza è esclusivamente quello di: “dare agli studenti l’opportunità di conoscere ambiti professionali, contesti lavorativi e della ricerca, utili a conseguire e integrare le competenze curricolari, al fine di motivarli e orientarli a scelte consapevoli, nella prospettiva della prosecuzione degli studi o dell’ingresso nel mondo del lavoro”.
’alternanza può avvenire presso imprese, enti pubblici e privati (compresi quelli del terzo settore), professionisti, musei, istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, enti che svolgono attività inerenti il patrimonio ambientale, enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, etc.
ogni caso l’alternanza rappresenta un periodo di “apprendimento in situazione lavorativa” e non costituisce in alcun modo un rapporto di lavoro. Diretta conseguenza di ciò è che il soggetto ospitante, chiamato anche ad un ruolo attivo nella progettazione del percorso di alternanza, non si configura in alcun modo come un datore di lavoro.

Deroga e obblighi
affermazioni trovano un unico ambito di deroga, quello che riguarda gli aspetti legati alla salute e alla sicurezza. In questo caso gli studenti in alternanza acquisiscono lo status di “lavoratori” ai sensi del D.lgs. 81/2008, con tutte le conseguenze che ne derivano.
da un lato è l’istituzione scolastica a dover fornire e certificare la formazione generale, dall’altro è invece posto in capo al soggetto ospitante l’onere di fornire la formazione specifica eventualmente richiesta.
sorveglianza sanitaria, laddove necessaria, resta a carico delle aziende sanitarie locali, a meno di una differente regolamentazione in sede di definizione della convenzione di alternanza.
copertura assicurativa contro infortuni sul lavoro e malattie professionali viene assolta attraverso l’INAIL e gli oneri sono a carico della scuola.

Leggi anche: Alternanza scuola lavoro, tu che ne pensi?

 

Limiti numerici
, proprio alla sicurezza e alle “effettive capacità strutturali, tecnologiche ed organizzative della struttura ospitante”, è legato il limite massimo di studenti che possono essere ospitati, limite introdotto proprio dal decreto qui in commento con la evidente finalità di arginare abusi ed eccessi sul ricorso all’alternanza: in base a questo “contingentamento”, la proporzione numerica studenti/tutor della struttura ospitante non può essere superiore:

• al rapporto di 5 a 1 per attività a rischio alto;

• al rapporto di 8 a 1 per attività a rischio medio;

• al rapporto di 12 a 1 per attività a rischio basso.

La carta dei diritti e doveri
l’alternanza (che può essere svolta, negli ultimi tre anni del percorso di studi, anche durante la sospensione delle attività didattiche ed anche all’estero e la cui durata è di almeno 400 ore negli istituti tecnici e in quelli professionali e di almeno 200 ore nei licei) gli studenti ed i soggetti con responsabilità genitoriale sono soggetti ad una serie di diritti/doveri nei confronti tanto dell’istituzione scolastica quanto del soggetto ospitante. I diritti afferiscono: all’avere un “ambiente di apprendimento favorevole alla crescita della persona e ad una formazione qualificata, coerente con l’indirizzo di studio seguito, che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno”; all’informazione “ampia e dettagliata” sul progetto di alternanza e delle sue finalità educative e formative; per gli studenti con disabilità, alla promozione dell’autonomia nell’inserimento nel mondo del lavoro; alla presenza di due tutor, uno designato dalla scuola ed uno designato dal soggetto ospitante; all’accesso alle relazioni predisposte dai tutor stessi; al riconoscimento dei risultati di apprendimento conseguiti, che devono essere certificati dalla scuola; al poter esprimere un giudizio circa l’efficacia del periodo di alternanza e la sua coerenza rispetto al proprio indirizzo di studio (anche in questo caso sono le scuole ad essere chiamate a dotarsi di specifici strumenti di rilevazione).
parte degli studenti i doveri durante l’alternanza riguardano: il rispetto delle regole di comportamento, funzionali e organizzative della struttura presso la quale è svolto il periodo di alternanza; il rispetto del regolamento degli studenti della scuola di appartenenza; garantire una effettiva frequenza delle attività formative erogate dal soggetto ospitante, che sono parte integrante del curricolo scolastico; il rispetto delle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; il rispetto degli obblighi di riservatezza per quanto attiene a dati, informazioni e conoscenze acquisiti durante lo svolgimento dell’esperienza in alternanza.

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