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“Attenzione all’aumento dei costi, ripresa a rischio”. I dati del nostro Ufficio Studi

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28 Dicembre 2021 Stampa

Attenzione all’aumento dei costi, così la ripresa è a rischio.

“I dati economici a Modena sono positivi, ma l’aumento dei costi di energia e materie prime è una spada di Damocle sulla ripresa: il rischio di una brusca frenata, al netto delle misure prese dal Governo nella Legge di Bilancio, è concreto. È necessario correre ai ripari”.

Il presidente Lapam, Gilberto Luppi commenta così i dati presentati dal nostro Ufficio Studi su dinamica imprese, occupazione ed export in occasione delle festività natalizie 2021. Ecco le principali evidenze emerse dall’analisi.

Dinamica imprese

Al 30 settembre 2021 si rilevano 64.570 imprese attive nella provincia di Modena, e di queste 19.927 sono artigiane. Rispetto al III trimestre 2020 si contano 11 imprese in più, mentre il numero di imprese artigiane invece risulta essere diminuito negli ultimi 12 mesi, segnando un calo dell’1% (pari a 200 imprese in meno).

Occupazione

Sulla base dei dati aggiornati al 31 agosto 2021 diffusi dall’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia-Romagna, nei primi otto mesi dell’anno le assunzioni in regione hanno registrato una crescita significativa unicamente nel mese di maggio (del +21,6% rispetto ad aprile). Nel complesso, durante il periodo gennaio-agosto 2021 le posizioni dipendenti sono cresciute di 16.895 unità, incremento che resta concentrato nel terziario commerciale e nelle attività manifatturiere. Nel dettaglio si registrano 2.924 posizioni in più a Modena.

Ad agosto 2021 le assunzioni in regione si attestano al 97% rispetto al livello pre pandemia (febbraio 2020) a causa dell’agricoltura, dove il dato resta decisamente inferiore, mentre crescono servizi e industria. Nel dettaglio della tipologia contrattuale, durante il periodo gennaio-agosto 2021 è cresciuto il lavoro a tempo determinato, interinale e in apprendistato (rispettivamente 9.205, 4.884 e 3.509 posizioni in più), mentre non si rileva un significativo calo del lavoro a tempo indeterminato (703 posizioni in meno). Nei primi otto mesi del 2021 su 16.895 posizioni dipendenti create, 8.612 (il 51% del totale) sono state ricoperte da donne.

La crescita delle posizioni dipendenti femminili resta concentrata nel commercio e negli alberghi e ristoranti (5.720 unità in più) e, in misura minore, nell’industria in senso stretto e nelle altre attività dei servizi (rispettivamente 2.102 e 1.428 unità in più). La dinamica delle previsioni di assunzione delle imprese del territorio vede un rallentamento tra ottobre e novembre 2021, a segnalare che la ripresa economica fatica a mantenersi stabile. Per il trimestre novembre 2021-gennaio 2022 sono previste 20.880 entrate a Modena. 

Focus distretti Industriali: l’export

Secondo il Monitor dei Distretti Industriali dell’Emilia-Romagna a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, dati elaborati dal nostro Ufficio Studi, il primo semestre 2021 si chiude positivamente per l’export dei distretti emiliano-romagnoli, con un +23,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Questo trend dei valori esportati è tanto più significativo poiché risulta in crescita anche rispetto allo stesso periodo del 2019 (+4,9%). Complessivamente ottima la situazione del settore della Meccanica: si registra a livello regionale un +26,7% rispetto al primo semestre 2020 e un +1,6% di recupero effettuato sullo stesso periodo 2019. Hanno registrato una crescita quasi tutti i distretti, con performance brillanti soprattutto delle Macchine per l’industria ceramica di Modena (+52,7% secondo i dati ACIMAC), delle Macchine agricole di Modena (+38,1%). Molto positivo il dato del settore Agro-alimentare: +10,5% rispetto al primo semestre 2020 e +16,8% in riferimento al primo semestre 2019. Incoraggiante l’andamento del Sistema casa (+28,4%): bene le Piastrelle di Sassuolo che fanno registrare un aumento delle vendite estere del +25,7%. Inoltre il distretto supera ampiamente i livelli di export del primo semestre 2019 (+9,3%).

Anche nel Sistema moda si osserva una crescita nell’export complessivo dei distretti (+28,4%), non sufficiente però a recuperare i livelli del 2019 (-16,4%). Tuttavia mostra un’ottima performance la Maglieria e abbigliamento di Carpi (+47,9%), con un aumento anche rispetto al primo semestre del 2019 (+10,5%). Si registra una crescita per le esportazioni dei Poli tecnologici regionali, con risultati migliori rispetto alla dinamica nazionale (+21,4% versus +1,7%) e un recupero totale dei livelli del 2019 (+6,8%). Brillante il Biomedicale di Mirandola (+13,9%) che supera anche i valori pre pandemici.

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