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Fegica: “La tutela dei gestori passa da regole chiare e semplificazione”

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13 Giugno 2018 Stampa

Fabrizio Zaino, segretario nazionale Fegica Cisl, ospite della nostra associazione per un evento dedicato alle novità introdotte dall'obbligo di fatturazione elttronica per i gestori di pompe di benzina, ha concesso una breve intervista su alcune importanti tematiche relative al settore in una situazione tutt'altro che semplice e in vista di uno sciopero sulla rete stradale e autostradale, il prossimo 26 giugno. 

Segretario Zaino qual è lo stato dell'arte sulle trattative tra gestori e compagnie petrolifere?
«Le trattative proseguono con tutte le aziende, bisogna chiarire che ormai le aziende in Italia sono diminuite tra cessioni, la Esso è l'ultima che ha venduto tutti i suoi impianti a terzi soggetti, ma il nostro compito ovviamente continuiamo a portarlo avanti. Abbiamo alcuni accordi che sono scaduti ma siamo in trattativa per rinnovarli e abbiamo anche delle trattative con altri titolari, non ultimo i terzi che hanno acquistato gli impianti della Esso per rinnovare e condividere degli accordi economici con i gestori.
che non è semplice in questa fase, vista la situazione di mercato, ma riusciamo ad andare avanti e continuiamo con interventi di altri soggetti a trovare le soluzioni che speriamo portino nel breve tempo a degli accordi sottoscritti anche per il rinnovo di alcune intese già scadute».

A che punto siamo invece sul contratto di commissione?
«Sul contratto di commissione stiamo lavorando ormai da molto tempo. Una primo contratto era già stato stipulato con i titolari terzi e ora stiamo portando avanti un'intesa con le compagnie petrolifere e con l'Unione petrolifera. Siamo a buon punto, stiamo definendo alcuni aspetti ulteriori, ma la normativa stabilisce che devono esserci dei contratti alternativi e tutto il settore ha ritenuto che il contratto di commissione possa essere un sistema innovativo per trovare delle soluzioni che possano sistemare da una parte la nostra categoria e dall'altra gli operatori del settore».

Quali sono stati i cambiamenti di scenario nella distribuzione di carburante sia livello complessivo che dei singoli distributori?
«Ovviamente con la diminuzione delle aziende petrolifere, Tamoil che è stata acquisita dalla IP, la Esso che ha ceduto gli impianti, la Shell che ha ceduto a Q8, è una situazione di mercato particolarmente tesa e complessa, perché le fette di mercato indirizzate a terzi aumentano sempre di più.
più la fibrillazione dei prezzi, i forti sconti e la doppia modalità, stanno portando delle situazioni piuttosto complicate. Stiamo cercando di trovare anche qui delle soluzioni perché le intese con le aziende o con i terzi, sicuramente possono semplificare una situazione di prezzi e di concorrenza che al momento è al di fuori di qualsiasi controllo. Se poi calcoliamo anche quello che sta avvenendo con le verifiche della finanza con controlli di prodotto che ha provenienze particolari, questo sta creando ulteriormente dei problemi. Anche qui stiamo lavorando con la Guardia di Finanza e con i Ministeri per cercare di controllare i flussi di prodotti che circolano sul territorio italiano».

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