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Il futuro del presepe, dono al vescovo da Lapam e Coldiretti

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21 Dicembre 2020 Stampa

I presidenti di Lapam Confartigianato e Coldiretti Modena, Gilberto Luppi e Luca Borsari, hanno incontrato l’arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, don Erio Castellucci, per donargli una statuina da presepe che raffigura un operatore sanitario e segnatamente un’infermiera. Il gesto simbolico, ripetuto dalle due associazioni in tutto il Paese, è stato voluto da Coldiretti e Lapam Confartigianato, insieme con Symbola. L’obiettivo, appunto, era donare la statuina dell’anno, che mette in evidenza i mestieri che vengono aggiornati e attualizzano i personaggi del presepe.

Borsari e Luppi hanno spiegato:

“La volontà è di rendere omaggio attraverso l’arte e il valore artigiano di eccellenza al mestiere dell’anno di questo 2020 dominato dalla pandemia: l’operatore sanitario, rappresentato anzi da una operatrice sanitaria, realizzata in esclusiva per questa occasione dalla prestigiosa bottega d’arte presepiale napoletana, La Scarabattola dei Fratelli Scuotto. L’iniziativa vuole essere un inno alla vita, quella delle persone guarite, salvate dall’abnegazione e dalla dedizione di tutti gli operatori sanitari”.

Il presidente Lapam, Gilberto Luppi (accompagnato dal referente per le politiche territoriali Alberto Belluzzi) ha aggiunto:

“E’ davvero importante questo gesto che rappresenta due associazioni che rappresentano il saper fare delle nostre terre. Noi rappresentiamo gli artigiani e i commercianti, categorie che portano avanti con coraggio, soprattutto in questo difficile momento, il loro lavoro. Incontrare il vescovo Erio è sempre un grande piacere e per questo abbiamo donato anche il frutto del nostro sessantennale che abbiamo realizzato lo scorso anno”.

“La modernità del Presepe viene proprio dal suo legame con la vita di tutti i giorni che per gli agricoltori e gli allevatori vuole dire conservazione dei territori, della biodiversità e della fattoria Italia che purtroppo negli ultimi dieci anni a causa della crisi ha perso 2 milioni di animali con un addio che ha riguardato soprattutto la montagna e le aree interne più difficili dove mancano condizioni economiche e sociali minime per garantire la permanenza di pastori e allevatori, spesso a causa dei bassi prezzi pagati per il latte e per la concorrenza sleale dei prodotti importati dall’estero” ha affermato il presidente della Coldiretti, Luca Borsari, nel sottolineare che:

“agricoltori, medici ed infermieri non hanno mai smesso di lavorare in questa difficile pandemia per garantire la salute dei cittadini e l’approvvigionamento alimentare delle famiglie, nonostante i rischi e le difficoltà”.

Il vescovo ha ringraziato e ha fatto gli auguri per un sereno Natale ai due presidenti, ricordando l’importanza di coltivatori diretti, artigiani e commercianti. E ha assicurato che la statuina sarà posta in un presepe come simbolo di rinascita e di fiducia.

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