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Imprese & Territorio n° 05 2020

10 Dicembre 2020 Stampa

Nuove catene globali del valore

Meno 40%. È questa la percentuale più impressionante contenuta nel World Investment Report per il 2020, curato dalla Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo. Il dato in questione si riferisce al calo di investimenti diretti esteri previsti quest’anno nel mondo. Il termometro con cui si misura la globalizzazione. In cifre: -1,54 trilioni di dollari. Mai così male dal 2005 e con la prospettiva di una piena ripresa solo nel 2022.

Numeri che dipendono da come viene affrontata la crisi pandemica in atto (il report risale a giugno 2020, mentre la notizia dell’efficacia dei vaccini di Pfizer e Moderna risale a poche settimane fa), ma che restituisce la dimensione di una recessione senza precedenti nella storia recente.
Per capire quali conseguenze avrà questa situazione e come impatterà sulle imprese italiane, per la copertinda di questo numero di “Imprese & Territorio” abbiamo intervistato Valentina De Marchi, professoressa associata presso il dipartimento di Economia e management “Marco Fanno” dell’Università di Padova ed esperta di distretti industriali e Catene Globali del Valore.

La pandemia non è l’unico problema, ma rischia di aggravare i pregressi. Secondo un recente studio Istat, “Invecchiamento attivo e condizioni di vita degli anziani in Italia”, da alcuni anni a questa parte stiamo assistendo ad una staffetta generazionale al contrario, dove il tasso di occupazione della fascia tra i 15 e i 34 anni è passato dal 50,3% del 2008 al 41% del 2018. Al contrario, nello stesso periodo per effetto delle riforme previdenziali, la fascia tra i 55 e i 64 anni è passata dal 34,3% al 54,7%. Il rischio evidente è quindi un mancato afflusso di energie fresche nelle imprese. Ma non solo. Prendendo spunto da queste analisi, insieme al nostro Ufficio Studi, abbiamo analizzato l’annosa questione del passaggio generazionale.

Eppure ci sono ancora imprese capaci di stupire, generare valore e creare occupazione. È il caso di Holyart, impresa reggiana punto di riferimento nell’e-commerce di articoli religiosi. Una realtà in costante crescita in cui l’aspetto più sorprendente è di essere riuscita a coniugare digitale e artigianato, sacralità e web marketing. Siamo andati a conoscerla per la nostra consueta rubrica l’Impresa del Fare.

Spazio infine, come sempre, alle novità per le categorie e a tutti i corsi e i seminari online in partenza nelle prossime settimane per imprese e professionisti.

Buona lettura!

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